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Ecco come calcolare le settimane di gravidanza

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 11 Maggio, 2023

Ecco come calcolare la settimana di gravidanza

Quando si ha a che fare con la gestazione, ci si chiede come calcolare le settimane di gravidanza. Si è veramente certi di saperlo fare bene e di conoscere gli strumenti utili a farlo?

Ecco, di seguito, una guida.

Come calcolare le settimane di gravidanza

Sebbene comunemente ci si riferisca al tempo della gravidanza in mesi, il metodo corretto per scandire il tempo è sicuramente attraverso il calcolo delle settimane. Esprimendosi in mesi, infatti, vi è il problema che la durata in giorni di questi non è costante, mentre una settimana dura sempre 7 giorni.

Regola numero 1, dunque: la gravidanza non dura 9 mesi di calendario, come si è soliti pensare, ma 10 mesi lunari, dunque 40 settimane, calcolate a partire dalla data dall’ultima mestruazione. Il parto può avvenire in modo naturale tra la 37esima e la 42esima settimana di gestazione: avere una percezione cosciente del tempo che passa è, dunque, fondamentale.

Quindi, come calcolare le settimane di gravidanza? Il conteggio deve iniziare dal giorno dell’arrivo dell’ultima mestruazione. Questo, perché non è possibile stabilire con precisione quando è avvenuto il concepimento per via del fatto che la fase follicolare del ciclo, cioè quella che precede l’ovulazione, ha durata variabile. 

In linea teorica, la fase follicolare dura 14 giorni: quindi, le prime due settimane che vengono conteggiate in gravidanza precedono il concepimento, che avviene nei giorni dell’ovulazione (il periodo di fertilità della donna).

Il regolo ostetrico per il calcolo settimane di gravidanza

Come calcolare la settimana di gravidanza

Per agevolare il calcolo esistono vari strumenti, utilizzati da ostetrici e medici, necessari a stabilire la data presunta del parto. Il calcolo delle settimane di gravidanza, inoltre, è utile per stabilire quando devono essere eseguite specifiche analisi ed ecografie e poterle quindi prenotare.

Uno di questi strumenti è il regolo ostetrico – conosciuto anche come “rotella” o “ruzzola”. Spesso, il regolo ostetrico viene anche consegnato alla donna incinta, insieme ad altro materiale informativo utile, da parte delle strutture sanitarie.

Come funziona il regolo?

Di carta o di plastica, è costituito da due dischi concentrici. Il disco esterno, più grande, riporta i giorni dell’anno, divisi per mese. Il disco interno, più piccolo, riporta le settimane di gravidanza. Attenzione, però. Nel disco più grande non è riportato il 29 febbraio: perciò è necessario calcolare la presenza di questo giorno nelle gravidanze che avvengono negli anni bisestili.

Come calcolare le settimane di gravidanza con il regolo ostetrico?

È molto facile. Si deve tenere fermo il disco esterno e far ruotare quello interno fino a che la freccia che riporta la dicitura “data dell’ultima mestruazione” cade sul primo giorno dell’ultimo ciclo. Guardando i due dischi, si scoprirà così la data presunta del parto e la settimana di gravidanza in cui ci si trova. In questo modo, si avrà anche una visione del calcolo di settimane di gravidanza con la corrispondenza in mesi.

Oltre al regolo ostetrico esistono altri modi per calcolare l’epoca gestazionale. Molto spesso, la tecnologia ci dà una mano con applicazioni per smartphone dedicati alle future mamme.

Calcolo settimane di gravidanza e corrispondenza mesi

Per abitudine e rapidità spesso indichiamo l’epoca gestazionale attraverso i mesi. Operiamo – almeno orientativamente – un calcolo delle settimane di gravidanza con una corrispondenza con i mesi.

In realtà, quando ci si esprime in termini di mesi, oltre alle settimane compiute, è necessario calcolare anche i giorni appartenenti a settimane non ancora completate. Vediamo insieme il calcolo delle settimane di gravidanza e la corrispondenza mesi attraverso una tabella esplicativa:

Ricordiamo poi che la gravidanza è divisa in tre trimestri. In particolare:

  • Primo trimestre di gravidanza: inizia la prima settimana e finisce nella tredicesima (1-13 settimane)
  • Secondo trimestre di gravidanza: inizia la quattordicesima settimana e finisce la ventottesima (14-28 settimane)
  • Terzo trimestre di gravidanza: inizia la ventinovesima settimana di gravidanza e finisce la quarantesima (29-40 settimane)

Una gravidanza, infine, viene considerata:

  • A termine: quando il parto avviene tra le 37 e le 41 settimane
  • Pretermine (o parto prematuro): se il parto avviene prima della trentasettesima settimana
  • Protratta (o oltre il termine): quando il bambino nasce a 42 settimane o oltre di gravidanza
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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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