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Il diabete aumenta il rischio di cancro? Sembrerebbe di sì

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Ultimo aggiornamento – 11 Novembre, 2021

cancro e diabete: qual è il legame?

Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata da un alto livello di glucosio nel sangue, dovuta a un difetto di funzionalità o di produzione – da parte del pancreas – di insulina. Tale condizione comporta alcuni disturbi e complicanze, tra cui retinopatia, nefropatia diabetica, coronaropatia e vascolopatia cerebrale. Fin qui, nulla di nuovo.

Recenti studi, però, annoverano tra le tante conseguenze del diabete anche un possibile aumento del rischio di cancro, soprattutto nelle donne.

Diabete e cancro: qual è il legame

I ricercatori del George Institute for Global Health hanno osservato circa 20 milioni di persone in tutto il mondo e sono giunti alla conclusione che chi è affetto da diabete di tipo 1 e tipo 2 corre un maggior rischio di sviluppare il cancro.

Il diabete colpisce sia su uomini che su donne, ma con un’incidenza maggiore nelle donne: non a caso, le donne diabetiche hanno una probabilità di sviluppare un tumore più alta del 27% rispetto alle donne sane. Per gli uomini, invece, la percentuale si aggira intorno al 19%.

La motivazione per cui il diabete aumenta il rischio di cancro, in realtà, non è ancora chiara del tutto ai ricercatori. A tal proposito, sono però state sviluppate diverse teorie.

La prima ipotesi è che gli alti livelli di glucosio presenti nel sangue dei diabetici, a causa del malfunzionamento o della mancanza di insulina, possano creare una sorta di danneggiamento del DNA e quindi causare il cancro.

Una seconda teoria, invece, propone che sia l’ambiente che la malattia crea all’interno del nostro corpo a favorire la crescita del cancro. Secondo la dr.ssa Minisha Sood, endocrinologa del Lenox Hill Hospital di New York, l’obesità è spesso correlata al diabete di tipo 2. Sia l’obesità che il diabete, quindi, possono essere associati ad anomalie metaboliche che possono favorire la progressione del cancro.

Inoltre, l’infiammazione globale presente in chi è affetto da qualsiasi tipo di diabete rappresenta un fattore di crescita significativo. Ciò accade perché questa infiammazione può portare all’insulino-resistenza all’interno dei vari tessuti del nostro organismo, il che conduce a livelli elevati di insulina e all’aumento del fabbisogno di questo ormone.

A loro volta, alti livelli di insulina possono portare all’aumento nella produzione di ormoni, che favoriscono e promuovono la crescita sia di cellule sane che di cellule neoplastiche.

Molti gli studi a supporto del collegamento tra diabete e cancro

La correlazione tra diabete e cancro era già stata oggetto di uno studio condotto dal 2008 al 2012 portato avanti dai ricercatori del Baker IDI Heart and Diabetes Institute in Australia. Gli scienziati hanno studiato persone affette da diabete mellito di tipo 1 residenti in Australia, Danimarca, Finlandia, Scozia e Svezia.

I risultati hanno mostrato un aumento che va dal 25 al 50% di cancro a stomaco, fegato, pancreas, rene ed endometrio. Nello specifico, nonostante gli uomini affetti da diabete di tipo 1 abbiamo mostrato un rischio minore di sviluppare il cancro alla prostata rispetto a uomini sani, le probabilità di sviluppare un tumore al fegato sono risultate raddoppiate. Ancora una volta, alle donne va peggio. Infatti, nelle donne affette da diabete di tipo 1 vi è un’incidenza di cancro al fegato del 78% maggiore.

Perché le donne sono più a rischio?

Dai dati di entrambi gli studi risulta che le donne siano molto più a rischio degli uomini. Ciò che però è difficile da comprendere è il perché.

Secondo il dr. Sanne Peters, ricercatore in epidemiologia presso il George Institute for Global Health dell’Università di Oxford, le donne sperimentano il diabete per quasi due anni in più rispetto agli uomini prima di ricevere trattamento adeguato.

Storicamente, le donne sono spesso sotto-trattate quando presentano per la prima volta i sintomi di diabete e, quindi, non assumono gli stessi livelli di farmaci prescritti agli uomini. Si tratta però di un’ipotesi, non esistono dati certi a sostegno di questa teoria.

Peters ha anche aggiunto che è anche ben noto che i fattori di rischio per le donne variano notevolmente per altre condizioni come malattie cardiache e ictus, che possono quindi portare a un aumento del rischio di sviluppare altre patologie, tra cui il cancro appunto.

Indipendentemente dal genere, comunque, è necessario che chi si scopre colpito dal diabete presti molta attenzione alla gestione della propria malattia. È importante seguire una dieta specifica che comprenda soprattutto cibi integrali, fare molto esercizio fisico, monitorare i livelli di glucosio nel sangue ogni giorno e assumere correttamente i farmaci prescritti. Il mantenimento di un peso sano ridurrà il rischio di cancro.


FONTI

  • Lo studio (Sex differences in the association between diabetes and cancer: a systematic review and meta-analysis of 121 cohorts including 20 million individuals and one million events) condotto dai ricercatori del George Institute for Global Health è stato pubblicato sul volume Diabetologia nell’ottobre 2018.
  • Lo studio (Cancer incidence in persons with type 1 diabetes: a five-country study of 9,000 cancers in type 1 diabetic individuals) condotto dal team di ricerca del Baker IDI Heart and Diabetes Institute è stato anch’esso pubblicato in Diabetologia nel maggio 2016.
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Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie
Scritto da Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Sono una studentessa di Biotecnologie e, negli anni, ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda la medicina e la scienza in generale. Amo da sempre leggere e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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