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La liquirizia fa bene al cuore: vero o falso?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 10 Dicembre, 2017

La liquirizia fa bene al cuore

I bastoncini hanno deliziato i bambini di ogni generazione, le sue radici hanno aiutato diversi adulti a smettere di fumare, ma è da sempre sconsigliata per chi soffre di pressione alta. L’uso della pianta della liquirizia risale fin dai tempi più antichi, proprio per i suoi numerosi effetti benefici.

Assunta a piccole dosi, infatti, la liquirizia permette di calmare l’acidità di stomaco e di favorire la digestione. Ma allora perché non tutti possono consumarla? Alla domanda risponde una ricerca della Food and Drug Administration (FDA), secondo la quale, la liquirizia nera consumata con regolarità e in dosi eccessive potrebbe causare gravi problemi cardiaci. Vediamo quali e perché!

La liquirizia NON fa bene al cuore!

Attualmente, la liquirizia deve affrontare un’altra pesante accusa mossa dalla Food and Drug Administration: troppo dannosa per il cuore. Ebbene, sì. Secondo le ricerche condotte dall’amministrazione che si occupa della regolamentazione di prodotti alimentari e farmaceutici, sarebbe sufficiente consumare 57 gr di liquirizia nera al giorno per meno di venti giorni per farsi ricoverare in ospedale per aritmia.

La colpa è tutta della glicirrizina. Secondo la FDA il problema è il dolcificante derivato dalla radice di liquirizia, che riduce i livelli di potassio nel sangue, provocando:

  • aritmie cardiache,
  • pressione alta,
  • insufficienza cardiaca,
  • letargia, uno stato di sonno profondo e patologico.

Questa sostanza è infatti il principio attivo che si trova nella liquirizia, che ha un forte impatto sui livelli di aldosterone, ossia l’ormone che regola la pressione arteriosa. La glicirrizina, infatti, provoca ritenzione idrica, scompensando il cuore e alzando la pressione. Proprio per questo motivo, chi soffre di ipertensione non dovrebbe nemmeno guardare da lontano la liquirizia.

Liquirizia e farmaci

La pianta della liquirizia è inserita negli alimenti bioattivi, cioè quegli alimenti che possono alterare il processo metabolico dell’organismo, uno dei motivi per cui è necessario evitare di mischiare liquirizia e farmaci, specie diuretici, digossina e lassativi.

Una particolare attenzione deve essere rivolta ai bambini. Infatti, il consumo di liquirizia in concomitanza con altre caramelle tende ad abbassare drasticamente i livelli di potassio, attraverso l’azione dei reni.

La liquirizia, inoltre, tende ad aumentare la pressione arteriosa nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale, sempre per via dell’abbassamento dei livelli di potassio. Quando questi livelli si abbassano drasticamente possono provocare tachicardie o aritmie gravi.  Per questi effetti, non sono necessari enormi dosi, proprio perché il consumo delle radici di liquirizia ha un’influenza davvero importante per tutto l’organismo.

I benefici della liquirizia

Sebbene sia controindicata per chi soffre di patologie cardiache, il consumo in dosi minime è perfetto per chi ha problemi all’apparato gastrointestinale. Infatti, i bastoncini di liquirizia, ma anche le radici, hanno degli effetti benefici per disturbi quali:

  • Flatulenza
  • Stipsi
  • Digestione difficile, specie dopo i pasti
  • Acidità di stomaco
  • Ulcere
  • Pressione bassa
  • Epatopatie, cioè disturbi al fegato

Sebbene, secondo la FDA, nessuno studio abbia certificato il potere curativo della liquirizia, in molti paesi la liquirizia gommosa viene consigliata per alleviare il bruciore di stomaco e per curare bronchiti e infezioni virali.

I rischi legati alla liquirizia sono sicuramente più gravi negli adulti, tuttavia piccoli e grandi dovrebbero sempre stare attenti a non fare un uso eccessivo della liquirizia nera. Inoltre, se dopo la sua assunzione si avverte battito cardiaco accelerato e debolezza muscolare, è necessario interrompere immediatamente il consumo e farsi visitare da un medico.

Il consiglio della FDA, quindi, è di consumare la liquirizia in dosi moderate per poter usufruire solo dei benefici e di evitarla completamente solo se si soffre di patologie cardiovascolari. Sì alla liquirizia, ma in dosi moderate!

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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