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Insonnia, russamento, apnee notturne, bruxismo: le cause più note dei disturbi del sonno

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

disturbi del sonno: le cause

Tutte le persone, di qualsiasi sesso ed età, possono essere colpite da almeno un disturbo del sonno. I sintomi sono diversi, e vanno dalla difficoltà nel prendere sonno, a un sonno disturbato con risvegli frequenti, a episodi di russamento, di apnea e di bruxismo.

È facile capire a occhio nudo chi soffre di questi disagi: la stanchezza è costante, il viso è tirato, si hanno le occhiaie, la pelle è spenta, sotto gli occhi si formano le borse, le palpebre sono pesanti, aumentano il nervosismo, l’ansia e soprattutto l’irritabilità.

Qualche volta è facile capire da cosa siano causati questi disturbi: il partner che russa, e che ci sveglia in continuazione, oppure qualche incubo che ci fa destare automaticamente per autodifesa.

Altre volte, però, non è così facile capire quali siano le ragioni di un sonno discontinuo. È, quindi, d’obbligo recarsi da uno specialista dei disturbi del sonno. Prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco che induca al sonno, è meglio provare delle tecniche di meditazione o fare dei bagni caldi che permettano il rilassamento del corpo.

Esistono diversi disturbi del sonno, distinguibili per motivazioni e trattamenti.

Apnea notturna

L’apnea notturna è un disturbo del sonno grave, che si verifica quando il respiro di una persona viene interrotto durante il sonno. Le persone con apnea del sonno smettono di respirare ripetutamente durante il sonno, a volte centinaia di volte; ciò significa che il cervello e il resto del corpo non ottengono abbastanza ossigeno. Ci sono due tipi di apnea del sonno:

  1. L’apnea ostruttiva del sonno: la più comune delle due forme di apnea, è causata da un blocco delle vie aeree, di solito quando il tessuto molle nella parte posteriore della gola crolla durante il sonno.
  2. L’apnea centrale del sonno: a differenza dell’apnea ostruttiva del sonno, le vie aeree non sono bloccate, ma il cervello non riesce a segnalare ai muscoli lo stimolo per respirare, a causa dell’instabilità nel centro di controllo respiratorio.

L’apnea del sonno può colpire chiunque, a qualsiasi età, anche i bambini. I fattori di rischio per l’apnea del sonno sono:

  • essere di sesso maschile
  • essere in sovrappeso
  • avere più di 40 anni
  • avere una grande dimensione del collo
  • avere delle grandi tonsille, una grande lingua, o un piccolo osso della mascella
  • avere una storia familiare di apnea del sonno
  • soffrire di reflusso gastroesofageo
  • l’ostruzione nasale a causa di un setto deviato, allergie o problemi del seno nasale

Se non trattata, l’apnea del sonno può portare a molti problemi di problemi di salute, tra cui:

  • alta pressione sanguigna
  • ictus
  • insufficienza cardiaca, battito cardiaco irregolare e attacchi di cuore
  • diabete
  • depressione
  • mal di testa

Inoltre, l’apnea del sonno non trattata può essere responsabile di difficoltà sul posto di lavoro, di incidenti automobilistici, e dello scarso rendimento scolastico in bambini e adolescenti.

Russamento

Il russamento provoca una respirazione rumorosa durante il sonno. Si tratta di un problema comune a tutte le età e a entrambi i sessi. Il russamento può verificarsi in modo intermittente; le persone più a rischio sono i maschi e coloro che sono in sovrappeso, ma è un problema che riguarda entrambi i sessi, anche se le donne non presentano la stessa frequenza degli uomini.

La patologia si fa più seria nelle persone di età avanzata; può causare interruzioni al sonno, traducendosi in scarsa funzionalità diurna (stanchezza e sonnolenza). I due effetti negativi più comuni per la salute sono le disfunzioni durante il giorno e le malattie cardiache. Circa la metà delle persone che russa rumorosamente ha anche un’apnea ostruttiva del sonno.

Ci sono diversi fattori che determinano il russamento. Anzitutto, il normale processo di invecchiamento porta al rilassamento dei muscoli della gola, con conseguente russamento. Alcune anomalie anatomiche del naso e della gola, come le tonsille o le adenoidi, i polipi nasali, o il setto nasale deviato causano dei restringimenti alla gola durante il sonno e, quindi, portano a russare.

Altre anomalie funzionali (ad esempio un’infiammazione del naso e della gola) determineranno il russare. La posizione in cui si dorme, come il dormire sulla schiena, può portare alcune persone a russare. L’alcol è un potente rilassante muscolare e la sua ingestione di sera causerà il russamento. Uno dei più importanti fattori di rischio è l’obesità, in particolare l’avere un sacco di tessuto adiposo intorno al collo.

I russatori sono generalmente consapevoli del loro russare e devono fare affidamento sulle osservazioni dei loro partner. Alcune persone che russano possono svegliarsi di notte con un senso di soffocamento, ma questo accade di rado. Se si consulta un medico, egli prenderà nota della storia, eseguirà un esame fisico e determinerà il bisogno o meno di un consulto con uno specialista del sonno e di un test del sonno per determinare se si hanno apnee notturne e capire come il russare colpisca la qualità del sonno.

