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Angiodisplasia

Gastroenterologia

Cos'è l'angiodisplasia?

Quando si parla di angiodisplasia dell’intestino ci si riferisce ad una patologia che colpisce questo organo, che si presenta gonfio e con vasi sanguigni fragili, che portano a perdite ematiche nel tratto gastrointestinale.

Le angiodisplasie possono essere presenti in tutti i tratti gastrointestinali, anche e specialmente nel piccolo intestino (o intestino tenue), dove non sia arriva né con la gastroscopia né con la colonscopia. Per diagnosticarle, in questi casi, quando il Paziente presenta anemizzazione e la gastroscopia e la colonscopia sono normali, ma il sangue occulto è positivo, c’è indicazione ad eseguire l’esame della video-capsula endoscopica.

Quali sono le cause dell’angiodisplasia?

Tra le principali cause di questa patologia ci sono:

  • Invecchiamento dei vasi sanguigni
  • Spasmi del colon che fanno aumentare di volume i vasi sanguigni, facendolo gonfiare. Si vengono così a creare delle malformazioni artero-venose
  • Malattie dei vasi sanguigni, come la sindrome di Osler-Weber-Rendu

Quali sono i principali sintomi della angiodisplasia?

I sintomi più comuni dell’angiodisplasia, che variano da soggetto a soggetto sono:

  • Debolezza
  • Fatica
  • Anemia che porta a mancanza di respiro
  • Sanguinamento anale di colore rosso o nero brillante
Questa patologia non si accompagna a nessuna forma dolorosa.

Come si diagnostica l’angiodisplasia?

Per diagnosticare questa malattia si possono effettuare i seguenti test:

Come si cura l’angiodisplasia?

Un intervento tempestivo, per determinare quella che è l’origine del sanguinamento è la prima cosa da fare nel caso in cui si soffra di angiodisplasia. Le cure partono con una somministrazione di fluidi a cui fa seguito il trattamento della fonte di sanguinamento. Questo si può fare tramite:

  • Angiografia interventistica con embolizzazione, per bloccare il vaso sanguigno che sanguina
  • Cauterizzazione. L’endoscopia interventistica, con l’argon plasma coagulation, prevede la trasmissione della corrente, generata dall’elettrobisturi, attraverso un catetere, che la trasmette ai tessuti attraverso il gas argon.
  • Chirurgia. In casi estremi si rende necessario rimuovere l’intero tratto di intestino colpito dalla malattia.
  • Farmaci, come talidomide ed estrogeni.

Qual è la prognosi di chi è colpito da angiodisplasia?

È probabile che chi è stato colpito da questa patologia possa avere nuovi sanguinamenti in futuro, ma nonostante questo, se le perdite ematiche sono tenute sotto controllo, le prospettive sono buone.

Si può prevenire l’insorgere dell’angiodisplasia?

Purtroppo non è possibile prevenire l’insorgere di questa patologia.

Quali sono le principali complicanze?

Le più comuni complicanze a cui può andare incontro chi è colpito da questa patologia sono:

  • Anemia
  • Morte per emorragia, rara perché le emorragie da angiodisplasie tendono ad autolimitarsi
  • Grave perdita ematica nel tratto gastro intestinale
  • Tutti i comuni effetti collaterali dei trattamenti di cura: sia i farmaci che i trattamenti endoscopici, radiologici e chirurgici possono presentare complicanze o eventi avversi.

Con quali altri nomi è conosciuta l’angiodisplasia?

L’angiodispisplasia è conosciuta anche con i nomi di Ectasia vascolare e Malformazione arterovenosa.

  • Questa patologia può colpire tutti i tratti intestinali, ma anche altri organi e apparati, come il cervello, il polmone, il fegato, ecc.
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Dr. Antonio Iannetti Medico Chirurgo
Dr. Antonio Iannetti
specialista in Endoscopiagastroenterologo

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