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Pene curvo: quando preoccuparsi

Benedetta Borzillo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 05 Agosto, 2015

Quella delle dimensioni del pene in erezione è un’ossessione arcaica… ma ancora molto sentita: basta un giretto su Google per farsene un’idea. Ma che dire della curvatura del pene? Se ne parla di meno, ma non per questo preoccupa poco gli italiani.

Perché durante l’erezione alcuni peni stanno dritti come aste, altri si curvano verso l’alto e altri verso il basso? E perché a volte il pene eretto fa una curva così accentuata da sembrare storto? C’è qualcosa che non va? È tutto normale?

Vi spieghiamo come interpretare la curva del pene.

La curvatura “normale”

Che il pene si curvi durante l’erezione è un fatto dovuto alla naturale fisiologia umana – ed è altrettanto normale che la curva del pene non sia perfettamente simmetrica, ma che penda un po’ a destra o a sinistra. Ma come funziona l’erezione? E perché il pene eretto si curva?

Durante l’erezione, i vasi sanguigni dei corpi cavernosi si rilassano, si aprono, il sangue scorre attraverso, li riempie, si alza la pressione sanguigna e i corpi cavernosi si gonfiano.

Il pene non è un organo solo esterno: la parte visibile è come la metà superiore di un iceberg, mentre la parte interna, non visibile, è la radice del pene. La proporzione tra radice e parte esterna causa il tipo di curvatura, che il pene avrà in erezione:

  • quando la radice è più corta del pene “esterno”, l’erezione sarà un po’ curva in giù;
  • invece, un uomo il cui pene ha una radice più lunga rispetto alla parte esterna, avrà un’erezione che punta verso l’alto oppure dritta.

Tuttavia, durante l’erezione un pene potrebbe curvarsi in modo decisamente pronunciato. Se la curva del pene è estrema e/o provoca dolore, allora potrebbe essere un sintomo della malattia di Peyronie.

Curve pericolose: quando è colpa della malattia di Peyronie?

Detta anche Induratio penis plastica, la malattia di Peyronie è caratterizzata dall’incurvamento accentuato del pene e da un’erezione dolorosa; è più comune negli uomini tra i 40 e i 60 anni e oltre – ma i primi segnali possono comparire ben prima. Nel pene crescono placche che progressivamente possono indurirsi, diventando tessuto fibroso cicatriziale.

Quali sono i possibili fattori di rischio per l’insorgere della malattia?

  • traumi del pene, durante l’attività sessuale;
  • trattamenti chirurgici;
  • radioterapia del cancro alla prostata;
  • la contrattura di Dupuytren: la malattia di La Peyronie è spesso associata anche alla presenza della contrattura di Dupuytren, una malattia che si manifesta in età matura e il cui sintomo più caratteristico è una sorta di cordone fibroso che attraversa il palmo della mano;
  • è possibile una predisposizione familiare su base genetica? Forse. I medici discutono tuttora della possibilità che la malattia di La Peyronie sia in qualche modo ereditaria.

Penetrazione, infertilità, dolore: cosa comporta la malattia di La Peyronie?

Quando l’erezione mostra qualche anomalia o provoca dolore, è necessario fare chiarezza e parlarne col medico. La malattia di La Peyronie può non interferire con la vita sessuale di un uomo – ma può peggiorare e allora diventare problematica. Meglio parlarne con lo specialista: tanto prima viene diagnosticata, tanto prima viene curata.

La malattia può impedire la penetrazione?

Talvolta, se la curva del pene è estrema, la penetrazione può essere effettivamente impraticabile. Ma sono molti i gradi intermedi di curvatura anomala del pene in erezione che, pur causati dalla malattia di Peyronie, non ostacolano l’atto sessuale.

Mette a rischio la fertilità maschile?

Anche se altera l’erezione del pene, la malattia di Peyronie non interferisce con la produzione dello sperma ed è molto raro che abbia impatti negativi sulla fertilità. Nel caso, le normali terapie per l’infertilità hanno generalmente successo.

È dolorosa?

Non necessariamente: in alcuni pazienti la malattia provoca dolore, in altri no.

Si guarisce? Come si cura?

La malattia tende a progredire, peggiorando. Le terapie ci sono – farmacologiche, fisiche – e quanto prima vengono messe in azione, tanto meglio. Nei casi più severi, la malattia di Peyronie deve essere trattata chirurgicamente. Ma talvolta i sintomi possono regredire spontaneamente – per questa ragione alcuni medici consigliano di monitorare per un certo periodo la progressione della malattia.

È importante ricordarsi che fino a quando erezione, rapporto ed eiaculazione avvengono normalmente, la malattia di Peyronie non interferisce con la fertilità.

Per questa ragione, se temi che la curva del pene sia eccessiva o l’erezione provoca dolore, è meglio parlarne con un andrologo e poi cercare una seconda opinione.

 

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Scritto da Benedetta Borzillo | Blogger

Scrivo, leggo, insegno e... ancora scrivo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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