Le persone che soffrono di un russamento lieve o occasionale, che si svegliano senza sentirsi riposati, ma che comunque durante il giorno non hanno grossi problemi, possono provare i seguenti rimedi comportamentali, prima di consultare il proprio medico:

  • perdere peso
  • evitare di tranquillanti, i sonniferi, gli antistaminici prima di coricarsi
  • evitare alcol per le 4 ore prima di coricarsi e i pasti pesanti o gli spuntini per le 3 ore prima di andare a dormire
  • stabilire orari di sonno regolari
  • dormire su un fianco, piuttosto che sulla schiena

GVM

Bruxismo

La maggior parte delle persone stringe i denti di tanto in tanto. È un disturbo chiamato bruxismo, che di solito non causa danni, ma quando il digrignamento avviene in maniera regolare, i denti possono danneggiarsi e il tutto può portare ad altre complicazioni di salute.

Il digrignamento dei denti può essere causato da stress e ansia, e spesso si verifica durante il sonno. Può anche essere causato da un disturbo del sonno, come l’apnea notturna. Siccome il digrignamento spesso si verifica durante il sonno, la maggior parte delle persone non ne è consapevole. Tuttavia, un sordo, costante mal di testa o mal di mascella al risveglio sono sintomi rivelatori di bruxismo.

Se si sospetta di digrignare i denti, meglio parlare con il dentista che potrà esaminare la bocca e la mascella per rilevare i segni di bruxismo, che può causare gravi danni ai denti, fino alla loro perdita, ma può anche modificare l’aspetto del volto.

Che cosa si può fare per bloccare il bruxismo?

Se lo stress è la causa del bruxismo, bisogna rivolgersi al medico per farsi dare alcuni suggerimenti per ridurre lo stress, come dei miorilassanti.

Altri consigli per aiutare a smettere di digrignare i denti sono:

  • evitare o ridurre cibi e bevande che contengono caffeina, come cola, cioccolato e caffè
  • evitare l’alcool
  • non masticare matite o penne o qualsiasi cosa che non sia cibo
  • evitare la gomma da masticare
  • allenarsi a non stringere o digrignare i denti

Insonnia

L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà a prendere o mantenere il sonno. Le persone con insonnia hanno uno o più dei seguenti sintomi:

  • difficoltà ad addormentarsi
  • svegliarsi spesso durante la notte e avere problemi ad andare a dormire
  • svegliarsi troppo presto la mattina
  • sensazione di stanchezza al risveglio

L’insonnia varia per il tempo di durata e per la frequenza con cui si verifica. Può essere a breve termine (insonnia acuta) oppure può durare a lungo (insonnia cronica). L’insonnia acuta può durare da una notte a un paio di settimane. L’insonnia si chiama cronica quando una persona la patisce per almeno 3 notti a settimana, per un mese o più. Le cause dell’insonnia acuta possono includere:

  • significativo stress della vita (perdita del lavoro o il suo cambiamento, la morte di una persona cara, il divorzio)
  • malattia
  • disagio emotivo o fisico
  • fattori ambientali come il rumore, la luce, o temperature estreme (caldo o freddo) che interferiscono con il sonno
  • alcuni farmaci (ad esempio quelli usati per curare raffreddori, allergie, depressione, pressione alta, e asma) possono interferire con il sonno
  • jet lag

Le cause dell’insonnia cronica comprendono: depressione e / o ansia, stress cronico, dolore o fastidio durante la notte; mentre i sintomi di insonnia possono includere: sonnolenza durante il giorno, stanchezza generale, irritabilità, problemi di concentrazione o di memoria.

Se si pensa di avere l’insonnia, meglio parlarne con il proprio medico. Una sua valutazione potrà includere un esame fisico, una storia medica e una storia del sonno. È possibile che venga chiesto di tenere un diario del sonno per una settimana o due, tenendo traccia dei modelli di sonno e di come ci si sente durante il giorno. Il medico può decidere di intervistare il partner sulla quantità e sulla qualità del sonno.

Se l’insonnia rende difficile affrontare la giornata, perché si è stanchi e assonnati, il medico curante potrà prescrivere dei sonniferi per un tempo limitato. Se l’insonnia continua, il medico curante potrà suggerire una terapia comportamentale. Gli approcci comportamentali aiuteranno a cambiare i comportamenti che possono peggiorare l’insonnia e a impararne dei nuovi per favorire il sonno.

Tecniche come esercizi di rilassamento, terapia di restrizione del sonno, e ricondizionamento possono essere utili. Ecco altri suggerimenti contro l’insonnia:

  • Andare a dormire alla stessa ora ogni sera e alzarsi alla stessa ora ogni mattina. Cercare di non fare pisolini durante il giorno.
  • Evitare la caffeina, la nicotina e l’alcool alla fine della giornata. La caffeina e la nicotina sono stimolanti e possono impedire di addormentarsi. L’alcol può causare la veglia nella notte e interferire con la qualità del sonno.
  • Fare regolarmente esercizio fisico. Cercare di non farlo prima di andare a dormire, perché può stimolare e rendere difficile l’addormentarsi. Gli esperti non suggeriscono l’esercizio per almeno tre o quattro ore prima di andare a dormire.
  • Non mangiare un pasto pesante alla fine della giornata. Un leggero spuntino prima di coricarsi, tuttavia, può aiutare a dormire.
  • Rendere la camera da letto confortevole. Assicurarsi che sia buia, silenziosa, non troppo calda o troppo fredda. Se la luce è un problema, provare una maschera per gli occhi. Se il rumore è un problema, provare i tappi per le orecchie.
  • Seguire una routine per rilassarsi prima di dormire. Leggere un libro, ascoltare musica o fare un bagno.
  • Se non è possibile addormentarsi e non si sente sonnolenza, alzarsi e leggere o fare qualcosa che non sia eccessivamente stimolante.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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