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Per evitare problemi alla prostata, inizia a perdere quei chili di troppo

Violeta Santantonio

Ultimo aggiornamento – 13 Febbraio, 2018

Il legame tra prostatite e sovrappeso

Certo, può sembrare strano, ma dimagrire è uno dei trattamenti più efficaci per prevenire e curare la prostatite cronica, chiamata anche Sindrome dolorosa pelvica cronica (CPPS). Indossare quei chili di troppo risulta infatti molto dannoso per la salute della prostata.

Così, perdere peso può alleviare i sintomi di incontinenza urinaria, che a volte accompagnano la prostatite. Dimagrire aiuta inoltre a migliorare le condizioni prostatiche e contribuisce, soprattutto, a ridurre il rischio di cancro alla prostata. Ecco perché.

Dieta ed esercizi per prevenire la prostatite (e perdere peso!)

Avere quei chili di troppo determina il rilascio delle adipocitochine, che causano infiammazione, accompagnandosi inoltre alla perdita di antiossidanti protettivi, determinando lo sviluppo delle malattie alla prostata.

Che fare, dunque? Iniziate a incrementare le ore dedicate all’esercizio fisico: aiuta a combattere l’infiammazione e serve come incentivo per mantenersi in salute. Seguire sia un programma di dimagrimento – che preveda esercizio aerobico – sia un controllo della dieta può portare a grossi benefici.

Secondo il Journal of Urology, è l’esercizio aerobico quello più efficace. Tra le attività consigliate troviamo:

  • Andare in bicicletta
  • Saltare la corda
  • Fare jogging
  • Giocare a pallacanestro o a tennis
  • Partecipare a corsi di aerobica
  • Utilizzare macchine cardio in palestra

Una cura per la prostatite dovrebbe includere anche una dieta e una corretta alimentazione. Insomma, se parliamo di dieta, è bene in primo luogo eliminare quei cibi che possono causare infiammazione e provocare allergie e intolleranze. Le diete senza frumento aiutano ad alleviare sintomi, e la salute dell’intestino può migliorare con un supplemento di probiotici.

Inoltre, la più classica dieta per la prostatite comprende:

  • Bere molta acqua
  • Mangiare frutta e verdure
  • Evitare cibi industriali e molto zuccherati
  • Assumere grassi sani, come l’Omega-3 e oli monoinsaturi

Sovrappeso, prostatite e cancro alla prostata: ecco il legame

Uno studio condotto dal World Cancer Research Fund conferma un forte collegamento tra l’obesità e il cancro alla prostata. Sembra che il 10% dei tumori alla prostata, si potrebbero prevenire se i pazienti avessero un peso forma ideale.

Queste conclusioni provengono dal Fund’s Continuous Project, un programma che mette in correlazioni lo stile di vita e lo sviluppo del cancro. Il progetto si è proposto di analizzare 104 studi che coinvolgevano oltre 9,8 milioni di uomini, e più di 191 mila casi di tumore alla prostata.

Oltre a mostrare un evidente collegamento con l’obesità, l’effetto di certi cibi si è rilevato minore di quanto ci si aspettasse. Una dieta ricca di calcio mostra un legame ‘’limitato’’ con il rischio di sviluppare la malattia e non ci sono ancora evidenze sufficienti che dimostrino come una dieta con abbondanza di latticini ne aumenti il rischio – come spesso si è portati a credere.

Le conclusioni di questo articolo hanno implicazioni significative: incoraggiano l’adozione di uno stile di vita salutare con attenzione al peso, in termini di prevenzione del cancro e rimarcano come l’obesità sia un fattore di rischio da dover prendere in considerazione, indirizzandoci verso accorgimenti preventivi per ridurre l’impatto di questa malattia, che uccide oltre 10,000 uomini all’anno, soltanto nel Regno Unito, aggiunge il dottore.

Dunque, anche se non credete di avere una prostatite, vi suggeriamo caldamente di intraprendere uno stile di vita salutare per tenere sotto controllo il peso corporeo, in modo da allontanare i rischi di contrarre future malattie.

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Violeta Santantonio
Scritto da Violeta Santantonio

Sono una persona curiosa e creativa. Sono una traduttrice, specializzata in testi di natura tecnica e scientifica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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