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Medicina Tradizionale Cinese: una dimensione di benessere

Vincenzo Russo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 11 Gennaio, 2021

In Cina, le scienze e la filosofia hanno sempre avuto percorsi intrecciati. Non fa eccezione la medicina che, da sempre, è frutto delle interpretazioni filosofiche delle correnti più importanti, taoiste e confuciane e dello sviluppo scientifico o, più propriamente, dell’approccio applicativo tecnico pratico.

La medicina cinese

Nel corso dei secoli, nel territorio cinese o sotto l’influenza cinese, si sono sviluppate tecniche mediche dette “tradizionali” perché proprie di alcune aree. Dal ‘900, l’influenza occidentale ha portato anche in Cina alcune pratiche mediche tipiche dei paesi dell’ovest. Per ovviare a una crescente confusione, dalla seconda metà del XXesimo secolo, il governo Maoista riunì coloro che erano considerati i migliori medici di tutta la Cina, incaricandoli di unificare in un metodo omogeneo le diverse tradizioni mediche presenti sul territorio e sviluppatesi nel corso dei millenni.

Nacque in questo modo quella che oggi è conosciuta come Medicina tradizionale Cinese, un sistema medico controverso in Occidente ma apprezzato e utilizzato in molte parti del mondo. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce attualmente molti protocolli e strumenti terapeutici propri della MTC.

Questa corrente è basata, almeno in parte, sulla filosofia taoista, secondo la quale viviamo in un universo in cui tutto è interconnesso. Il nostro corpo è un microcosmo, simile al macrocosmo dell’universo e ciò che accade a una sua parte ha effetto anche in ogni altra parte del corpo. La mente e il corpo non sono considerati separatamente, ma come parte di un unico sistema vitale, o energetico. Allo stesso modo, gli organi e gli apparati sono visti come strutture interconnesse che lavorano in armonia per mantenere il buon funzionamento del corpo.

Il risultato principale del melting pot tra scienza e filosofia, nel caso della MTC è questo suo approccio olistico. La MTC considera il paziente come l’espressione delle sue energie fisiche e psichiche, analizzandone tanto i fattori fisiologici quanto quelli emozionali.

Questo approccio vede il corpo costantemente in armonia, mosso dal Qi, l’energia vitale, e dalle sue energie contrapposte e mutevoli, Yin e Yang. Gli squilibri dovuti a perdite di energia o a disarmonie portano alle malattie, che i medici cinesi curano con gli strumenti base, come:

  • Agopuntura
  • Fitoterapia e dietetica
  • Massaggio tradizionale cinese
  • Riflessologia tradizionale “An Zhong Shu”, proveniente dalla corrente della Medicina Cinese Taoista
  • Altri sistemi di riflessologia (massaggio del viso, auricoloterapia, cranio, mano e podopuntura…)
  • Qigong medico

In ultima analisi, possiamo dire che la Medicina Tradizionale Cinese sfrutta le energie del corpo per armonizzarne gli squilibri, prevenirne le malattie e intervenire sulla patologia, facendola regredire grazie all’intervento, puntuale e costante, su tutta l’attività fisiologica e psichica del paziente [1].

Qi, Yin, Yang

Il Qi, termine cinese di difficile traduzione, grossolanamente tradotto come energia, indica in realtà il soffio vitale.

Nella concezione Cinese l’uomo è colui che tende all’armonia e alla relazione spontanea, contemporanea e continua con Terra e Cielo. In sostanza il Qi è la vita intesa come movimento continuo (tanto per quel che concerne il solo corpo, quanto per quel che riguarda l’Uomo nel suo complesso).

Qi è la grande forza che sottende la vita, è l’intero Universo nel suo manifestarsi e presuppone e trova origine nella potenzialità non ancora espressa, indicata con il termine Dao (la matrice dell’Universo).

Dal Dao, inteso come elemento primordiale indifferenziato, emerge prima il Wuji, un elemento che si prepara alla differenziazione, e poi il Taiji, che rappresenta una differenziazione in potenza; si tratta di un’unità, ma contiene al suo interno la divisione e quindi la nascita. Non è difficile riconoscere in queste rappresentazioni l’origine della vita, come la propone la stessa biologia.

Questa differenziazione, dalla quale trae origine tutta la materia viva, viene espressa attraverso i concetti di Yin e Yang.

Yin e Yang hanno un significato profondo e rappresentano le fasi della vita, in costante interazione tra loro. Luce e ombra, terra e sole, Est e Ovest. Ma tutto ruota, perciò, ciò che ad ovest è luce, ad est sarà ombra e viceversa, se guardato dalla parte opposta.

