icon/back Indietro Esplora per argomento

Come favorire la digestione

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 10 Febbraio, 2017

come aiutare la digestione? Con i probiotici

I probiotici contengono organismi viventi – principalmente batteri e un tipo di lievito – che aiutano la digestione. Questi supplementi sono usati per trattare alcuni problemi gastrointestinali e per la salute dell’apparato digerente generale. Alcuni tipi di probiotici possono fornire sollievo da diarrea e possono anche alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS).

Qual è la differenza tra probiotici e prebiotici?

I probiotici sono organismi vivi che somministrati in quantità adeguata apportano diversi benefici per la salute. Yogurt e kefir ne sono un esempio.

I prebiotici, invece, non sono organismi vivi, ma sono il nutrimento dei probiotici, stimolandone l’attività nell’apparato digerente. Tra questi, le vitamine del gruppo B.

Quali altri alimenti aiutano la digestione?

Esistono molti supplementi alimentari che aiutano a digerire meglio, tra questi:

  • Liquirizia: è stata a lungo utilizzata per trattare i sintomi di indigestione, come bruciore di stomaco e reflusso acido. Tuttavia, nella sua forma non purificata, la liquirizia può anche avere effetti collaterali, come per esempio innalzamento della pressione sanguigna. Le donne in gravidanza non devono assumere composti a base di liquirizia, senza aver consultato il medico.
  • Camomilla: è ampiamente utilizzata per molteplici disturbi, come problemi digestivi quali mal di stomaco, coliche, e nausea, così come l’ansia e l’insonnia. Soggetti allergici ad alcuni vegetali, come l’ambrosia, potrebbero risultare allergici anche alla camomilla.
  • Zenzero: la medicina asiatica lo utilizza per curare il mal di stomaco. In Occidente, lo zenzero è usato per alleviare la nausea e il vomito durante la gravidanza. Lo zenzero è disponibile come polvere, in capsule o compresse.
  • Glutammina: è un amminoacido che si trova naturalmente nel corpo. Supporta l’intestino e altri organi. Alcuni esperti ritengono che il supplemento di L-glutammina può aiutare ad alleviare la diarrea indotta da un intervento chirurgico, infezioni, o stress. Può aiutare alcune persone meglio assorbire le sostanze nutritive.
  • Psyllium: è usato come lassativo. A causa del suo alto contenuto di fibre, è in grado di assorbire acqua nell’intestino. Ciò permette il transito delle feci nell’intestino. Le persone allergiche al polline inglese potrebbero avere una reazione allergica grave durante l’assunzione di psyllium.
  • Carciofo: l’estratto di foglie di carciofo può alleviare i sintomi di indigestione. Riduce la nausea e contrasta la formazione di gas intestinale. Potrebbe anche contribuire a trattare i sintomi del colon irritabile e ridurre crampi e dolori addominali. Sono note interazioni con alcuni farmaci, inoltre l’estratto può causare reazioni allergiche in persone che sono allergiche a pollini di ambrosia e connessi.

Gli integratori alimentari non sono strettamente regolati dalla FDA. Ciò significa che non vi è alcuna garanzia della loro qualità, efficacia e sicurezza. È importante leggere sempre le etichette e parlare con il proprio medico prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore, soprattutto nelle donne in gravidanza, soggetti affetti da patologie croniche o in trattamento con farmaci o altri integratori alimentari.

Condividi
Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Tania Catalano | Biologa
Tania Catalano | Biologa
in Salute

247 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una donna parla con il medico
Tumore allo stomaco: sintomi, diagnosi e trattamento

Il tumore allo stomaco con quali sintomi si manifesta? Vediamo se questa patologia si può riconoscere per tempo e se sì, a cosa occorre stare attenti.

icon/chat