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Come intervenire in presenza di ipercheratosi?

Ho 31 anni. Due anni fa, il ginecologo mi ha trovato 3 condilomi nella forchetta vaginale. Ho fatto il pap test con metodo thin prep ed è risultato negativo. Riandando a visita, ha detto che quei condilomi andavano eliminati senza nemmeno vedere se ci fossero ancora. Ho chiesto di fare il test per hpv che è risultato positivo. Il referto dice: "hpv dnapap hybrid capture ii (digene): l'ibridazione in fase liquida con rilevazione in chemiluminescenza con sonda molecolare, effettuata mediante hc2 per la determinazione qualitativa di gruppi a rischio intermedio-alto (genotipi :16,18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 68) ha dato esito positivo." Successivamente, ho fatto un pap test in un laboratorio analisi (sempre con metodo thin prep) che è uscito negativo". Ho cambiato ginecologo, il quale mi ha detto che i miei non erano condilomi, ma si tratta di papillomatosi fisiologica. Ho rifatto un test hpv in un altro laboratorio che usa un'altra metodica, il referto dice: "papilloma virus dna genotipizzazione, pcr+ibridazione di 37 genotipi, ricerca hpv met.pcr: la ricerca su secreto cervicale effettuata dopo amplificazione del dna ha dato esito: negativo." Ho fatto un pap test di controllo. Esame oncocitologico (classificazione secondo bethesda). Il referto dice: "sede del prelievo: esocervice-endocervice prelievo: adeguato, referto: negativo per cellule neoplastiche. Flogosi lieve, esame batteriologico: flora mista, indice maturativo: cellule superficiali 60; cellule intermedie 40; cellule parabasali 0; cellule basali 0, commento: note di ipercheratosi". Ho letto che l'ipercheratosi è dovuta alla presenza dell'hpv. Volevo sapere se era possibile, dato che il secondo test hpv è uscito negativo. È possibile che il secondo test sia sbagliato? Devo preoccuparmi per la presenza di questa ipercheratosi?

Risposta

Non è un parametro assoluto: l'ipercheratosi potrebbe, come non potrebbe, essere correlata ad HPV.

Non vi è necessità di nessuna cura: è uno stato della mucosa secondario ad infiammazioni aspecifiche, che quindi possono essere legate anche alla presenza dei batteri che sono normalmente presenti in vagina, di cui alcuni sono addirittura utili, come il bacillo acidofilo di Doderlein, quindi non bisogna nemmeno esagerare nelle cure.

Se il pap test non ha evidenziato infiammazioni "specifiche", cioè dovute a germi che danno effettiva infiammazione di vario grado, anche "pesanti" come funghi, Trichomonas o Clamydia o virali, la normale igiene intima è sufficiente a proteggere l'ambiente.

Continua con i controlli annuali.
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Risposta a cura di
Dr. Luigi Cetta Medico Chirurgo
Dr. Luigi Cetta
ginecologo
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