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Acrofobia

Psicologia
Acrofobia

Che cos'è l'acrofobia?

L'acrofobia è la paura dell'altezza. Il suo nome deriva dal greco ácron (altura) e fòbos (paura, terrore).

Può verificarsi insieme ad altri tipi di fobie:
  • aerofobia, ovvero la pausa intensa di volare o di stare in aria;
  • illyngophobia, cioè le vertigini che si presentano quando ci si trova ad altezze elevate;
  • climacofobia, la paura di arrampicarsi o di calarsi, soprattutto da scale e pendii;
  • batmofobia, simile alla climacofobia, ovvero la paura estrema che si può provare semplicemente vedendo o osservando scale e pendii; in questo caso non è necessario salire di altezza per provare questo tipo di fobia.
L'acrofobia è una delle paure più comuni al mondo, al secondo posto dopo l'aracnofobia, cioè la paura dei ragni. Di solito si presenta in maggioranza nelle donne. 

È considerata una fobia normale e poco importante, a meno che non si presenti in forme gravi e invalidanti.

Quali sono le cause dell'acrofobia?

L'acrofobia vede tra le sue cause principali due importanti fattori:
  • Un'esperienza traumatica può essere spesso causa di questa fobia. La paura dell'altezza è naturale in tutti gli esseri umani; tuttavia, nel caso in cui si verifichino eventi traumatici come incidenti o cadute, viene molto amplificata. Può diventare morbosa anche solo se si assiste ad un'esperienza di questo tipo, senza per forza essere direttamente vittime dell'incidente.
  • Un fattore evolutivo. Tutti gli uomini nascono con la paura dell'altezza. Si tratta di un meccanismo di difesa sviluppato dal nostro corpo in risposta alla pericolosità delle enormi altezze. Gli studi dimostrano che in neonati e i bambini piccoli assumono atteggiamenti timorosi davanti a un'altezza per loro molto ampia. Questo comportamento è stato appreso da tutti gli esseri umani sin dalle prime civiltà. Nelle persone che soffrono ci acrofobia, è semplicemente diventato più estremo.

Quali sono i sintomi della paura dell'altezza?

I sintomi più comuni includono l'insorgenza di attacchi di panico e vertigini, oltre a:
  • un'intensa paura di arrampicarsi, calarsi o stare a una certa altezza;
  • l'ansia a immaginare grandi altezze;
  • reazioni incontrollate, come abbassarsi, inginocchiarsi o afferrare saldamente qualcosa, nel caso in cui ci si trovi ad altezze considerate fastidiose;
  • evitare totalmente i posti alti;
  • sudorazione, tremore, svenimenti;
  • nausea e vomito;
  • difficoltà nella respirazione;
  • dolore toracico;
  • battito cardiaco accelerato;
  • intorpidimento degli arti.

Quando vedere un medico?

Come abbiamo detto prima, a livelli normali l'acrofobia non rappresenta un problema. Se però i sintomi si presentano in maniera continua per più di sei mesi, fino a influenzare la vita quotidiana, è meglio rivolgersi a uno specialista della salite mentale. 

Un professionista sarà in grado di diagnosticare il grado di acrofobia e di scegliere il trattamento più adatto al proprio paziente.

Come si cura questa fobia?

La prima terapia a cui si può ricorrere è quella di desensibilizzazione e di esposizione. 

Si tratta del tentativo di ridurre a poco a poco la paura, affrontandola un po' alla volta. Per esempio, si può iniziare salendo le scale.

Attraverso sessioni regolari, il terapeuta dovrebbe essere in grado di far eseguire al proprio paziente esercizi sempre più difficili, che lo portino a sconfiggere questa sua paura.

Una delle tecniche più efficaci in questo processo è il metodo di rilassamento. 

Il terapeuta insegnerà al proprio paziente dei metodi di controllo della respirazione, di rilassamento muscolare e di visualizzazione mentale, che lo aiuteranno a raggiungere uno stato di completo relax.

 L'obiettivo principale è quello di prevenire o insegnare a controllare stato d'ansia, come attacchi di paura e di panico.

Un'altra terapia è la cognitivo-comportamentale (CBT), che si focalizza sul riconoscimento di pensieri negativi e di immagini associate alla paura dell'altezza. 

Il terapeuta cercherà, durante le sue sessioni, di sostituire i pensieri negativi con quelli positivi. Lo scopo principale è quello di modificare gli atteggiamenti di paura, trasformandoli in comportamenti positivi.

Anche i farmaci sono una parte fondamentale del processo di cura. Solitamente vengono prescritti ansiolitici e antidepressivi, per controllare i sintomi correlati ad acrofobia.
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Dr.ssa Paola Valenzano Psicoterapeuta
Dr.ssa Paola Valenzano
psicologopsicoterapeuta

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