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Allergia al polline? Qualche consiglio per stare meglio!

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Febbraio, 2016

Tosse, starnuti, dispnea e prurito, sono questi i sintomi principali che si manifestano nei soggetti allergici al polline, quando questo impregna l’aria.

Le persone soggette a questa patologia sono moltissime e il consumo di farmaci per alleviare i sintomi è altrettanto alto. Purtroppo, questi sono solo palliativi e non curano il disturbo, ma vanno ad alleviare i fastidi, con lo svantaggio di lasciarci spesso assonnati, indolenti e con difficoltà di concentrazione.

Ma come può una cosa così piccola come il polline creare così tanti disagi?

Questa sostanza, dalle dimensioni microscopiche, è presente in quantità enormi nell’aria, specialmente durante l’arrivo della primavera e con la prima fioritura. Calcolate che una sola pianta può produrre fino a 1 miliardo di grani di polline. Questa situazione va a scatenare, nel corpo umano, le istamine, sostanze che provocano gonfiore, starnuti, prurito e naso che gocciola, e che possono essere tenuti sotto controllo con gli antistaminici.

Il dottor Berger, della California University, analizzando il fenomeno, afferma come l’obiettivo sia quello di bloccare i sintomi dell’allergia prima che questi si manifestino. La somministrazione di antistaminici, prima che i sintomi insorgono, va a bloccare i ricettori dell’istamina presenti sulla superficie delle cellule, non permettendo all’istamina stessa di essere rilasciata.

L’assunzione costante di farmaci per l’allergia va così a bloccare l’insorgere del disturbo stesso. Il dottor Berger afferma che questa tecnica non produrrà effetti immediati. La terapia prevede la somministrazione di corticosteroidi per via nasale due settimane prima che i pollini inizino a manifestarsi.

Ma cosa fare se ormai gli effetti del polline si sono fatti sentire?

Per evitare di incorrere nella congestione nasale è possibile usare un risciacquo nasale con soluzione salina (1/4 di cucchiaino di sale e 4 once di acqua) più volte al giorno, durante la fase clou dell’emissione dei pollini. Questo permetterà di rimuovere dal naso le particelle di polline e di lgE, la sostanza chimica che reagisce a contatto col polline, scatenando l’allergia.

Il dottor Grossan, l’inventore dell’Hydro Pulse per l’irrigazione nasale, afferma che pazienti con rinite allergica e sinusite cronica hanno avuto grandi benefici dall’uso dell’irrigazione nasale, che ha diminuito la carica batterica e permesso un minor ricorso agli antibiotici.

Se siete soggetti ad allergie durante tutto l’anno è possibile praticare dei test allergologici per capirne la causa.

Per rendere più semplice la sopportazione dei disturbi causati dalla patologia, il medico può prescrivere spray nasali a base di steroidi, antistaminici non sedativi, decongestionanti o altri farmaci per curare le allergie.

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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