Innaffiare le piante in vacanza: i metodi da provare

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 01 Luglio, 2024

Due donne parlano sul divano circondate da piante

Come innaffiare le piante in vacanza e assicurarsi che assumano la giusta quantità d'acqua? Ecco tanti metodi per irrigare fiori e piante anche quando si trascorre qualche giorno fuori casa.

Come innaffiare le piante durante le vacanze?

Innaffiare le piante mentre si è in vacanza rappresenta una delle principali preoccupazioni di chi si appresta a partire per qualche giorno. 

Esistono diverse soluzioni per ovviare a questo problema, alcune molto semplici e decisamente economiche, altre molto efficienti ma anche più costose.

Occorre tenere presente che la maggior parte delle specie vegetali resiste benissimo per qualche giorno anche senza ricevere acqua, pertanto se si decide di trascorrere il week end fuori, si può anche rimandare l'innaffiatura al proprio ritorno. 

Diverso è il caso, però, di quando le piante non ricevono acqua per più di tre giorni: a seconda della zona climatica in cui si vive, della stagione dell'anno e della specie, si dovranno prevedere innaffiature più o meno consistenti.

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Le piante grasse, ad esempio, riusciranno a sopravvivere benissimo anche se lasciate da sole per più di una settimana, mentre le varietà esposte a sud (soprattutto in estate) necessitano assolutamente di ricevere acqua, o il rischio è di ritrovarle sofferenti (se non peggio) al proprio ritorno.

Come fare, allora, per irrigare le piante in vacanza? Approfondiamo quattro metodi collaudati:

Bottiglie di plastica rovesciate

Tra le soluzioni più facili da allestire (nonché economiche) spicca il metodo delle bottiglie di plastica rovesciate. Utili per l'irrigazione del balcone durante le vacanze, le bottiglie di plastica vanno riempite d'acqua e poi forate a livello del tappo. Basterà posizionarle rovesciate sul terreno per fare in modo che essi rilascino piccole quantità d'acqua in modo molto controllato.

Per essere sicuri che l'eccesso di pressione non garantisca l'erogazione dell'acqua, è consigliabile praticare un piccolo foro anche sul fondo della bottiglia, inoltre è necessario che i buchi sul tappo siano piuttosto piccoli, così che l'acqua non esca tutta in un'unica volta.

Si tratta di una strategia molto semplice ma abbastanza efficace, soprattutto se si decide di acquistare dei piccoli beccucci (si trovano comunemente in commercio) che hanno l'obiettivo di far sgocciolare il liquido contenuto all'interno delle bottiglie molto lentamente.

Sistemi di irrigazione automatica

Se si dispone di una gran quantità di fiori o erbe aromatiche, può essere utile investire su un sistema di irrigazione automatica. Sebbene sia più costoso, questo metodo assicura che l'innaffiamento delle piante avvenga in modo sicuro e controllato.

In commercio esistono numerosi kit di irrigazione, tuttavia in genere il funzionamento è simile per i vari modelli: i vasi delle piante vengono infatti collegati a dei gocciolatori, i quali a loro volta attingono da grandi recipienti pieno d'acqua. 

Il vantaggio di adottare questo metodo consiste nel fatto che le piante ricevono poca acqua per volta, ma in modo costante, così da evitare pericolosi ristagni idrici.

I kit consentono di irrigare numerose piante e di dosare la quantità di acqua, in modo da adattare l'irrigazione alla dimensione del vaso e alla varietà. Di contro, oltre a essere più costosi di altre strategie, i kit richiedono un po' di tempo in più per essere installati.

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Vasi comunicanti

Un'altra idea su come bagnare le piante quando si va in vacanze è rappresentata dal metodo dei vasi comunicanti. Più complessa delle bottiglie rovesciate, ma alquanto efficace, questa strategia prevede di riempire un grande vaso (o addirittura un secchio) per tre quarti di acqua.

Poi, si colloca il recipiente a un'altezza superiore a quella dei vasi da irrigare. Si prendono dei fili di lana o di cotone, li si inumidisce un po' e infine di pone un'estremità nel vaso (all'interno della terra a una profondità di circa 2-3 cm) e l'altra estremità all'interno del recipiente pieno d'acqua.

