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Parasonnie

Genetica Medicina generale
Parasonnie

Cosa sono

Le parasonnie sono un disturbo del sonno caratterizzato da comportamenti, movimenti ed emozioni al di fuori della norma. Essi possono verificarsi durante l'ingresso nel sonno, durante il sonno o durante il risveglio dal sonno.

Le parasonnie più comuni pertanto includono:
I fenomeni che si verificano durante le parasonnie possono sembrare volontari agli occhi degli altri, cioè possono apparire finalizzati al raggiungimento di uno scopo. Chi soffre di parasonnia, però, rimane in realtà addormentato durante l'arco dei fenomeni sopra citati e dunque, quando torna cosciente, non ricorda di aver compiuto determinate azioni.

In generale, la parasonnia può avere degli effetti negativi sulle persone nell'arco della giornata, come la sonnolenza.

In alcuni casi, le parasonnie possono disturbare gravemente non solo il sonno del paziente ma anche di chi gli sta vicino e causare traumi.

Tipi

La parasonnia è un termine generico che serve a classificare un gruppo abbastanza eterogeneo dei disturbi del sonno. Come già menzionato, tali disturbi sono caratterizzati da comportamenti ed eventi fisiologici al di fuori della norma che si verificano quando il paziente dorme.

In particolare, le parasonnie possono verificarsi:
  • durante l'addormentamento;
  • mentre si dorme;
  • in prossimità del risveglio.
Le parasonnie possono essere classificate anche a seconda di quale stadio del sonno si verificano:
  • fase del sonno REM (acronimo di Rapid-Eye-Movement);
  • fase sonno non-REM o NREM (acronimo di Non-Rapid-Eye-Movement).
In base alle precedenti suddivisioni possiamo dunque classificare le parasonnie in:
  • Disturbi del sonno durante la fase NREM – Tali disturbi comprendono: sonnambulismo, pavor nocturnus (terrori notturni) e risvegli confusionari.
  • Disturbi associati alla transizione sonno-veglia – Essi includono: movimenti ritmici del sonno, mioclonie ipniche (contrazioni muscolari involontarie), sonniloquio, crampi notturni.
  • Parasonnie durante la fase REM – Tra queste rientrano: incubi, paralisi del sonno, disturbo comportamentale durante la fase REM. Quest'ultimo disturbo spesso porta a una perdita del tono della muscolatura volontaria. L'RBD è una patologia di tipo neurologico, frequente negli uomini sopra i 50 anni (in questo caso si parla in generale di parasonnia degli anziani) ma anche nei soggetti che assumono antidepressivi e con problemi neurologici. 
  • Parasonnie non classificabili diversamente – Esse sono: bruxismo, enuresi notturna, distonia parossistica notturna (cioè epilessia notturna del lobo frontale), sindrome della morte improvvisa nel lattante, russamento idiopatico, apnea del sonno infantile, sindrome da ipoventilazione centrale congenita e mioclono neonatale benigno.

Sintomi

I più comuni segni di parasonnie includono:
Alcune parasonnie sono relativamente comuni, soprattutto nei bambini. Altre, come la sindrome dell'esplosione cranica, sono piuttosto rare. 

Cause

Le parasonnie, come già detto, comprendono una consistente varietà di condizioni, spesso molto diverse tra loro. Tuttavia le parasonnie possono comunque essere classificate e suddivise in:
  • Parasonnie primarie – Si tratta di disordini del sonno indipendenti da altre condizioni mediche.
  • Parasonnie secondarie – Sono relative a fenomeni che dipendono da disturbi presenti negli altri sistemi dell'organismo (sistema motorio, nervoso e cognitivo).
Le cause delle parasonnie non sono ancora del tutto note; è però probabile che i fenomeni di parasonnia dipendano da stress e da condizioni che disturbano il sonno.

I fattori che contribuiscono a innescare o peggiorare le parasonnie sono:
  • Smodato consumo di alcol;
  • Stimolazioni sonore o luminose durante il riposo;
  • Distensione vescicale (vescica piena);
  • Ipertrofia adenoidea;
  • Disturbi respiratori nel sonno (apnee notturne, asma);
  • Consuetudine con il riposo diurno;
  • Alimentazione troppo pesante, soprattutto in prossimità dell'orario di coricamento;
  • Alterazioni dell'equilibrio idro-salino;
  • Assunzione di alcuni farmaci quali antidepressivi e sedativi;
  • Febbre (causa soprattutto di parasonnia nei bambini);
  • Otite media;
  • Reflusso gastroesofageo;
  • Deprivazione di sonno.
Un ruolo chiave è svolto anche dai fattori genetici: il rischio di sperimentare le parasonnie è più alto per le persone che presentano almeno un familiare di primo grado con la stessa problematica.

Tuttavia, se assumono particolari caratteristiche per frequenza o intensità, le parasonnie possono essere interpretate come sintomo spia di alcune condizioni patologiche, quali:
Nella maggior parte dei casi, le parasonnie presentano evoluzione benigna, la loro presenza cioè non è correlata ad una condizione patologica (né fisica, né psichica) e tendono alla risoluzione spontanea. Alcune di queste manifestazioni sono piuttosto comuni e nel corso dell'infanzia tendono a ridursi o scomparire con l'età adulta (come per  esempio l'enuresi notturna o il pavor nocturnus).

Insorgenza

Le parasonnie possono insorgere durante tutto il ciclo del sonno: sia mentre un soggetto si addormenta, sia durante il ciclo del sonno, sia durante il risveglio. 

Le manifestazioni correlate alle parasonnie si verificano più frequentemente entro 1-2 ore dall'addormentamento. Un episodio mediamente dura qualche minuto, ma la sua durata può essere molto variabile (da qualche secondo fino a mezz'ora). Spesso, le persone soggette a parasonnie non conservano alcun ricordo degli episodi.

Precauzioni

In genere, è importante evitare di lasciare oggetti appuntiti o affilati vicino alla zona notte e assicurarsi che eventuali compagni di stanza o familiari siano a conoscenza di questo problema e di come affrontarlo.

Apporre allarmi alle porte possono aiutare il soggetto a svegliarsi durante un episodio. È sconsigliabile in ogni caso far dormire un soggetto che soffre di parasonnie su un letto a castello o vicino a una finestra.

Risulta invece sconsigliabile cercare di svegliare una persona mentre la parasonnia è in azione, magari scuotendola o gridando, perché ciò potrebbe causare irritabilità, aggressività o comportamenti violenti. Meglio, invece, accompagnare delicatamente il soggetto a letto, guidandolo per il gomito e parlandogli sottovoce. 

Cure

Le persone che soffrono di parasonnie possono attenuare i sintomi semplicemente migliorando le loro abitudini del sonno, come:
  • tenere un diario del sonno;
  • tenere sotto controllo lo stress;
  • rilassarsi prima di andare a dormire;
  • dormire il tempo necessario;
  • ricorrere alla psicoterapia.
Inoltre, esistono dei farmaci con i quali è possibile tenere sotto controllo i sintomi. Le terapie farmacologiche sono da prendere in seria considerazione quando il soggetto affetto da parasonnie è un pericolo per se stesso o per gli altri. 
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Dr.ssa Chiara Tuccilli Biologo
Dr.ssa Chiara Tuccilli

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