Lo sviluppo di tutti i fenomeni dell’Universo è il risultato dell’interazione di due stadi opposti simbolizzati dallo Yin e dallo Yang, ma ogni fenomeno ha in sé entrambi gli aspetti con gradi diversi di manifestazione: il Giorno appartiene allo Yang, ma dopo aver raggiunto il picco del mezzogiorno, lo Yin presente in esso comincia a manifestarsi.

La relazione tra Yan e Ying è ben rappresentata dai 5 movimenti (elementi).

I Movimenti rappresentano delle fasi nella trasformazione energetica Yin – Yang ed esprimono la qualità dell’energia nel momento contingente.

  1. Legno – Yang Minimo: crescita, ascesa, dispiegamento, sblocco ed estensione.
  2. Fuoco – Yang Massimo: brucia e tende all’ascesa.
  3. Terra – Equilibrio Yin / Yang: produce e genera, sostiene ed è ricettivo, distribuisce.
  4. Metallo – Yin Minimo: ha funzione di pulizia, drenaggio e ritenzione.
  5. Acqua – Yin Massimo: fredda, idrata e porta verso il basso.

Ogni elemento è in relazione con tutti gli altri 4, secondo dinamiche di generazione e controllo che li legano tra di loro. Ogni elemento ne genera un altro ma, a sua volta, è generato da un altro ancora in un rapporto madre-figlio e, nello stesso tempo, ogni elemento ne controlla un altro, ma è controllato da un altro ancora.

Le basi dell’agopuntura

L’agopuntura è una delle più antiche terapie mediche del mondo, sicuramente la più antica ancora utilizzata. Conosciuta da circa 3500 anni, solo negli ultimi decenni è diventata popolare nel mondo occidentale dove, in precedenza era vista con sospetto e considerata priva di efficacia terapeutica.

Quanto le cose siano cambiate lo testimoniano sia il numero di praticanti che di pazienti. Si pensi nel 1993 la Food and Drug Administration, USA, ha stimato 12 milioni di visite all’anno per terapie di agopuntura con una spesa di oltre mezzo miliardo di dollari in trattamenti.

La medicina tradizionale cinese sostiene che esistono 2.000 punti utili per l’agopuntura sul corpo umano, che sono collegati da 20 percorsi (12 principali, 8 secondarie) chiamati meridiani. Questi meridiani conducono energia, il Qi, tra la superficie del corpo e dei suoi organi interni. Ogni punto ha un effetto diverso sul Qi che passa attraverso di esso.

L’energia governata dal Qi contribuisce a regolare l’equilibrio nel corpo. È influenzato dalle forze opposte di Yin e Yang, che rappresentano le forze positiva e negativa dell’Universo, macrocosmo, e del corpo umano, microcosmo. L’agopuntura può ristabilire l’equilibrio tra Yin e Yang, consentendo così il normale flusso del Qi in tutto il corpo e il ripristino del benessere sia per la mente che per il corpo.

Diverse teorie sono state esposte in merito all’esatto funzionamento dell’agopuntura.

Una teoria suggerisce che gli aghi impediscono agli impulsi dolorosi di raggiungere il midollo spinale e il cervello. Questa teoria trova fondamento dal fatto che la maggior parte dei punti di agopuntura sono vicini o collegati a strutture nervose.

Un’altra teoria suggerisce che l’agopuntura stimoli l’organismo a produrre sostanze chiamate endorfine, che hanno effetto eccitante e riescono a ridurre il dolore. Altri studi hanno scoperto che altre sostanze antidolorifiche chiamate oppioidi, possono essere rilasciati nel corpo durante il trattamento di agopuntura.

L’agopuntura viene praticata solo da medici specializzati che usano appositi aghi, molto sottili e diversi dagli aghi ipodermici. Se ben praticato, il trattamento è assolutamente indolore e anzi molti pazienti riferiscono di provare un senso di benessere e rilassamento fin dal momento in cui l’ago viene inserito.

È un trattamento assolutamente sicuro e privo di effetti collaterali, le uniche controindicazioni riguardano gli emofiliaci e i pazienti sottoposti a terapia anticoagulante.