Qualora il vaso da irrigare fosse molto grande, è consigliabile munirsi di due o tre stoppini da posizionare in punti diversi, così da essere sicuri che la pianta riceva una quantità sufficiente di acqua.

Acqua in gel

L'acqua in gel, o acqua condensata, è un altro ingegnoso metodo per innaffiare in vacanza i propri vasi di pianti. Questo prodotto viene generalmente venduto nei garden center e consiste in piccole bottiglie contenenti uno speciale gel, oppure in mix di cristalli già pronti per essere sciolti nel terreno.

L'acqua in gel è formata da fibre naturali mischiate con acqua demineralizzata e, se collocata all'interno del terriccio, rilascia piccole quantità d'acqua per un periodo di tempo variabile (in genere due o tre settimane). 

Si tratta di una soluzione estremamente pratica e veloce da utilizzare che, tuttavia, presenta il vantaggio di essere "usa e getta", nel senso che una volta inserita nel terreno non può più essere riutilizzata.

L'acqua complessata, seppur disponibile in diverse forme (dischetti di tessuti, palline, cristalli, etc.) sfrutta il medesimo meccanismo: i microrganismi contenuti nel terreno erodono la cellulosa e fanno lentamente fuoriuscire l'acqua presente nel prodotto.

Come annaffiare le piante in vacanza se si ha un giardino

Per innaffiare i fiori in vacanza se si dispone di un giardino, è necessario fare affidamento su un impianto di irrigazione. In commercio ne esistono di moltissime tipologie, tuttavia è importante assicurarsi che i tubi (e, di conseguenza, l'acqua) arrivi a tutte le piante.

Bisognerà poi impostare il timer, la durata dell'irrigazione e la frequenza con la quale essa partirà. Solitamente i sistemi di irrigazione automatici sono dotati di una centralina collocata in prossimità del rubinetto, la quale possiede un orologio da impostare in base alle proprie esigenze di irrigazione.

È possibile scegliere tra impianti di irrigazione automatici in superficie, che dirigeranno verso le piante un getto d'acqua nebulizzata più o meno potente, oppure quelli interrati


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In genere questo ultimi vengono usati per chi deve innaffiare grandi porzioni di terra ma, se scelti nella versione a con spruzzo "a ombrello" possono essere sfruttati anche per superfici più piccole.

Dove lasciare le piante in vacanza?

Oltre a come annaffiare le piante quando si va in vacanza, un aspetto da non sottovalutare è la posizione dei vasi

Quando si parte per più di qualche giorno, infatti, è consigliabile prestare attenzione alla collocazione delle specie vegetali, siano essere situate dentro o fuori casa.

In genere, le piante che dimorano sul balcone andrebbero spostate lontano dal sole diretto, visto che qualora manchi un'irrigazione frequente, i raggi eccessivamente forti potrebbero danneggiarle. Meglio trasportarle in una zona più ombrosa e fresca, assicurandosi che ricevano comunque la giusta dose di umidità.

Se le piante vivono abitualmente all'interno, è preferibile metterle tutte vicino, magari in un'unica stanza, così da creare una sorta di ecosistema più umido funzionale al benessere dei vegetali. 

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Si consiglia inoltre di lasciare le finestre leggermente aperte e le serrande socchiuse, ponendo magari vicino alle piante un recipiente pieno d'acqua che aumenta il livello di umidità.

Altri consigli utili per lasciare le piante mentre si è in vacanza sono:

  • raggruppare le piante sul balcone, preferibilmente all'ombra, collocandole vicine fra loro;
  • non lasciare le piante al buio;
  • valutare la possibilità di coltivarle in maniera idroponica (coltivazione delle piante fuori suolo);
  • se le piante sono in riposo vegetativo, non serve irrigarle dal momento che possono sopravvivere senza problemi fino a quattro settimane senza acqua;
  • l'umidità dell'ambiente gioca un ruolo fondamentale: quando scarseggia le piane soffrono maggiormente, mentre se mantenute all'ombra (oppure a nord), le piante solitamente hanno meno bisogno di bere;
  • l'eccessiva esposizione solare può far appassire le piante, per questo è consigliabile schermare i raggi con tende o altre protezioni, in modo che le specie non ricevano troppa luce senza poter bere con regolarità.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

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Anna Nascimben | Editor
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