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Laringite da reflusso

Gastroenterologia
Laringite da reflusso

Cos’è la laringite da reflusso

La malattia da reflusso gastroesofageo è una malattia in cui il contenuto acido dello stomaco risale in esofago.

Una delle cause conosciute del reflusso gastroesofageo è un problema a livello dello sfintere esofageo inferiore, che si trova all’estremità dell’esofago. Lo sfintere esofageo inferiore svolge il lavoro di una valvola: si apre per far entrare il cibo nello stomaco e si chiude per evitare che l’acido fuoriesca e ritorni all’esofago. Il tono pressorio dello sfintere esofageo inferiore (zona di passaggio tra esofago e stomaco) costituisce una barriera contro il reflusso e rappresenta il componente più importante del meccanismo anti-reflusso.

Se la pressione dello sfintere esofageo inferiore si riduce, il contenuto gastrico risale dallo stomaco all'esofago. Se la quantità e la durata del reflusso superano una determinata soglia, si verifica la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). Un aumento della pressione intra-addominale, come nelle persone in sovrappeso, nell’obesità e nelle donne in gravidanza, predispone maggiormente al reflusso.

Il reflusso di succhi gastrici acidi è in grado di determinare lesioni e sintomi, non solo a livello dell'esofago (reflusso gastro-esofageo propriamente detto), ma anche a livello dei distretti otorinolaringoiatrico e pneumologico. Due meccanismi sono stati ipotizzati per spiegare il contributo del reflusso a livello del faringo-laringeo e polmonare:
 
  1. nel meccanismo diretto, il contenuto gastrico con acido e pepsina può risalire in senso prossimale attraverso l'esofago ed entrare nell'ipofaringe, nella laringe e, potenzialmente, nella trachea;
  2. il meccanismo indiretto, frequentemente associato a complicanze polmonari, comporta l'irritazione dell’esofago che determina l’innesco di un riflesso vagale in grado di provocare sintomi clinici, come la tosse o il broncospasmo. 
L'acido proveniente dallo stomaco può causare irritazione del rivestimento della laringe e della gola. La mucosa laringea è molto più delicata di quella esofagea e non ha meccanismi di difesa per il reflusso acido che è, pertanto, capace di sviluppare un danno, anche per quantità minime e per tempi di esposizione molto brevi. 

Questo può portare a:

  • erosione della mucosa dell'esofago (esofagite erosiva);
  • restringimento dell'esofago (stenosi);
  • raucedine cronica;
  • difficoltà di deglutizione;
  • dolore alla deglutizione;
  • sensazione di corpo estraneo in gola;
  • asma o tosse;
  • laringospasmo;
  • sinusite;
  • granulomi alle corde vocali.

Sintomi tipici della laringite da reflusso

Il bruciore retrosternale è il sintomo più comune associato al reflusso.

Oltre a bruciori retrosternali, un reflusso in grado di provocare laringite può determinare

  • raucedine cronica;
  • asma;
  • una sensazione di corpo estraneo in gola.

Come viene valutata laringite da reflusso

La sintomatologia connessa alla MRGE prossimale rappresenta un tipico quadro clinico che necessita di una stretta collaborazione interdisciplinare, visto che la sede di origine del disturbo (stomaco ed esofago) e la sede dell’affezione (distretto ORL e pneumologico) che ha portato il paziente dal medico competono a specialità differenti. 

L’integrazione delle reciproche competenze garantisce al paziente un approccio più ampio alla propria problematica, e un trattamento senz’altro più idoneo alla risoluzione del processo fisiopatologico.

Diagnosi della laringite da reflusso

In alcuni pazienti, appare chiaro che i sintomi laringei - raucedine, tosse, mal di gola - sono dovuti a reflusso, per esempio, in pazienti che presentano bruciore retrosternale (pirosi) e rigurgito di acido.

Nella maggior parte dei pazienti con che presentano unicamente sintomi laringei extraesofagei, la diagnosi non è così evidente. Un esame della laringe può rivelare rossore e gonfiore, ma questi segni possono essere causati da molte malattie della laringe.

La pH-metria 24 ore rappresenta il test diagnostico di scelta per valutare la durata, la frequenza degli episodi di reflusso gastroesofageo e la relazione temporale tra sintomo e reflusso.

La corretta pianificazione terapeutica deriva dall'analisi delle relazioni tra episodi di reflusso e periodi della giornata o posizione del paziente e, pertanto, l’esame pH-metrico viene ritenuto estremamente utile anche nei casi di reflusso esofageo già ampiamente accertato o di sintomi eclatanti.   

Terapia della laringite da reflusso

Il trattamento della laringite da reflusso è il trattamento del reflusso gastroesofageo.

Ci sono molte tecniche di automedicazione per alleviare i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo e sono:

  • Perdere peso
  • Smettere di fumare
  • Fare piccoli pasti più frequenti (da preferire ai classici tre pasti completi al giorno)
  • Dormire con più cuscini per tenere il busto più sollevato (è consigliabile dormire con la testa sollevata, elevando la testata del letto di cm 20-25)
  • Svolgere un regolare esercizio fisico con una frequenza di due / tre volte a settimana, per almeno 20/30 minuti per volta
  • Se si assumono di continuo farmaci per altre malattie, bisogna capire se gli effetti di questi farmaci contribuiscono ad aumentare i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo
Diversi sono i farmaci consigliati in caso di reflusso gastroesofageo, tra questi:

  • Farmaci da banco: possono aiutare ad alleviare i sintomi leggeri e moderati del reflusso gastroesofageo. Gli antiacidi sono farmaci che neutralizzano gli effetti dell’acido dello stomaco. Tuttavia, gli antiacidi non possono essere presi contemporaneamente ad altre medicine in quanto inibiscono il loro effetto.
  • Inibitori di pompa protonica: riducono la quantità di acido prodotto dallo stomaco.
  • Anti H2: l’uso di questi farmaci, antagonisti del recettore H2, potrebbe essere consigliato in combinazione con gli inibitori di pompa protonica per un breve periodo (due settimane) o come alternativa a essi.
  • Procinetici: velocizzano lo svuotamento dello stomaco, così facendo l’acido ha meno opportunità di irritare l’esofago. 
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Dr.ssa Marialuisa Lugaresi Medico Chirurgo
Dr.ssa Marialuisa Lugaresi
chirurgo generale

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