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I pro e i contro del Viagra: la parola allo specialista

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Viagra sì o no? Il Viagra fa male? Fa bene? Di certo, le risposte può darle solo uno specialista.

Molti uomini, infatti, pur sentendo la necessità di riscoprire il piacere di una vita sessuale appagante, sentono di non saperne abbastanza sulle soluzione farmacologiche per ritrovare il giusto vigore, continuando così a “brancolare nel buio”, senza darsi mai una risposta chiara.

Abbiamo rivolto al dr. Fabrizio Iacono, professore di urologia, alcune domande sull’argomento.

Quando è consigliato il Viagra? Quando può far male?

Il Viagra (Sildenafil) è un farmaco appartenente alla famiglia degli inibitori delle 5 fosfodiesterasi (iPDE5) e viene impiegato per il trattamento sintomatico della disfunzione erettile (DE). Per sintomatico vuol dire che il farmaco va assunto pochi minuti prima (circa 45) del rapporto sessuale e preferibilmente a stomaco vuoto.

L’effetto del Viagra sugli uomini dura circa 4/6 ore e una volta esaurito si torna nelle condizioni di partenza.

Questo tipo di farmaci non sono privi di possibili effetti collaterali e controindicazioni specifiche, per cui se ne consiglia l’uso sotto prescrizione medica e controllo specialistico. Tra i vari effetti collaterali, i più frequenti sono:

  • Mal di testa
  • Sensazione di calore al viso
  • Congestione nasale

Va evitato in associazione ai farmaci a base di nitrati e usato con attenzione nel caso di impiego di numerosi altri farmaci. Il Sildenafil ha risultati validi nel 75% circa dei casi a seconda delle situazioni.

Quali sono le controindicazioni del Viagra più comuni, soprattutto se si soffre di problemi alla prostata?

La maggiore controindicazione, direi assoluta, è nel caso di assunzione di farmaci a base di nitrati.

Altre precauzioni vanno poste in caso di assunzione di alfalitici per ipertrofia prostatica benigna e alcuni antibiotici.

In caso di problemi oculari, come aumentata pressione endooculare e problemi maculari, andrebbe evitato.

Chi non dovrebbe assumere Viagra?

Il Sildenafil va evitato nei casi in cui esista una controindicazione precisa o nei pazienti cardiopatici con rischio coronarico, non perché il prodotto possa avere delle precise controindicazioni, ma solo perché se si verifichi un evento cardiaco nelle ore successive all’assunzione di un farmaco inibitore delle 5 PDE (Sildenafil, Tadalafil, Vardenafil, Avanafil), sarebbe molto rischioso somministrare farmaci coronaro-dilatatori, come i nitrati.

Inoltre, un recente studio scientifico, apparso sulla autorevole rivista scientifica statunitense “JAMA”, ha riportato un aumento del rischio di melanoma in coloro che fanno uso continuativo di inibitori delle 5PDE.

Ci sono alternative naturali al Viagra?

Esistono numerose alternative al Viagra, sia farmacologiche sia naturali, per recuperare una funzione sessuale maschile assopita o una libido bassa.

Tra i prodotti farmaceutici, ultimamente, è stata messa in commercio una crema uretrale (Vitaros) a base di prostaglandine (PGE1), che ha un discreto successo come sintomatico senza effetti collaterali significativi. In associazione o comunque in alternativa a tale prodotto, esistono numerosi aiuti naturali.

Le le varie alternative naturali al Viagra – molto propagandate, anche in modo “poco scientifico” e poco controllato -, uno dei migliori, fortemente validato scientificamente e brevettato a livello internazionale, è un integratore a base di Tradamixina, deve essere assunto ogni giorno per restituire la soddisfazione sessuale nei casi di astenia sessuale maschile con o senza deficit Eeettile di grado moderato o lieve.

Tali prodotti non hanno in genere effetti collaterali o controindicazioni particolari. Infine, da qualche anno, l’impiego delle onde d’urto a bassa intensità con specifici apparecchi dedicati stanno dando risultati molto validi nel recupero della funzione erettile, senza alcun effetto collaterale o controindicazione. Un metodo registrato che prevede l’impiego di onde d’urto in associazione a integratori riesce a risolvere il problema elettivo in circa il 70% dei casi senza l’impiego di farmaci.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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