In Occidente, l’agopuntura è riconosciuta come terapia per una vasta serie di disturbi che vanno dai disturbi neuromuscolari o muscoloscheletrici come artrite, nevralgie, algie degli arti, vertigini, insonnia e come terapia per i disturbi emotivi di origine psicologica (come depressione e ansia); disturbi circolatori (quali ipertensione, angina pectoris, arteriosclerosi e anemia); dipendenza da alcol, nicotina e altre droghe; disturbi respiratori (come l’enfisema, sinusite, allergie e bronchiti); per alcune patologie gastrointestinali (come le allergie alimentari, ulcere, diarrea cronica, stitichezza, cattiva digestione, debolezza intestinale, anoressia e gastrite).

Nel 1997, una dichiarazione di consenso rilasciata dal National Institutes of Health ha definito che l’agopuntura potrebbe essere utile da sola, o in combinazione con altre terapie, per il trattamento delle emicranie, crampi mestruali, gomito del tennista, fibromialgia, dolore miofasciale, artrosi, mal di schiena, sindrome del tunnel carpale e asma.

In Italia, una sperimentazione condotta dalla facoltà di medicina dell’Università di Pavia, ha accertato l’efficacia dell’agopuntura nel favorire il parto riducendo significativamente ansia e dolori. Altri studi, effettuati negli USA, hanno dimostrato che l’agopuntura può aiutare nella riabilitazione dei pazienti colpiti da ictus e può alleviare la nausea in pazienti sottoposti a intervento chirurgico [2].

L’integrazione della Medicina Tradizionale Cinese con quella europea

Nonostante siano stati compiuti diversi passi avanti, dagli anni ’70 ad oggi, la MTC e la medicina occidentale rappresentano ancora due mondi separati e l’efficacia della MTC, pur avendo ottenuto diversi riconoscimenti anche dell’OMS, è contestata o, perlomeno, ancora sotto osservazione.

Il fatto che preveda un approccio terapeutico completamente diverso da quello occidentale non è il solo grande ostacolo. Ciononostante la nuova Cina industrializzata guarda anche alla medicina per espandere il suo business. Soprattutto per quanto riguarda i preparati fitoterapici che, pur avendo un certo mercato in Russia ed in paesi importanti come l’Australia, non hanno ancora superato i severi test previsti dall’UE e dagli USA.

Molte erbe medicinali cinesi sono utilizzati nel sud-est asiatico, a Singapore e in Indonesia, come in Russia ed Australia“, sostiene il professor Guo De-an, chief scientist presso l’Istituto di Shanghai di Medicina e membro della Accademia Cinese delle Scienze . “Ma l’Europa e gli Stati Uniti rappresentano la maggior parte del mercato farmaceutico mondiale“.

Per ottenere un punto d’appoggio nel mercato dei farmaci da prescrizione negli Stati Uniti e in Europa, i produttori devono rispettare gli standard stabiliti dalle agenzie incaricate di disciplinare prodotti per la salute. Essi devono soddisfare i requisiti sia per l’efficacia farmacologica che per la qualità complessiva.

Non esiste ancora una metodologia adeguata per valutare gli effetti della MTC“, spiega il dr. Guo. ” la domanda è: come svolgere studi di gruppo per un trattamento che, per sua natura, è basato sul singolo individuo?

Ma anche ad Occidente qualcosa inizia a muoversi, tra i cattedratici che non guardano con sospetto alla MTC. Robert Verpoorte, responsabile del laboratorio Prodotti Naturali presso l’Università di Leiden, nei Paesi Bassi, sostiene un nuovo approccio allo studio della medicina tradizionale cinese. “Dobbiamo basare il nostro approccio sugli effetti prodotti da una pianta medicinale sugli organismi viventi derivanti dalle attività dei suoi tanti componenti“, dice. “Questo approccio è utilizzato in biologia dei sistemi, che studia tutti i metaboliti presenti in una cellula o organismo“.

Il prof. Guo propone due possibili soluzioni per autorizzare i trattamenti a base di piante medicinali: “Potrebbero essere autorizzati utilizzando la stessa procedura semplificata dei trattamenti a base di piante tradizionali oppure, in alternativa, potrebbero ottenere lo status di farmaci vegetali per uso umano in base alla definizione dell’Agenzia Europea del farmaco“.

Ma, ricorda ancora il prof. Guo “Per il momento non ci sono alternative ai criteri di valutazione occidentali e dobbiamo lavorare sodo per fornire i dati richiesti dalle agenzie degli USA e dell’UE“. Anche se per alcune categorie di questi fitofarmaci, quelli contro i disturbi della menopausa e contro alcune malattie cardiovascolari, l’efficacia è già nota tanto che vengono comunemente ed efficacemente utilizzati in molti paesi [3].

