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Cosa non fare mai prima di un prelievo di sangue

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 09 Febbraio, 2023

Scopriamo cosa non bisogna fare prima di un prelievo del sangue

L’esame del sangue è una procedura, generalmente, semplice e veloce. Nonostante implichi una puntura, di solito il prelievo è pressoché indolore.

Il monitoraggio delle condizioni di salute non può prescindere dai test di laboratorio eseguiti su campioni ematici del paziente – quindi prima o poi – tutti sperimenteranno l’esperienza di un prelievo di sangue.

Come prepararsi all’esame del sangue? Cosa non fare prima di un prelievo del sangue? Vediamolo insieme.

Perché fare gli esami del sangue con cadenza regolare

Sono tante le condizioni che potrebbero richiedere la valutazione dei test di laboratorio.

In particolare, il medico può prescrivere gli esami del sangue per:

  • Confermare o escludere la diagnosi di una specifica malattia metabolica (ad esempio il dosaggio della glicemia per il diabete) oppure infettiva (ad esempio il test HIV per l’AIDS).
  • Stabilire uno stato di rischio (ad esempio i livelli di colesterolo per valutare il rischio di malattie cardiovascolari).
  • Indagare la protezione dell’individuo nei confronti di alcune malattie infettive (come stabilire il dosaggio degli anticorpi anti-rosolia nelle donne prima della gravidanza).
  • Studiare la trasmissione all’interno della famiglia di una malattia ereditaria, con un test morfologico (ad esempio l’emocromo per l’anemia mediterranea) oppure con un test genetico (ad esempio emocromatosi o fibrosi cistica).
  • Monitorare una terapia farmacologica, sia direttamente attraverso il dosaggio del farmaco stesso, sia indirettamente, valutandone la sua azione nell’organismo.

Ma cosa fare prima delle analisi del sangue? É necessario essere a digiuno

Esami del sangue: a cosa prestare attenzione?

La maggior parte degli esami del sangue richiede il digiuno prima del test, per assicurarsi che i risultati siano accurati.

Infatti, le vitamine, i minerali, i grassi, i carboidrati e le proteine che costituiscono tutti i cibi e le bevande possono influire sui risultati del prelievo di sangue, interferendo con con gli esiti finali.

Ma come prepararsi per l’analisi del sangue? Ecco anche alcune raccomandazioni su cosa fare, cosa mangiare e cosa evitare prima degli esami del sangue:

  • Si raccomanda di non mangiare (rimanere a digiuno) 8-12 ore prima di un esame del sangue. È importante ricordare che un succo, tè e caffè, specialmente se dolcificati, vengono considerati alimenti.
  • Prima degli esami del sangue si può bere solo acqua.
  • 1-2 giorni prima del test si raccomanda di mangiare meno grassi e cibi fritti ed evitare l’alcol.
  • Non fumare per un’ora prima della prova.
  • I livelli di enzimi e ormoni potrebbero variare in diversi momenti della giornata, quindi questi test dovrebbero essere eseguiti prima delle 10 del mattino.
  • Prima delle analisi del sangue si raccomanda di evitare il carico fisico (sport) e lo stress prima dell’analisi del sangue, di calmarsi e riposare per almeno 10-15 minuti.
  • Se bisogna monitorare l’efficacia di un nuovo trattamento tramite esami del sangue, le indagini vanno eseguite non prima di 10-14 giorni dall’inizio del farmaco per dare il tempo a quest’ultimo di determinare un effetto.
  • Non è raccomandato eseguire esami del sangue dopo esami di tipo ecografico, massaggi, riflessoterapia o fisioterapia.
  • I risultati dei test ormonali femminili sono influenzati da fattori fisiologici legati al ciclo mestruale, pertanto, durante la preparazione per un test dell’ormone sessuale, è necessario indicare la fase del ciclo e ascoltare le raccomandazioni del medico, in quale giorno del ciclo eseguire i test.
  • Prima di eseguire un test dell’ormone dello stress (ACTH, cortisolo, prolattina, ecc.) è importante calmarsi, ignorare i fattori collaterali durante la procedura e rilassarsi perché lo stress aumenta il livello di questi ormoni nel sangue.
  • Quando si eseguono test per quanto riguarda le infezioni, è necessario tenere conto della fase dello sviluppo dell’infezione e dello stato di immunità. Un risultato negativo del test non indica necessariamente che non ci sia infezione perché bisogna dare tempo al sistema immunitario di formare le difese specifiche. Se i risultati dei test di laboratorio causano dubbi, è opportuno ripeterli dopo 3-5 giorni. È meglio eseguire test anticorpali, per una infezione, 10-14 giorni dopo l’insorgenza della malattia, quando la produzione di anticorpi è più attiva

Rimane utile sottolineare che, prima di un esame del sangue, possono essere assunte solo modiche quantità di acqua e devono essere assolutamente escluse bevande zuccherate, alcolici e caffè.

Ma cosa mangiare prima delle analisi del sangue? Occorre, innanzitutto, evitare gli eccessi di alimenti grassi, che possono aumentare il livello di trigliceridi; poi scongiurare gli eccessi di zuccheri, che farebbero innalzare la glicemia e non mangiare quantità eccessive di carni e affettati, che invece possono accrescere l’azotemia e la creatinina.

La quantità di calorie precedenti all’esame del sangue dovrebbe rimanere più o meno in linea con quelle che si assumono normalmente, poiché può influenzare il volume del plasma del sangue.

La cena ideale prima del prelievo dovrebbe essere bilanciata e abbastanza leggera.

Ecco, dunque, le precauzioni che possono essere osservate prima di effettuare le analisi del sangue.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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