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Crampi in gravidanza: da cosa dipendono e come intervenire

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 22 Agosto, 2023

Scopriamo cosa fare contro i crampi in gravidanza

La gravidanza è un periodo di forti cambiamenti che porta con sé numerose alterazioni ormonali: il corpo del futuro genitore è in continuo cambiamento e si adatta alla nuova vita che cresce giorno dopo giorno.

I crampi in gravidanza sono uno dei disturbi più comuni – e si manifesta in particolar modo nell’ultimo trimestre di gestazione.

Andiamo a scoprire cosa sono, perché si presentano e quali possono essere i rimedi più efficaci.

Cosa sono i crampi in gravidanza

I crampi sono spasmi improvvisi e involontari del muscolo che provocano dolore acuto e localizzato nella zona interessata.

Le parti più soggette ai crampi in gravidanza sono:

  • le gambe;
  • i piedi;
  • le cosce;
  • i polpacci. 

Solitamente, i crampi in gravidanza tendono a sparire nel giro di pochi minuti e non rappresentano un disturbo grave (possono, però, provocare disagio e dolore per alcuni giorni); nonostante ciò, rimangono comunque un evento davvero fastidioso che può influire sulla qualità della vita della donna.

Nonostante il forte dolore che possono arrecare, non si tratta di un sintomo pericoloso, essendo un evento molto comune all’interno della gravidanza.

In alcuni casi, i crampi alle gambe in gravidanza si possono presentare all'improvviso mentre si dorme (crampi notturni) andando ad ostacolare la qualità e la durata del sonno.

In questi casi è bene:

  • alzarsi e camminare sui talloni per qualche minuto;
  • scoprire gambe e piedi;
  • sollevare le estremità appoggiandole su un cuscino e tenendo le dita rivolte verso il basso.

Qualora i crampi notturni in gravidanza non si dovessero attenuare e, anzi, dovesse comparire gonfiore e arrossamento, occorre avvertire l’ostetrica o il ginecologo curante.

Le cause dei crampi notturni in gravidanza

Tra le principali cause dei crampi durante la gravidanza troviamo lo squilibrio degli elettrolitici e la ridotta circolazione venosa che caratterizzano questo periodo della vita della donna. 

Infatti, durante la gravidanza, è possibile riscontrare un deficit di sali minerali, come:

  • potassio;
  • magnesio;
  • calcio;
  • sodio;
  • fosforo.

A questo si aggiungono anche:

  • la circolazione sanguigna più lenta dovuta ai livelli di progesterone piuttosto elevati;
  • una scarsa attività fisica;
  • la presenza di piede piatto;
  • disidratazione: bere molta acqua durante il giorno e la sera può aiutare ad affrontare i crampi alle gambe;
  • il graduale aumento del peso corporeo che ostacola la circolazione sanguigna verso gli arti inferiori;
  • l’aver sofferto, in passato, di irritazione delle radici nervose lombari (sciatica).

Conoscere le cause aiuta a individuare possibili soluzioni e metodi utili a prevenire i crampi notturni.

Come prevenire i crampi notturni

Esistono alcuni piccoli accorgimenti utili ad aiutare il futuro genitore a prevenire i crampi.

Eccone alcuni:

  • praticare esercizio, ma facendo attenzione e senza fare particolari sforzi: occorre stirare i muscoli del polpaccio con esercizi di allungamento prima di andare a dormire. È essenziale mantenersi attive con passeggiate quotidiane che aiutano a stimolare la circolazione e a favorire un senso di benessere generale;
  • evitare di stare a lungo sotto il sole (o in luoghi molto caldi) e di affaticarsi rimanendo in piedi per lunghi periodi di tempo (o seduti per troppo tempo);
  • bere molta acqua: avere i muscoli idratati aiuta a prevenire i crampi notturni in gravidanza e porterà molti altri benefici. Inoltre, integrare la quantità di magnesio con integratori specifici, su consiglio del medico di base, e incrementare i cibi che lo contengono: fagioli, cereali integrali, frutta secca e noci;
  • scegliere scarpe comode che sostengono bene il piede, accompagnano la camminata e riducono i traumi e le sollecitazioni alle articolazioni. Si può anche optare per le calze a compressione graduata, ideali per sostenere le gambe durante la giornata e allontanare il rischio dei crampi notturni;
  • effettuare un massaggio alle gambe con acqua fredda prima di andare a letto e dormire con i piedi leggermente sollevati rispetto al resto del corpo;
  • effettuare bagni caldi e pediluvi per favorire il rilassamento muscolare.

Donna incinta beve acqua

Perché usare le calze a compressione graduata

Quando si parla di prevenzione dei crampi notturni in gravidanza, le calze a compressione graduata rappresentano un valido alleato.

Si tratta di una soluzione utile anche per i disturbi legati alla circolazione, ma inoltre:

  • permettono di prevenire il ristagno dei liquidi e le vene varicose;
  • favoriscono l’ossigenazione muscolare;
  • facilitano la circolazione del sangue dalla periferia al cuore;
  • combattono la cellulite, in caso di insufficienza venosa e nei casi di riabilitazione post intervento.

L’uso delle calze compressive, associato ai massaggi con acqua fredda prima di andare a dormire, allo stretching, alle camminate e a un’alimentazione ricca di alimenti specifici, può aiutare a ritrovare il piacere del riposo notturno e il benessere del corpo.

Integratori contro i crampi notturni in gravidanza

Quando si affronta una gravidanza nei mesi più caldi, se si soffre di crampi notturni, può essere utile affidarsi a degli integratori di sali minerali – sempre previo consulto con il proprio medico.

Potassio e magnesio, sotto questo punto di vista, sono l’ideale per contrastare tale disturbo e anche per combattere le sensazione di stanchezza e debolezza.

Il magnesio, infatti, favorisce la riduzione di affaticamento e la normale funzione muscolare, mentre il potassio contribuisce al mantenimento di una normale pressione sanguigna.

Le formulazioni di integratori consigliate dal medico devono essere integrate con una buona dose d’acqua – almeno 2 litri al giorno.

In gravidanza occorre bere lontano dai pasti e preferire un tipo di acqua oligominerale calcica (naturalmente ricca di calcio e altri minerali essenziali).

La donna in gravidanza è infatti a rischio di disidratazione soprattutto nei primi mesi e in presenza di nausee e altri problemi, situazioni che a loro volta favoriscono la perdita di sali minerali.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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