La dieta secondo la medicina cinese

Anche la dieta, secondo la MTC segue canoni diversi da quelle che, in occidente, sono considerate diete salutari.

In accordo con i principi filosofici e pratici, la dieta terapeutica punta a mantenere o aiutare a ristabilire l’equilibrio del corpo. La cosa ritenuta più importante, secondo i canoni cinesi, è quello di drenare i liquidi.

Mangiare in modo da mantenere l’equilibrio è una scelta di vita che i cinesi hanno adottato da migliaia di anni. Il concetto di equilibrio è radicato nelle loro scelte culturali su cosa e quando mangiare. La dieta cinese comprende spezie come lo zenzero e alimenti per noi non molto comuni, come l’orzo perlato. Gli ingredienti vengono scelti per il loro valore medicinale, non solo per il gusto. I cinesi hanno da tempo capito che lo zenzero aiuta la digestione e l’orzo aiuta a drenare i liquidi. Infine, la cucina cinese, per motivi che si intuiscono facilmente è ricca di erbe e spezie che favoriscono la digestione.

I principi fondamentali della dieta terapeutica cinese sono questi: avere digestioni facili e a basso dispendio di energia; evitare la ritenzione di liquidi.

Per mantenere l’armonia tra microcosmo, il corpo, e macrocosmo, l’ambiente, la cucina cinese predilige sempre i cibi di stagione, cucinati secondo le indicazioni ambientali.

Quello che non troverete mai, in una tavola cinese tradizionale, sono due categorie di cibi: latticini e formaggi, in primis, e cibi crudi o bevande ghiacciate. Formaggi e latticini sono alimenti che tendono ad appesantire la digestione e favorire il consumo di energia, quindi non fanno parte della dieta, salvo gravi casi di denutrizione. L’apporto di calcio può essere ugualmente garantito da una dieta ricca di vegetali e con una moderata quantità di pesce.

L’altro elemento assente dalle tavole dei cinesi è il freddo. Alimenti crudi e bevande fredde sono off limits, in quanto considerati fattori di dispendio energetico e che possono favorire la ritenzione idrica. I vegetali, importantissimi nella dieta cinese, sono sempre scottati o leggermente cotti, anche se la cottura, in alcuni casi, limita l’apporto dei nutrienti.

La MTC ritiene infatti che, poiché gli alimenti crudi e le bevande fredde debbono essere portati alla temperatura corporea per poter essere digeriti, questa operazione sia energeticamente così poco conveniente per l’equilibrio del corpo, da rendere preferibile la cottura e i cibi e bevande calde (ancora oggi non sono rari i cinesi che bevono te caldo a tavola) anche quando questo comporta un minor assorbimento di sostanze nutritive, che può essere compensato dalle maggiori quantità di cibo assunte a tavola.

Per quanto riguarda l’aspetto proteico, la dieta della MTC non considera dannosa l’assunzione di moderate quantità di proteine di origine animale, anche se non sono assolutamente previsti piatti fritti o alla brace, pur presenti nella cucina cinese [4].

Zucchero

Il concetto di dolce, nella dieta cinese, è molto diverso da quello che intendiamo noi. Dolciumi e prodotti zuccherati sono tra i principali responsabili della ritenzione di liquidi e, quindi, esclusi. I cinesi considerano dolci il riso e le verdure e, su questa base e con questi alimenti, favoriscono le diete dolci perché, esattamente come noi, ritengono che il dolce sia piacevole all’organismo ed aiuti il benessere. Basta intendersi sul concetto di dolce, naturalmente.

Le ginnastiche mediche in Cina: Qigong (*)

Se il Qi, come visto, è l’energia, il soffio vitale, il Qigong è l’arte di “guidare il Qi”, cioè di controllare e restituire l’armonia e l’energia al corpo, attraverso la respirazione e il movimento.

Antico come il taoismo, a cui fa inizialmente riferimento, il qigong “filosofico” è soprattutto un modo per rilassarsi e favorire la meditazione. Il Qigong medico è molto più recente. L’uso terapeutico di questo termine porta la data del 1936, quando Dong Hao, probabilmente un medico tradizionale, pubblicò a Hanzhou un’opera intitolata “Terapia speciale per la tubercolosi: Qigong”. Da quel momento “Qigong” è stato ampiamente usato in questa accezione medica, rappresentando tutte le discipline auto–terapeutiche, composte da esercizi e meditazione, dai tempi antichi fino ad oggi.

