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La cistite non passa mai? Controllate l’intestino!

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Cistite: i Rimedi per ritrovare il Benessere

Cistite ricorrente? Prendersi cura dell’intestino potrebbe essere la soluzione al problema. La salute intestinale, infatti, è connessa a molte condizioni cliniche extra-intestinali.

In questo post, approfondiremo il legame tra intestino e cistite.

Cosa è la cistite?

La cistite è l’infiammazione della vescica e, si sa, l’infiammazione è sempre accompagnata da dolore (in questo caso pelvico). I sintomi della cistite sono lo stimolo urgente di urinare, pure quando la vescica contiene poca urina, il bruciore e il dolore anche durante la minzione.

Se nell’urina è presente del sangue, si parla di cistite emorragica. Diversa dalla cistite classica è la cistite interstiziale, che, pur avendo gli stessi sintomi, è dovuta a un’infiammazione cronica della vescica connessa al progressivo deterioramento delle pareti vescicali.

Le cause della cistite sono prevalentemente le infezioni batteriche e, in alcuni casi, virali. Inoltre, la cistite con sangue può essere causata anche da trattamenti chemioterapici e da radioterapia nella zona pelvica, mentre le cause della cistite interstiziale non sono ancora del tutto definite, sebbene in alcuni casi si possa imputare a infezioni, interventi chirurgici o traumi.

Di solito, i sintomi del disturbo si risolvono in pochi giorni e non è infrequente che accada spontaneamente. Il problema è che la cistite può ripresentarsi e fattori predisponenti sono: età, rapporti sessuali, riduzione delle difese immunitarie a causa dello stress o di patologie che causano immunodeficienza, stitichezza, uso di dispositivi intrauterini e ipertrofia o infiammazione della prostata.

Classicamente, l’infezione è trattata prescrivendo disinfettanti delle vie urinarie e antibiotici, ma anche associando dei rimedi naturali per la cistite, utili sia nella forma acuta sia per prevenire gli episodi. Si consiglia, infatti, di bere molta acqua, di consumare succo di mirtillo rosso o il macerato di mirtillo, per via della sua azione antisettica, e di seguire una dieta sana ed equilibrata.

Per trovare sollievo dal fastidio durante un episodio di cistite, è consigliato anche il consumo di camomilla, poiché la sua azione lenitiva riduce la sensazione di bruciore.

Il legame tra cistite e intestino

È risaputo che la cistite interessa più frequentemente le donne, il motivo sta nel fatto che i batteri responsabili dell’infezione penetrano nella vescica dall’uretra e quest’ultima è più corta nelle donne rispetto agli uomini, quindi raggiungono più facilmente la vescica.

Inoltre, la vicinanza anatomica di uretra e ano aumenta il rischio d’infezione delle vie urinarie da parte dei batteri residenti nel tratto intestinale, come Escherichia coli (il batterio che più frequentemente causa la cistite). Una volta raggiunta la vescica, i batteri proliferano perché trovano condizioni ambientali favorevoli e possono imparare a evadere la risposta immunitaria, predisponendo l’infezione a cronicizzare.

La disbiosi intestinale, cioè l’alterazione della flora batterica dell’intestino, dovuta alla maggiore proliferazione di alcuni batteri rispetto ad altri, rompe l’equilibrio che apporta benefici all’uomo ed è uno dei fenomeni da tenere d’occhio per la comparsa di cistite, poiché i batteri opportunisti (patogeni facoltativi) possono dare luogo a infezioni.

Questa condizione è prodotta o accentuata da terapia antibiotica, stress, alterazioni delle difese immunitarie ed è comune nelle malattie intestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile e le malattie infiammatorie croniche intestinali. Non a caso, queste ultime sono spesso associate a cistite interstiziale. Inoltre, è noto che gli organi pelvici sono innervati da un circuito nervoso condiviso e diversi studi hanno dimostrato che l’infiammazione del colon può causare profondi cambiamenti ai percorsi sensoriali che innervano la vescica, con conseguente disfunzione vescicale.

Chi soffre di cistite ricorrente e sperimenta con una certa frequenza mal digestione, meteorismo, flatulenza, diarrea o stitichezza (o un’alternanza delle due), potrebbe avere una disbiosi intestinale che sarebbe bene approfondire con un controllo medico.

La disbiosi si può trattare con buoni risultati, ma affidandosi a figure professionali idonee, e si può anche prevenire seguendo i consigli degli esperti. Abbandonare le abitudini alimentari scorrette, tipiche della dieta occidentale, e riscoprire un’alimentazione più sana è il primo passo per la prevenzione e per la terapia.

Anche l’assunzione di fermenti lattici ad attività probiotica può aiutare a migliorare l’equilibrio della flora intestinale, garantendo un maggior benessere a tutto l’organismo.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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