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Perchè, nonostante l'affetto, un uomo sente l'esigenza di tradire?

Buongiorno, ringrazio in anticipo per l'attenzione. Sono un uomo di 31 anni. Mi ritengo fortunato, perchè ho avuto modo di conoscere delle splendide persone con cui poi c'è stato un legame sentimentale. Col passare del tempo, quando la storia diventa più seria, mi affeziono sempre di più, diventando anche sempre più dolce. In sintesi, provo un bene infinito per quella persona, ma, dal punto di vista sessuale, pian piano tendo a provare meno attrazione, come se sentissi o il bisogno di farlo di meno o comunque andare "alla scoperta" di un nuovo corpo. Il problema è che è accaduto già più volte (per fidanzamenti di circa un anno e mezzo/2) e mentalmente finisco sempre per pensare che tanto risuccederà. So che potrebbe succedere a molte donne e uomini, ma in casi come questi che consigli date? Devo semplicemente seguire e "arrendermi" a questo mio modo di essere? Spesso mi è capitato di avere dei rapporti saltuari. Un fatto increscioso è l'aver avuto delle defaillance (poche per la verità). Mentalmente, erano dovute al fatto che, quando per l'eccitazione inizio a bagnarmi, poi non so perchè ma è come se mi vergognassi (provo a immaginare, ma il motivo potrebbe essere altro) e non riesco a mantenere bene l'erezione. Per quali motivi può accadere? Cosa è consigliabile? Vi ringrazio e porgo i miei cordiali saluti.

Risposta

Questo stato che descrivi è legato al timore di perdere il controllo della situazione, tipico delle persone molto razionali o di quelle che hanno sofferto per amore. Si tratta di una sorta di stato di allerta, che si attiva quando si capisce che la storia si fa più seria perché si inizia a sentire dipendenti dall'altro, il che, all'inizio di una relazione, è normale.

L'innamoramento comporta necessariamente una perdita di controllo, un affidarsi all'altro. Quando però si è abituati a controllare sempre tutto, non si è disposti a vivere in funzione dell'altro. Se si manifestano reazioni di vera angoscia al pensiero di innamorarsi con presenza di sintomi fisici come tachicardia e sudorazione che, in parte, sono simili a quelli dell'attacco di panico, possiamo parlare anche di filofobia, ma devi recarti da uno specialista per costatare che sia questa la causa delle tue difficoltà. La filofobia è la paura di stare insieme. Può anche subentrare la paura di perdere la propria libertà quando la storia si fa seria, dover rinunciare ai propri spazi perché si teme il controllo da parte della compagna.

C’è anche la paura di farla soffrire e di cambiare idea sui sentimenti nel corso del tempo e quella che il legame possa portare in futuro delle responsabilità e dei cambiamenti radicali nella propria vita. Dovresti verificare se ci sono questi segnali che ti vado ad elencare:

  • non voler entrare troppo nel mondo dell'altro, quindi si teme la condivisione
  • ma anche la riluttanza a fare una vacanza insieme, poiché questa costringe a vivere una quotidianità
  • un altro indicatore è l’incapacità di parlare di sentimenti con il partner, poter dire ti amo o sentirsi dire ti amo
  • c’è anche la reticenza a fare regali "importanti" o l’essere in difficoltà quando si ricevono
  • si manifesta anche con il panico di programmare con il partner qualcosa che accadrà nel futuro a lungo termine.
Ti rimando 5 consigli pratici per vincere l’avversione a vivere una relazione:

  1. non programmare nulla: vivere alla giornata e cogliere la felicità che dà il presente
  2. divertirsi con il partner, facendo cose che piacciono a entrambi o mai sperimentate assieme
  3. non uscire sempre da soli, perché la vita a 2 va costruita gradualmente
  4. evitare di coinvolgere subito le rispettive famiglie, ma farlo il più tardi possibile, finché non si trova un’armonia e una serenità di coppia
  5. non considerare il passato come una strada già segnata. Ogni storia è differente dalle altre ed è un’occasione per essere felici, indipendentemente da quello che c’è stato prima.
Ti auguro una buona vita

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Risposta a cura di
Dr.ssa Felicetta Lombardi Psicologo
Dr.ssa Felicetta Lombardi
psicologo
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