La spiegazione che ne danno i medici della MTC è che attraverso il riequilibrio della respirazione si permette al Qi degli organi, dei visceri e di tutti i meridiani di ritrovare o mantenere l’armonia; attraverso il movimento degli arti si rende il corpo più flessibile, agile e armonioso.

In pratica, dal punto di vista della MTC è una forma di auto – terapia composta da respirazione ed esercizi fisici.

Il Qigong è stato introdotto nelle scuole cinesi nel 1955 ed è ancora ampiamente praticato.

Dal XXesino secolo ad oggi, la società cinese ha conosciuto delle grandi trasformazioni e la diffusione del Qigong a un pubblico più vasto ne ha facilitato la conoscenza e lo studio anche in Occidente. Le scuole, le tecniche e gli stili si sono moltiplicati, anche in modo confuso, ma pochi sono coloro che hanno raggiunto elevati livelli. Lo scopo del Qigong, comunque, rimane lo stesso ed è quello di promuovere l’equilibrio energetico tra lo Yin e lo Yang. Una volta raggiunto si potranno controllare, curare e prevenire le malattie [5].

Le posizioni della medicina ufficiale

Negli ultimi anni, a fronte del grande successo ottenuto dalle cosidette medicine non convenzionali (si calcola che oltre il 20% degli italiani vi ricorra) il dibattito tra favorevoli e contrari si è riacceso.

Il punto è che, nella maggior parte dei casi, i sostenitori della medicina ufficiale mettono nello stesso calderone tutte le medicine non convenzionali anche se, come nel caso della MTC, non hanno nulla a che vedere con le altre che non possono mostrare gli stessi riconoscimenti ufficiali ottenuti.

Da entrambi gli schieramenti ci si fronteggia a volte con passione, altre con astio ma, va detto, nessuno è in grado di dare una spiegazione del crescente successo internazionale della MTC e, allo stesso modo, la MTC (e le altre CAM) non soddisfano alcun requisito tecnico scientifico di quelli normalmente richiesti dalla pratica medica.

Peraltro della MTC, agopuntura a parte, pochi sanno qualcosa e molti ne parlano a sproposito come di una specie di misteriosa pratica mistico pagana con preparati a base di erbe misteriose e ali di pipistrello. La stessa agopuntura, la cui efficacia in molte terapie, antidolorifiche ad esempio, è accertata, approvata e strettamente regolamentata dalla comunità internazionale, viene ancora vista come un pericoloso esercizio per diventare “dei puntaspilli”.

Pochi, ad esempio, sanno cos’è la reflessologia e ancora meno sanno dell’importanza della dieta nella medicina tradizionale cinese, importanza capita e regolata molti secoli prima che la medicina occidentale si occupasse di nutrizionistica.

Almeno per ora, il dibattito sembra privo di soluzione dal momento che la medicina “ufficiale” continua – a ragione – a chiedere validazioni scientifiche che gli “alternativi” non sono in grado di fornire e, tantomeno, sono in grado di presentare metodologie di indagine scientifica diverse da quelle comunemente utilizzate ma, allo stesso tempo, validabili scientificamente.

Probabilmente, il vero punto di incontro, già oggi, è costituito dai medici, il cui numero cresce costantemente, che si rivolgono a entrambi i mondi, senza demonizzazioni e nel solo interesse del paziente. In altre parole, non ho nessuna difficoltà a diventare un puntaspilli, se questo mi lenisce il dolore anzi, lo preferisco sicuramente ad una massiccia somministrazione di analgesici industriali.

Allo stesso modo, diffiderei molto di un medico che vorrebbe curarmi una polmonite con le erbe e senza prescrivere degli efficaci antibiotici [6].

Fonti

[1] Chinese Philosophy and Chinese Medicine http://plato.stanford.edu/entries/chinese-phil-medicine/

[2] The ABCs of Traditional Chinese Medicine and Acupuncture http://www.acupuncturetoday.com/abc/

[3] Integrating the methods of traditional Chinese medicine in modern healthcare http://www.theguardian.com/world/2012/jul/10/chinese-medicine-modern-science-cooperation

[4] The Chinese Medicine Diet http://innerlight-wellness.net/articles/the-chinese-medicine-diet

[5] IL QI GONG. LE GINNASTICHE MEDICHE IN CINA http://www.raiscuola.rai.it/articoli/il-qi-gong-le-ginnastiche-mediche-in-cina/8588/default.aspx

 

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Lavoro da anni nel mondo della medicina. Con Pazienti.it ho l'opportunità di scrivere di argomenti di salute, trasmettendo importanti messaggi di prevenzione e benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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