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Trombosi: i sintomi iniziali

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 13 Ottobre, 2020

trombosi: i sintomi

La trombosi delle vene e la sua conseguenza più temibile, l’embolia polmonare, sono classificati al terzo posto fra le cause di morte e di grave invalidità. 

Ogni anno, il 13 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale della Trombosi, per far luce su questa patologia che, in alcuni casi, può essere considerata una condizione prevenibile.

Facciamo chiarezza.

Che cos’è la trombosi venosa?

La trombosi può colpire sia le arterie che le vene. Una trombosi che interessa le arterie causa infarto e ictus. Una trombosi venosa si verifica quando si forma un trombo, ossia un coagulo di sangue, e questo occlude il vaso sanguigno bloccando la normale circolazione.

La trombosi venosa colpisce solitamente le gambe o le braccia, o in casi più rari le vene profonde dell’addome. Conosciuta come “flebite” quando interessa le vene del circolo superficiale, mentre, quando colpisce le vene profonde viene detta “trombosi venosa profonda (o TVP)”.

Quali sono le cause della trombosi venosa?

Cause di una trombosi venosa profonda possono essere:

  • Malattie croniche
  • Esercizio muscolare violento
  • Traumi
  • Immobilità prolungata
  • Gravidanza

Per quanto riguarda la flebite, invece, anche un prelievo di sangue potrebbe esserne la causa.

Quali possono essere le complicazioni?

Se non trattata in tempo, una TVP o una flebite degli arti inferiori può dar luogo a una sindrome post-flebitica, una condizione caratterizzata da tumefazione dell’arto interessato, comparsa di varici e di macchie scure sulla cute, ulcere, pesantezza delle gambe e difficoltà nella deambulazione.

La trombosi venosa profonda può causare anche condizioni più gravi come embolia polmonare, ovvero quando una porzione del trombo si sposta dalla vena al cuore e, da questo, ai polmoni, causando blocco della circolazione e infarto polmonare. Le conseguenze di ciò possono essere letali.

Quali sono i sintomi della trombosi venosa?

Tra i sintomi della trombosi venosa troviamo:

  • Tumefazione, ossia gonfiore dell’arto, dolore intenso come se ci fosse un crampo muscolare, arrossamento della parte interessata.
  • Quando si tratta di flebite è possibile toccare la vena indurita, lungo il suo percorso infatti può comparire un cordone rosso duro e molto doloroso.
  • In alcuni casi i sintomi sono lievi o impercettibili come dolore e un lieve ingrossamento di una gamba rispetto all’altra.
  • Più rara è la trombosi venosa del braccio che, tuttavia, comporta gli stessi rischi della TVP delle gambe. Si manifesta con dolore e tumefazione e può colpire soggetti molto giovani che compiono sforzi con le braccia.
  • Se, oltre ai sintomi della TVP, si manifestano tachicardia, dolore al torace, dispnea, potrebbe trattarsi di embolia polmonare, in tali casi bisogna correre al pronto soccorso. La terapia consiste nella somministrazione di anticoagulanti.

Come viene diagnosticata una trombosi?

Quando i sintomi lasciano sospettare una trombosi, il medico prescrive ecocolordoppler. In alcuni casi è indispensabile agire il prima possibile e recarsi al pronto soccorso. La diagnosi corretta e immediata, infatti, consente di iniziare subito un trattamento farmacologico, a base di anticoagulanti, per fluidificare il sangue.

Soggetti maggiormente a rischio di sviluppare gravi complicazioni sono persone con pregressa TVP, pazienti che hanno subito da poco un intervento chirurgico o che sono stati a lungo immobilizzati, donne in gravidanza o che hanno recentemente partorito, chi ha fatto un recente, e molto lungo, viaggio aereo.

Sono tutti casi in cui la circolazione rallenta e si favorisce la formazione di coaguli.

Come riconoscere una trombosi prematuramente?

Alcuni sintomi possono metterci in allarme e permetterci di riconoscere prematuramente una trombosi:

  • Arrossamento della parte in cui si trova il trombo
  • Tumefazione, gonfiore doloroso nella zona interessata
  • Calore eccessivo della pelle nella parte colpita
  • Respiro affannoso e svenimento, possono verificarsi quando il coagulo si stacca e arriva ai polmoni
  • Aumento della frequenza cardiaca, quando il trombo nella gamba si ingrossa, il corpo cerca di rimuoverlo ma questa operazione richiede un intenso sforzo degli organi vitali e del cuore, con conseguente aumento del battito cardiaco.
  • Stanchezza e affaticamento dovuti allo sforzo da parte dei sistemi di difesa dell’organismo
  • Febbre
  • Cute indolenzita nella zona del trombo
  • Vene varicose, un trombo può causare dilatazione alle vene della gamba
  • Assenza di sintomatologia, in alcuni casi la trombosi può essere asintomatica

Attenzione, dunque, a riconoscerli in tempo!

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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