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Angioma al fegato: cos’è e come si cura

Roberto Pisani

Ultimo aggiornamento – 10 Maggio, 2022

angioma al fegato: sintomi e cura

L’angioma al fegato è un tumore benigno formato da un groviglio di piccoli vasi sanguigni. Nella maggior parte dei casi, un angioma epatico viene individuato durante esami di routine effettuati per indagare altre condizioni, poiché raramente risulta associato a sintomi evidenti.

Tuttavia, anche se si tratta di una massa benigna, è bene conoscerne le caratteristiche. Per fortuna, sono rari i casi in cui un angioma al fegato si evolve in un vero tumore epatico.

I sintomi di un angioma al fegato

Un angioma al fegato risulta per lo più asintomatico. Nei rari casi in cui si evidenziano sintomi, questi comprendono:

  • Dolore nella parte superiore dell’addome
  • Sensazione di pienezza anche dopo piccoli pasti
  • Nausea

In realtà, si tratta di sintomi non specifici che potrebbero essere legati ad altre condizioni, anche in presenza di un angioma al fegato.

Angioma epatico: le cause e i fattori di rischio

Non sono ancora chiare le cause della formazione dell’angioma epatico

Molti medici ritengono siano formazioni congenite, presenti quindi dalla nascita.

In ogni caso, questo tumore benigno appare come un groviglio di piccoli vasi sanguigni e può raggiungere dimensioni fino a 4 centimetri. 

Solitamente tende a non crescere ulteriormente e non crea altre complicanze.

I fattori di rischio maggiormente associati alla formazione di un angioma comprendono:

  • Età – Un angioma epatico può essere diagnosticato a qualsiasi età, ma è più comunemente individuato in individui di età compresa tra i 30 e 50 anni.
  • Sesso – La condizione risulta più comune nelle donne rispetto agli uomini.
  • Gravidanze – Le donne in gravidanza hanno maggiore possibilità di sviluppare un angioma epatico. Si pensa che l’aumento degli estrogeni legati alla gravidanza determini anche un aumento della formazione di angiomi al fegato.
  • Terapia ormonale sostitutiva – Le donne in menopausa che ricorrono alla terapia ormonale sostitutiva tendono ad avere una maggiore predisposizione alla formazione di angiomi epatici.

Come curare un angioma al fegato

Gli angiomi epatici asintomatici e di piccole dimensioni non richiedono alcun trattamento, soprattutto se non vanno incontro ad una crescita ulteriore.

Per gli angiomi epatici di maggiori dimensioni, si consiglia un monitoraggio periodico regolare.

Il trattamento di un angioma al fegato è legato alle dimensioni ma anche alla localizzazione della formazione.

Le principali opzioni terapeutiche per un angioma epatico sono:

  • Intervento chirurgico di rimozione dell’angioma – È l’opzione consigliabile se l’angioma può essere facilmente rimosso dal fegato, senza danneggiare il parenchima epatico.
  • Rimozione chirurgica di una parte del fegato – In altri casi, è necessario rimuovere un’intera porzione del fegato per asportare anche l’angioma.
  • Blocco del flusso sanguigno verso l’angioma epatico – Se si blocca l’afflusso di sangue, l’angioma non cresce ulteriormente o può anche regredire. È possibile ottenere questo risultando andando a legare l’arteria epatica o attraverso l’iniezione di un farmaco.

Nei casi più estremi si ricorre ad un trapianto di fegato

Si tratta di una scelta obbligata se si osserva la presenza di più angiomi di grosse dimensioni. Per fortuna, situazioni del genere sono estremamente rare dal momento che un angioma epatico raramente crea complicazioni.

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Roberto Pisani
Scritto da Roberto Pisani

Sono uno studente di medicina, con la passione verso tutto quello che è legato alla scienza e alla tecnologia. Il mio background medico-scientifico mi ha portato a lavorare come copywriter e copyeditor di articoli scientifici e spero di contribuire alla crescita di questa comunità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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in Salute

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