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I dolcificanti danneggiano i vasi sanguigni: vero o falso?

Roberto Pisani

Ultimo aggiornamento – 29 Maggio, 2018

dolcificanti: danneggiano i vasi sanguigni?

È ormai noto che l’eccessivo consumo di zucchero aumenti il rischio di diverse patologie. Tuttavia, uno studio recente ha evidenziato che anche i dolcificanti artificiali possono avere conseguenze simili. L’eccessivo consumo di zucchero è infatti associato a condizioni come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari.

Per questo motivo, nel corso degli anni, si è assistito a un aumento del consumo di dolcificanti artificiali, contenuti in tantissimi prodotti consumati quotidianamente. Con le loro “zero calorie”, sono uno degli ingredienti principali di bevande e snack ipoteticamente dietetici, considerati prodotti ideali per tutti coloro che sono attenti alla propria linea ma che, allo stesso tempo, non intendono rinunciare a un cibo dolce e gustoso.

Cerchiamo di capirne di più, in merito a zuccheri e dolcificanti.

Un nuovo studio sul consumo di dolcificanti

Negli ultimi anni, il consumo di dolcificanti artificiali è aumentato, ma non è stato accompagnato a un altrettanto calo del fenomeno dell’obesità. Al contrario, il numero di persone obese è in costante aumento.

Dunque, con questo studio, condotto dal Dipartimento di Medicina e di Ingegneria biomedica dell’Università del Wisconsin, si è fare chiarezza sugli effetti dei dolcificanti sul nostro corpo. Per lo studio, si è effettuata un’analisi metabolomica ad alto rendimento, al fine di valutare gli effetti dei prodotti del metabolismo sulle cellule e sui tessuti.

Nello specifico, i ricercatori si sono posti l’obiettivo di valutare gli effetti degli zuccheri e dei dolcificanti sui vasi sanguigni, con particolare attenzione alle cellule endoteliali. Petanto, si sono concentrati su due zuccheri (glucosio e fruttosio) e su due dolcificanti comuni, come l’aspartame e l’acesulfame K. I due gruppi di ratti alimentati per tre settimane con zuccheri e dolcificanti hanno entrambi mostrato alterazioni delle funzionalità dei vasi sanguigni.

Zuccheri o dolcificanti? Gli effetti sui vasi sanguigni

Il risultato? Sia gli zuccheri sia i dolcificanti hanno prodotto cambiamenti dei livelli di grassi, aminoacidi e altri metaboliti all’interno dei vasi sanguigni dei ratti sottoposti al test. In particolare, i dolcificanti sembrano andare a modificare il modo in cui il corpo utilizza gli acidi grassi e produce energia.

Si è inoltre osservato come l’acesulfame K tenda ad accumularsi all’interno del corpo: elevate concentrazioni, però, incrementano i danni ai vasi sanguigni.

Come sappiamo, il nostro corpo è assolutamente in grado di gestire quantità moderate di zuccheri. Il problema si presenta quando si assiste a un loro consumo eccessivo per un tempo considerevole.

Insomma, i dolcificanti artificiali non possono essere la soluzione per il diabete e l’obesità, dal momento che interferiscono negativamente sul metabolismo energetico delle cellule. Alla domanda “meglio gli zuccheri o i dolcificanti?” non è possibile dare una risposta netta. Non è interrompendo il consumo di zuccheri o dolcificanti che si riuscirà a risolvere il problema dell’obesità e del diabete.

Tuttavia, il consumo cronico di dolcificanti, così come anche quello di zuccheri, non può che aumentare i rischi di patologie metaboliche. Molto probabilmente, serviranno ulteriori studi per fare piena chiarezza sugli effetti a lungo termine dei dolcificanti sui nostri vasi sanguigni.

Nell’attesa di nuovi studi una cosa rimane comunque certa. La moderazione è la migliore alleata della salute del nostro corpo.

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Roberto Pisani
Scritto da Roberto Pisani

Sono uno studente di medicina, con la passione verso tutto quello che è legato alla scienza e alla tecnologia. Il mio background medico-scientifico mi ha portato a lavorare come copywriter e copyeditor di articoli scientifici e spero di contribuire alla crescita di questa comunità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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