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Ci sono tantissime cose che NON conosci del tuo cervello

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 20 Agosto, 2018

curiosità sul cervello: le cose che non sappiamo su questo misterioso organo
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Il cervello rappresenta l’unità di controllo centrale del corpo, depositario della memoria e delle emozioni. Nel corso della storia, i filosofi hanno sostenuto che il cervello potesse persino ospitare l’intangibile essenza che ci rende umani: l’anima. Ma cosa sappiamo davvero del nostro cervello?

Principale organo del sistema nervoso, il cervello gestisce la maggior parte delle attività del corpo ed elabora informazioni ricevute sia dall’interno sia dall’esterno dell’organismo, oltre a essere la sede delle emozioni e delle abilità cognitive, compresi il pensiero, la memoria a breve e lungo termine e le attività decisionale.

Sicuramente, però, ci sono varie cose che non conosciamo del nostro cervello. Eccone alcune.

I misteri del cervello

Quanto è grande e come è fatto il cervello?

La grandezza del cervello varia in base a diversi fattori, come:

  • Età
  • Sesso
  • Massa corporea

Tuttavia, gli studi hanno suggerito che il cervello di un maschio adulto, in media, può pesare fino a un chilo e trecento grammi, mentre quello di una donna circa duecento grammi in meno.

In termini di dimensioni, il cervello umano non è il più vasto. Di tutti i mammiferi, la balena, il cui peso oscilla tra le 35 e le 45 tonnellate, possiede il cervello più grande.

Grandezza e volume a parte, di tutti gli animali presenti sulla Terra, il cervello umano è quello che contiene il maggior numero di neuroni, quelle cellule specializzate che conservano e trasmettono le informazioni attraverso segnali elettrici e chimici.

Tradizionalmente si pensava che il cervello contenesse circa 100 miliardi di neuroni, ma secondo un recente studio ad opera di una neuroscienziata brasiliana, la dr.ssa Suzana Herculano-Houzel, il numero più corretto per quantificarli pare proprio sia 86 miliardi.

Il cervello umano è composto, oltre che dal midollo spinale, dal sistema nervoso centrale. In particolare, si costituisce di tre parti:

  • Tronco cerebrale, che connette il resto del cervello al midollo spinale
  • Cervelletto, responsabile della gestione del movimento e dell’equilibrio
  • Cervello, la parte più vasta, che ospita la corteccia cerebrale e altre strutture più piccole, responsabili del pensiero conscio, dell’ambito decisionale, della memoria e del processo di apprendimento, comunicazione e percezione degli stimoli esterni e interni

Il cervello è costituito da un tessuto morbido, che include la materia grigia e bianca, ossia le cellule nervose e non neuronali, e i vasi sanguigni.

Esso contiene una grande quantità di acqua, circa il 60%, e di grasso. Infine il cervello dell’uomo moderno, cioè dell’Homo sapiens sapiens, è globulare, diversamente da quello degli ominidi che era leggermente allungato alla base. Questa forma suggerisce che l’Homo sapiens sapiens si sia sviluppato circa 40-50 mila anni fa.

Di quanto “carburante” ha bisogno il nostro cervello?

Nonostante il nostro cervello non sia un organo piuttosto vasto, le sue funzioni richiedono moltissima energia. La dr.ssa Herculano-Houzel ha infatti spiegato che, benché il cervello umano rappresenti soltanto il 2% della massa corporea, il suo utilizzo richiede il 25% di tutte le energie che il corpo necessita per un solo giorno.

Ma perché il cervello ha bisogno di così tanto carburante? Secondo uno studio condotto sui ratti, alcuni scienziati hanno ipotizzato che, nonostante la maggior parte delle energie venga utilizzato per mantenere le normali funzioni del pensiero e per regolare i processi del corpo, alcune energie siano investite nel mantenimento della buona salute delle cellule del cervello.

Quanto cervello si utilizza nelle normali attività quotidiane?

Un mito che ha permesso di realizzare un enorme quantità di film e libri consiste nella credenza che l’uomo sarebbe in grado di utilizzare solo il 10% della sua capacità cerebrale, suggerendo che in quel 90% siano contenute tutte le attività più strabilianti.

Tuttavia, questo mito non potrebbe essere più lontano dalla verità. Infatti, gli esami effettuati sul cervello mostrano come l’uomo utilizzi quasi tutta la superficie del cervello, persino mentre dorme.
Secondo il neurologo Krish Sathian: “Se fosse vero che utilizzassimo solo il 10% del cervello, allora potremmo presumibilmente sostenere che lesionandone il 90% con ictus o altro, non dovremmo ottenere nessun effetto, e questo chiaramente falso”.

Emisfero destro o sinistro?

Il tuo emisfero dominante è quello destro o sinistro? Teoricamente, le persone che hanno come emisfero dominante quello sinistro dovrebbero essere più analitiche e inclini a interessi scientifici, mentre chi è dominato dalla parte destra dovrebbe essere più creativa.

Ma è vero? Ancora una volta la risposta è negativa! Sebbene sia vero che i due emisferi abbiano compiti leggermente diversi, gli individui non presentano un emisfero dominante responsabile della personalità e delle abilità.

Per esempio, l’emisfero sinistro viene maggiormente applicato per il linguaggio, mentre quello destro per la comunicazione non verbale. I ricercatori hanno rivelato che le persone usano entrambi gli emisferi in egual misura.

Il cervello cambia con l’avanzare dell’età?

Con l’avanzare dell’età, il cervello comincia a restringersi naturalmente e si inizia così a perdere neuroni.

Il lobo frontale e l’ippocampo, le due regioni che regolano i processi cognitivi, compreso formazione e richiamo della memoria, cominciano a rimpicciolirsi tra i 60 e i 70 anni. Per questo motivo, quando si invecchia è difficile imparare cose nuove o fare più attività allo stesso tempo.

La percezione della realtà è un’allucinazione controllata?

Uno dei più grandi misteri del cervello umano è connesso alla consapevolezza e alla percezione della realtà.

Il funzionamento della coscienza ha da sempre affascinato gli scienziati e i filosofi, e sebbene molto sia stato scoperto, siamo ancora ben lontani dal comprenderne il vero funzionamento.

Il dr. Anil Seth, specializzato nello studio della consapevolezza umano, ha suggerito che questo intrigante processo possa essere basato su una sorta di allucinazione controllata, che i nostri cervelli generano per dare senso al mondo.

Secondo il professore la percezione deve essere un processo di congettura informato con il quale il cervello combina i segnali sensoriali con le sue aspettative di credenze su come il mondo dovrebbe essere.

Nonostante le numerosissime ricerche e tecnologie cliniche sviluppate negli anni, restano in sospeso ancora molte questioni che interessano il cervello e il suo funzionamento. Ogni giorno, infatti, siamo in grado di fare cose e di percepire pensieri dando il processo per scontato, senza realmente riflettere su quanto sia meraviglioso questo organo.

Quindi, la prossima volta che cogli un fiore e ne senti il profumo, prenditi un momento per riflettere quanto possa essere complicata e splendida ogni più piccola azione.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Roberta Nazaro
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