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Adenoma tubulare: è un polipo oppure no?

Roberto Pisani

Ultimo aggiornamento – 04 Settembre, 2020

adenoma tubulare: sintomi e cause

Per chi nella vita si è già sottoposto a una colonscopia, la parola «polipo» dovrebbe essere in qualche modo familiare. Si tratta infatti di una crescita anomala di un tessuto nello spessore di una tonaca mucosa. Sebbene si tratti di formazioni benigne, è comunque possibile che diano origine a un cancro. In particolare, i polipi del colon più comuni sono appunto gli adenomi tubulari, che richiedono particolare attenzione perchè possono trasformarsi in forme cancerose.

Dunque sì, quando parliamo di adenoma tubulare ci riferiamo a dei polipi della zona del colon. Si tratta di polipi di piccole dimensioni le cui cellule presentano la caratteristica forma tubulare. In base alle caratteristiche morfologiche, però, è anche possibile individuare un’adenoma tubulo-villoso, dalla superficie più irregolare e un’adenoma piatto.

Cerchiamo di capirne di più in merito all’adenoma del colon.

Adenoma tubulare: chi rischia di più?

Non è detto che un polipo si trasformi necessariamente in un cancro al colon. Le possibilità che un’adenoma diventi una formazione maligna si aggirano intorno al 5%.

Diverso è il discorso per gli adenomi tubulo-villosi che sono quelli con la più alta probabilità di dar luogo a neoplasie del colon. Ad ogni modo, alcune persone risultano più esposte ai rischi di sviluppare forme di cancro al colon, soprattutto gli individui di sesso maschile di età superiore ai 50 anni, così come persone obese e particolarmente sedentarie o, ancora, coloro che hanno alle spalle una storia familiare di neoplasie del colon.

Queste categorie di persone dovrebbero quindi valutare attentamente eventuali sintomi e sottoporsi a controlli regolari. La maggior parte delle persone scopre di avere un’adenoma tubulare solo dopo una colonscopia. In realtà, ci sono alcuni sintomi che possono indicare la presenza di un adenoma, come:

  • Presenza di sangue e muco nelle feci
  • Frequenti episodi di diarrea o anche stitichezza
  • Crampi addominali
  • Anemia

Diagnosticare un adenoma tubulare

Di solito, tramite la colonscopia è possibile individuare la presenza di adenomi tubulari. Questo esame consiste nell’inserimento di un sondino per via rettale fino a raggiungere il colon. Tramite un monitor, il medico ha quindi modo di osservare l’intestino fino ad individuare un polipo, che generalmente appare come un’escrescenza ben evidente sulla parete del colon. Il medico può procedere direttamente all’asportazione dell’adenoma tubulare con pinza oppure avvolgendo un’ansa in corrispondenza del peduncolo del polipo e infine rimuoverlo.

Il polipo viene poi inviato in laboratorio per poter essere analizzato e individuare eventualmente cellule cancerose. Ad ogni modo, se dall’esame la diagnosi evidenza frammenti di adenoma tubulare, è necessario eseguire una seconda colonscopia per esser sicuri che l’asportazione del polipo sia stata completa.

In genere, i medici consigliano di eseguire una colonscopia ogni 3-5 anni. La frequenza, comunque sia, varia da persona a persona ed è maggiore per coloro a cui sono stati asportati polipi di grandi dimensioni. È dunque consigliabile sottoporsi a controlli periodici soprattutto se si ha una storia familiare di polipi o tumori al colon.

Ricordate, infine, che i controlli regolari rappresentano l’unico modo per prevenire efficacemente l’insorgenza di un cancro al colon, ma non solo.

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Roberto Pisani
Scritto da Roberto Pisani

Sono uno studente di medicina, con la passione verso tutto quello che è legato alla scienza e alla tecnologia. Il mio background medico-scientifico mi ha portato a lavorare come copywriter e copyeditor di articoli scientifici e spero di contribuire alla crescita di questa comunità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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