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Attenzione allo strappo muscolare!

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

strappo muscolare: i sintomi e le cause

Anche i grandi non vengono risparmiati dagli odiosi strappi muscolari. È successo persino a Usain Bolt, nell’edizione dei Mondiali londinesi: gli Dei dell’atletica leggera non sono stati per nulla benevoli nemmeno con lui, beffandolo sul traguardo dei 100 metri.

Il leggendario sprinter giamaicano è, infatti, incappato nel più classico degli strappi muscolari proprio durante quella che si pensava essere l’ultima gara della carriera, la staffetta 4×100 con la sua Giamaica.

Che cosa è successo? Quelle che può succedere a tutti, indipendentemente da quanto il nostro corpo sia allenato: una grave lesione in cui si registra una percentuale significativa di rottura delle fibre del muscolo. Uno strappo, appunto.

Strappo muscolare: di cosa si tratta? 

Spesso, purtroppo, vi è molta confusione in merito alla classificazione delle diverse – e numerose! – tipologie di lesione muscolare. Una cosa è certa: in ogni caso, siamo in presenza di un danneggiamento piuttosto grave, causato da un’eccessiva sollecitazione determinata da brusche contrazioni e scatti improvvisi.

Non è un caso che siano coloro che si dedicano ad attività che richiedono movimenti esplosivi a esserne maggiormente colpiti.

Ogni muscolo può essere interessato da uno strappo, sebbene le sedi più frequentemente colpite siano gli arti inferiori. Se molto rare sono le lesioni agli addominali e ai dorsali, tanto frequenti risultato gli strappi ai flessori, agli adduttori e ai quadricipiti, così come ai tricipiti.

Riconoscere questa condizione è comunque abbastanza semplice. Ecco, infatti, i sintomi di uno strappo muscolare:

  • Gonfiore, lividi o arrossamento localizzati nella zona colpita dallo strappo.
  • Dolore quando viene utilizzato il muscolo lesionato o le giunture relative a quella specifica zona.
  • Debolezza e/o incapacità di utilizzare il muscolo stesso.

Esistono poi diversi gradi di lesioni, che variano in base alla loro gravità. Lo strappo muscolare, infatti, può essere paragonato alla progressiva rottura di una corda, messa in tensione da due tiranti.

In un primo momento, come ben sappiamo, si sbrogliano solo alcune fibre (lesione di I grado) e mano a mano che si incrementa la forza lo sfilacciamento diventa sempre più evidente e marcato (lesione di II grado), fino a giungere alla completa rottura della corda (lesione di III grado).

Cosa fare in questi casi? Alcuni rimedi casalinghi potrebbero aiutarci ad alleviare il dolore, calmando i sintomi e – al contempo – permettendo alle nostre fibre muscolari di ricostituirsi.

Naturalea

Lesioni dei muscoli: alcuni rimedi casalinghi

Il gonfiore – così come in sanguinamento locale – può essere tenuto a bada tramite l’applicazione del ghiaccio e mantenendo (sempre!) il muscolo teso e in posizione allungata. Il calore, invece, a differenza di quanto si possa pensare, non è del tutto bandito, ma una sua applicazione precoce può andare a incrementare sia il gonfiore sia il dolore.

Meglio utilizzarlo in un secondo momento, quando l’infiammazione sembra assopirsi. In ogni caso, vale sempre la regola generale di non applicare fonti calde o fredde direttamente sulla pelle: un’ustione, in entrambe le occasioni, potrebbe essere in agguato.

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) saranno degli ottimi alleati, soprattutto in caso di dolore acuto associato a un’incapacità di movimento. Ovviamente, in questi casi, è meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia, soprattutto se già si assumono farmaci per patologie renali o problemi cardiocircolatori.

Infine, seguite rigorosamente quella che inglesi e americani chiamano “formula PRICE” (Protection, Rest, Ice, Vompression, and Elevation), ovvero: protezione, riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione. Ecco come:

  • In primo luogo, è importante rimuovere tutto ciò che esercita costrizione sull’area muscolare interessata, come vestiti eccessivamente attillati e gioielli di qualsiasi forma e tipo.
  • Proteggete la zona interessata dalla lesione, per evitare complicanze e causando magari inutili ferite.
  • Applicare il ghiaccio sulla zona interessata, per circa 20 minuti, sfruttandone così l’azione antinfiammatoria.
  • La compressione, invece, essere effettuata tramite una benda elastica, che può andare a favorire la diminuzione del gonfiore e dei fastidi a esso correlati.
  • Se lo strappo riguarda un muscolo dell’arto inferiore, si consiglia di mantenere la gamba leggermente alzata, soprattutto da seduti o da sdraiati.

Una raccomandazione, però, vale più di tante altre: ogni attività che rechi anche il più piccolo dei dolori muscolari deve necessariamente essere messa al bando, fintanto che non si registri un notevole miglioramento. Che dire, dunque? Al via lunghe settimane di pausa da sport e stress eccessivi. Il relax è la migliore medicina anche per gli sportivi più esplosivi!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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