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Cosa fare per un disturbo bipolare?

Salve, vorrei avere un chiarimento sul disturbo bipolare. Convivevo con una donna affetta da questa malattia da cui ho avuto una bambina che adesso ha 16 mesi, ora ci siamo lasciati. Conosco la mia ex da 12 anni e 10 anni fa le è stato diagnosticato il disturbo bipolare a cicli rapidi con manie schizofreniche. Per i primi 3-4 anni, ha assunto farmaci per stabilizzare le crisi che però si sono ripresentate. Ogni 2-3 anni le scatta qualcosa dentro che la costringe a cambiare la sua vita e abitudini, cambiando città e nazioni e avendo nuovi rapporti che puntualmente terminano in maniera brusca e con scontri. Non riesce a mantenere una regolarità nelle relazioni e sul lavoro e sente sempre il bisogno di evadere dalla vita normale di tutti i giorni, ma soprattutto non riesce a gestire i suoi stati d'animo. La cosa che più mi preoccupa è il fatto che, a parte i classici sintomi del bipolarismo (parla di continuo, non accetta idee diverse dalle sue), è la sua continua rabbia e aggressività che a volte ha raggiunto episodi pericolosi sia con me che con i suoi genitori. Prova rancore sia verso di me che verso la sua famiglia. Mi ha lasciato perchè crede che non le sia fedele e per la situazione che sentiva soffocante e, a parte l'infondatezza dell'accusa che mi rivolge, credo che sia più un suo problema di instabilità e il suo bisogno di evadere dalla routine che una famiglia richiede. I suoi genitori sono impotenti e succubi del suo carattere e la assecondano in tutto senza mai contraddirla e cercare di affrontare il problema della sua malattia. Per anni, ha sospeso la cura, ma dopo la nostra separazione prende uno stabilizzatore dell'umore, ma non credo che sia sufficiente a placare la sua continua lotta interiore e la rabbia che ha dentro di sè, a volte ha avuto scatti e urla pure verso la bambina. Inoltre, appoggiata dai suoi genitori, mi ha denunciato per maltrattamenti psicologici e minacce che ovviamente non sono veri e che, per mia fortuna, posso dimostrare grazie all'intervento di un'investigatore assunto da me. Come posso difendere la mia bimba da chi non riesce a gestirsi e gestire la propria vita, vista pure la totale impotenza e silenzio dei suoi che hanno sempre nascosto e negato il problema della figlia? Adesso la mia bimba sta da loro che secondo me sono una famiglia pericolosa per la corretta crescita psichica e emotiva di lei. Potete consigliarmi e dirmi che strada prendere in base ai problemi della mia ex e dei suoi?

Risposta

Carissimo,
intanto va ben verificato se non si tratti di un funzionamento borderline spesso in comorbità o confuso per un disturbo bipolare caratterizzato da tutti i segni da te descritti.

Va intrapresa una via giudiziaria, chiedendo al tuo legale di rivolgersi al giudice dei minori, che venga svolta un'indagine psichiatrica sulla madre della bimba e sul suo ambiente familiare, nell'ipotesi che sia lesivo della salute della piccola. È possibile che il giudice nomini un consulente o che discuta con l'eventuale consulente di parte che sceglierà tua moglie.

Per la legge, il minore ha assoluta priorità sui genitori e nonni perchè non è in condizioni di difendersi ed allora il giudice interviene in sua difesa.

Consiglio che in questo periodo tu possa essere seguito da un terapeuta per essere sostenuto emotivamente nella funzione genitoriale oltre che personale, cosa che non può non essere apprezzata da un giudice.

Ti saluto
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Risposta a cura di
Redazione Pazienti Redazione
Redazione Pazienti
medico generale
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