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Anasarca feto-placentare

Ginecologia
Anasarca feto-placentare

Quanto è frequente l’insorgenza di anasarca feto-placentare?

La sua incidenza è di circa 1:3000, ma probabilmente è sottostimata a causa del fatto che gli embrioni e i feti che ne sono affetti spesso vengono abortiti spontaneamente. Purtroppo questo disturbo tende a ripresentarsi anche nelle gravidanze successive.

Come si diagnostica l’anasarca feto-placentare?

Per diagnosticare questa patologia basta un’ecografia. Circa la metà dei casi vengono scoperti con questo esame effettuato nel terzo trimestre. Quando il liquido è presente nei tessuti, l’idrope si diagnostica misurando lo spessore sottocutaneo, che supererà i 5 mm.

Quante tipologie di anasarca feto-placentare esistono?

Le forme di idrope da cui può essere colpito il feto sono di due tipologie:

  • Idrope immune, causata dalla presenza di anticorpi circolanti prodotti dalla madre, che contrastano con gli antigeni fetali. Copre circa il 10% dei casi totali.
  • Idrope non immune, è l’espressione usata per tutti gli altri casi che non rientrano nella prima categoria e che hanno cause varie. 
Come si presenta l’idrope immune?

Le principali problematiche connesse a questa patologia sono:

  • Ascite, inizialmente sottocutanea e successivamente estesa alla cavità pelvica ed a quella sottoepatica
  • Idrotorace
  • Idropericardio
  • Edema sottocutaneo
  • Polidramnios
  • Anemia
  • Ipertensione portale
  • Fuoriuscita dei liquidi dal “terzo spazio” che porta allo scompenso cardiaco

Quali sono le principali cause di insorgenza di idrope non immune?

Queste sono tante e molto varie, si passa infatti da quelle genetiche e si finisce con quelle tossiche o infettive. Tra le più frequenti ci sono:

  • Patologie cardiovascolari (aritmie, difetti anatomici, cardiomiopatia dilatativa, miocardite, tumori cardiaci, embolo all’arteria coronaria)
  • Patologie polmonari (ernia diaframmatica, cisi adenomatoide del polmone, sequestro polmonare, linfagectasia polmonare, chilotorace, ipoplasia polmonare, amartona, emangioma, sarcoma)
  • Patologie cromosomiche (trisoma 21, trisomie 18 e 31, sindrome di Turner, XX/XY mosaicismi, triploidia)
  • Patologie ematologiche (alfa-talassemia, shunts arterovenosi, sindrome di Kasabach-Merrit, gravi emorragie materne, ostruzioni della vena cava, della vena porta o di quella femorale, deficit di 6-glucosio-fosfato deidrogenasi)
  • Gravidanze gemellari (sindrome trasfuso-trasfusore)
  • Infezioni (CMV, toxoplasmosi, sifilide, epatite congenita, parvovirus B19, herpes simplex di tipo 1, rosolia, epatite virale, leptospirosi, malattia di Chagas, coxsackievirus, virus respiratorio sinciziale)
  • Neoplasie (neuroblastoma, teratoma benigno, leucemia congenita, emangioendotelioma, leiomiosarcoma polmonare)
  • Patologie epatiche (fibrosi epatica primitiva, colestasi, malattia policistica epatica, atresia biliare, malformazione vascolare epatica, cirrosi familiare, epatite a cellule giganti, necrosi epatica)
  • Patologie craniche (aneurisma della vena di Galeno)
  • Patologie scheletriche (acondroplasia, acondrogenesi, osteogenesi imperfecta, nanismo tanatoforo, sindrome coste-corte polidattilia, displasia toracica asfissiante, malattia di Conradi)
  • Patologie genitourinarie (ostruzione uretrovescicale, ostruzione giunzione ureteropelvica, Ipoplasia renale, Reni cistici displasici, sindrome nefrosica congenita, idrometrocolpo, anomalie della cloaca, cisti ovarica torta)
  • Patologie gastrointestinali (peritonite da meconio, volvolo intestinale, atresia digiuno-ileale, ernia diaframmatica)
  • Sindromi malformative (Pena-Shokeir tipo I, sindrome degli pterigi multipli letale, sindrome di Noonan con difetto cardiaco congenito, artrogriposi multipla congenita, ipofosfatasia, sindrome di Neu-Laxova, igroma cistico recessivo)
  • Sindromi metaboliche (morbo di Gaucher, malattia di Wolman, gangliosidosi, sialidosi, mucopolisaccaridosi, sindrome di Hurler, mucolipidosi, sclerosi tuberosa)
  • Patologie di placenta e cordone (chorioangioma placentare, trasfusione feto-materna, trombosi vena ombelicale, torsione cordone ombelicale, nodo vero del cordone, angiomixoma del cordone ombelicale, aneurisma dell’arteria ombelicale)
  • Altre patologie che possono colpire la madre

Quali sono le patologie associate all’insorgenza dell’anasarca feto-placentare?

A questa malattia si può associare l’incremento del liquido anche negli annessi fetali (placenta, sacco vitellino, membrane, cavità amniotica). 

Come si cura l’idrope?

Ci sono alcuni casi che possono essere trattati in utero, tramite l’applicazione di drenaggi nella cavità amniotica. Sono trattamenti che vengono fatti solo in centri altamente specializzati. 

In caso di idrope immune quali sono i momenti più pericolosi per feto e madre?

Il parto è la fase dove si ha il passaggio di eritrociti fetali nel flusso sanguigno materno. Anche l’amniocentesi, una biopsia dei villi o un aborto possono permettere questa contaminazione che può creare problemi anche a future gravidanze. 

Qual è la prognosi per chi è affetto da anasarca feto-placentare?

Di solito la prognosi è legata alla causa della patologia. Di solito le idropi immuni hanno prognosi migliori di quelle non immuni. 

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Dr. Gianfranco Blaas
Dr. Gianfranco Blaas
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