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Si può praticare il nuoto con uno squilibrio femoro-rotuleo?

Ho uno squilibrio femoro-rotuleo e mi chiedevo se, nonostante questo problema, potessi praticare il nuoto in maniera costante.

Risposta

La rotula veicola la forza del muscolo quadricipite, permettendo il movimento di estensione del ginocchio. Essa agisce da "puleggia", scorrendo al di sopra del femore, dentro un apposito “binario”, chiamato troclea.

La sindrome femoro-rotulea, ovvero l'insorgenza di un dolore nell'area anteriore del ginocchio, è legata al difettoso scorrimento della rotula nella sua sede, che la porta a spingere verso l'esterno. Tale situazione è in genere legata ad una o più alterazioni ossee, muscolari e tendinee.

Il dolore è legato all'infiammazione della cartilagine sia della rotula come della troclea femorale. Tale infiammazione è legata al cattivo scorrimento rotuleo durante la flesso-estensione del ginocchio. In particolare, la rotula si lateralizza, cioè scorre più sul margine esterno del ginocchio, aumentando l'attrito con il femore.

L'aumento degli attriti nella zona di contatto tra rotula e femore, insieme al cattivo scorrimento della rotula nel suo "binario", può, col tempo, favorire lo sviluppo di una condropatia, ovvero il logorio e l'usura delle cartilagine della rotula e del femore.

La terapia, una volta confermata la diagnosi, tramite una visita ortopedica e altri accertamenti diagnostici (risonanza magnetica, radiografia e, a volte, TAC) è, nella maggior parte dei casi, fisioterapica.

È necessaria un'accurata rieducazione funzionale del quadricipite, sviluppando in particolar modo il vasto mediale obliquo, che ne è un'importante componente. La rieducazione si conclude con il nuoto a stile libero (non la rana) e la cyclette a sella alta (dolcemente).

In caso di insuccesso e in presenza di una condropatia, può essere indicato un trattamento chirurgico, che varia in relazione alla causa dell'instabilità. Il trattamento chirurgico più attuale è quello artroscopico con un intervento combinato di lateral release e di ritensione capsulare mediale secondo Halbrecht.

In questo tipo di intervento, si procede a sezione del legamento alare esterno che "traziona la rotula all'esterno" e a ritenzione con una sutura tutta intra-articolare della capsula mediale che è lassa.

Altri interventi come quello del riallineamento prossimale, della plastica trocleare e della trasposizione della tuberosità tibiale vengono oggi impiegati sempre più raramente ed in casi molto selezionati.

Quindi, il mio consiglio è di valutare bene il grado della tua patologia, tramite una visita ortopedica e accertamenti diagnostici.
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Risposta a cura di
Dr. Fabrizio Sergio Medico Chirurgo
Dr. Fabrizio Sergio
ortopedico
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