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Curare l’influenza: i consigli degli esperti

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

influenza: come si cura

L’influenza è una patologia respiratoria di origine virale e quindi contagiosa. I classici sintomi influenzali sono febbre, brividi di febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, congestione nasale, rinorrea e stanchezza.

Nella maggior parte dei casi, l’influenza non richiede cure mediche: si dovrebbe rimanere a casa ed evitare il contatto con altre persone.

Se avete l’influenza o una sindrome para-influenzale, si consiglia di rimanere a casa per almeno le 24 ore successive alla scomparsa della febbre, senza l’uso di medicinali.

Se invece si fa parte di fasce di popolazione ad alto rischio (over 65, bambini, donne incinte, soggetti poli-trattati affetti da patologie croniche  – asma, diabete, etc.. -, immunodepressi) è opportuno rivolgersi sempre al proprio medico.

Ma quali sono i trattamenti efficaci per l’influenza? Cosa fare per alleviare sintomi come febbre, dolori e tosse?

In generale, bisogna trattare l’influenza con modalità differenti in funzione della natura dei sintomi accusati: se si ha congestione nasale, potrà risultare utile l’uso di un decongestionante nasale.

In particolare, i decongestionanti nasali sono disponibili per via orale o in spray nasali e risultano estremamente utili per contrastare la rinorrea e il naso chiuso ma non vanno usati per più di qualche giorno, per evitare la cosiddetta “congestione da rimbalzo”.

Se si ha invece prurito agli occhi e lacrimazione, si può ricorrere a un antistaminico che può contribuire ad alleviare questi fastidiosi sintomi.

Benché si tratti nella maggior parte dei casi di farmaci da banco, è necessario tener conto che ogni farmaco ha svariati effetti collaterali e interazioni: ad esempio, molti antistaminici causano sonnolenza e sia antiallergici che decongestionanti possono interagire con altri farmaci, che vengono assunti per terapie relative a patologie croniche (es. diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari, etc..).

Si raccomanda dunque di consultare sempre il medico di famiglia o il farmacista per capire cosa assumere per trattare nel modo migliore i sintomi dell’influenza.

Ad esempio, la principale controindicazione relativa all’uso di decongestionanti nasali è l’ipertensione: chi ha la pressione arteriosa alta dovrebbe evitare l’assunzione dei classici spray decongestionanti, poiché questi contengono molecole come pseudoefedrina, fenilefrina, xilometazolina, nafazolina che agiscono come vasocostrittori periferici e dunque possono far aumentare ulteriormente p.a. e frequenza cardiaca.

In alternativa ai decongestionanti, si possono utilizzare spray a base di soluzione salina ipertonica, che possono essere utilizzati anche nei bambini e, in generale, per lunghi periodi senza alcun effetto collaterale.

Cosa assumere per far abbassare la febbre e trattare i dolori muscolari?

I classici principi attivi utilizzati nel trattamento di questi sintomi sono acido acetilsalicilico, naprossene, ma soprattutto ibuprofene e paracetamolo: queste molecole sono alla base della formulazione della maggior parte dei farmaci da banco e vengono usati per “combattere” la sindrome influenzale.

Bisogna prestare comunque attenzione a non esagerare: spesso questi principi attivi sono associati ad altri in medicinali ad hoc, possono interagire con farmaci che già assumiamo o possono addirittura essere contenuti già in medicinali che assumiamo per il trattamento di altri disturbi. Per questo, si raccomanda di verificare sempre con il proprio medico o il farmacista quale farmaco può essere più adatto a voi.

Inoltre, per trattare il mal di gola, è opportuno bere molti liquidi, fare gargarismi con acqua salata (sciogliendo un cucchiaino di sale in una tazza di acqua tiepida), “rimedio della nonna” utile per alleviare il mal di gola, utilizzare antinfiammatori sotto forma di colluttori o spray orali, disinfettanti del cavo orofaringeo formulati in genere in compresse orodispersibili o sfruttare la fitoterapia, utilizzando spray orali o altre forme farmaceutiche a base di propoli, antisettico e antinfiammatorio naturale.

Poi, soprattutto negli Usa, vengono largamente utilizzati farmaci antinfluenzali antivirali con lo scopo di  limitare la gravità e la durata dei sintomi influenzali. In alcuni casi, questi farmaci possono essere utilizzati per prevenire l’influenza e, in genere, vengono assunti entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi. Questo tipo di farmaco può essere assunto solo sotto stretto controllo medico e richiede ovviamente prescrizione medica.

Alcuni farmaci antivirali sono raccomandati anche nei bambini. Se vostro figlio ha l’influenza, il pediatra potrà valutare se l’uso di farmaci antivirali possa apportare benefici alla salute del bambino. In generale, questi farmaci possono ridurre la durata del malanno e possono prevenire gravi complicanze.

Gli antivirali funzionano meglio se assunti durante i primi due giorni dalla comparsa dei sintomi, tuttavia possono risultare comunque utili quando somministrati successivamente.

È opportuno sottolineare come gli antibiotici non siano utili nel trattamento dell’influenza: l’influenza è infatti una infezione causata da un virus, mentre gli antibiotici trattano solo infezioni causate da batteri. Assumere antibiotici inutilmente deprime il sistema immunitario e favorisce l’antibiotico-resistenza. Nel caso in cui si sviluppi una sovrainfezione batterica che si sovrappone all’influenza, il medico potrà prescrivere un antibiotico per curare l’infezione secondaria.

In generale, se si contrae l’influenza, bisogna adottare precauzioni quotidiane per proteggere gli altri dal contagio. Ad esempio:

  • mentre si è malati, limitare il contatto con gli altri il più possibile per evitare di infettarli;
  • coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce o utilizzare una mascherina. Gettare il fazzoletto nella spazzatura dopo averlo usato;
  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. se acqua e sapone non sono disponibili, utilizzare salviettine o gel igienizzanti;
  • Pulire e disinfettare le superfici e gli oggetti che possono essere contaminati con i germi dell’influenza.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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