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Perché il diario alimentare può rappresentare una vera svolta nella perdita di peso

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 28 Marzo, 2019

Diario alimentare per perdere peso: a cosa serve e come compilarlo

Può un diario alimentare aiutare a perdere peso? Sembrerebbe proprio di sì. Molti esperti sostengono infatti che il semplice atto di tenere un diario alimentare può incoraggiare a introdurre meno calorie – e quindi a perdere peso.

Anche la ricerca lo afferma. Secondo un recente studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicin, le persone che hanno mantenuto un diario alimentare sei giorni alla settimana hanno perso circa il doppio del peso di quelle che non hanno controllato gli alimenti che consumavano. Stesso discorso calcolato sul periodo di sei mesi. Ma come si compila un diario alimentare?

Come scrivere ciò che mangi (e bevi) in un diario alimentare

Per prima cosa, tenere un diario alimentare aumenta immediatamente la consapevolezza di cosa, quanto e perché si sta mangiando, come suggerisce lo studio in questione. Questo aiuta a ridurre le quantità se ci si rende conto di aver esagerato.

I diari alimentari aiutano anche a identificare i cibi e le bevande che contribuiscono ad eccedere con le calorie consentite. Secondo diversi studiosi, i diari alimentari, dunque, possono svelare quali sono i cibi davvero in eccesso. Insomma, per alcune persone, il fatto di registrare ogni boccone aiuta a scoraggiare l’eccesso di cibo.

Ecco alcuni consigli degli esperti su come compilare un diario alimentare:

  1. Indagate a fondo le motivazioni – Se motivazioni e obiettivi sono chiari, la veridicità delle informazioni annotate (dalle quantità delle calorie assunte) è praticamente assicurata.
  2. Scegliete un formato – La dr.ssa Kerri Anne Hawkins, dietista, usa diversi tipi di diario alimentare per il monitoraggio dei suoi pazienti. Consiglia dunque di compilare solo ciò che funziona per loro, cibi preferiti, quantità che li saziano o dimensioni delle porzioni e grado di fame.
  3. Decidere quanto spesso aggiornare il diario – Si potrebbe anche decidere di compilare il diario alimentare 5 giorni a settimana, ma annotare ciò che si mangia ogni giorno è sicuramente il metodo migliore. Ora per ora o a fine giornata? Poco cambia. Tuttavia, il diario sarà più accurato se compilato subito dopo i pasti.
  4. Decidere quanto si vuole essere dettagliati – Se non si riesce a compilare un diario alimentare con tutti i dettagli dovuti, va bene. Basta scrivere una quantità minima di informazioni, e il controllo viene da sé. Certamente: più è dettagliato più è facile controllarsi.
  5. Essere accurati sulle dimensioni delle porzioni – Assicuratevi che gli importi registrati nel diario siano il più precisi possibile. Misurare le porzioni può aiutare a darti un’idea di questa sia proporzionata o meno al bisogno.
  6. Attenzione agli “extra” – Quanto più accurato si è quando si registra ciò che viene mangiato – quella manciata di maionese sul panino o le patatine fritte assaggiate per spuntino! – più è facile comprendere lo “sbaglio” che non permette di perdere peso.
  7. Attenzione anche agli ostacoli – Sembra troppo scomodo scrivere ciò si mangi e beve? Provate a tenere fisso nella mente l’utilità del diario e dell’obiettivo! Lo state facendo per il vostro bene.

Un’ultima raccomandazione. Sfogliate di tanto in tanto le pagine del vostro diario! Da soli, con un nutrizionista o un dietologo.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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