Gentilissimi dottori, approfittando della vostra gentilezza e competenza vorrei gentilmente porvi qualche domanda; ho 51 anni, recentemente a causa di un disturbo nell'urinare frequentemente mi recai dal mio urologo il quale mi fece l’analisi del psa che risultò a suo parere alto, cioè 5,9 e mi diede una cura antibiotica per 21 giorni, dopodiché il disturbo della minzione frequente scomparve ma eseguendo di nuovo il psa si rivelò ancora più alto 6,4, fu ripetuto a distanza di 6 settimane altre volte con risultati oscillanti tra 5,8 - 6,7 e 7,9, allora l’urologo decise di farmi la richiesta per una biopsia prostatica che giorno 8 agosto 2016 dovrei eseguire in ospedale. Adesso desidererei sapere secondo la vostra competenza ed esperienza se un valore di tale psa possa essere cosi allarmante da fare una biopsia. Circa 7 mesi, a causa di un lipoma al funicolo spermatico, mi fu fatta un’infiltrazione locale direttamente al funicolo con un liquido anestetico; può essere che questo liquido anestetico abbia alterato il valore del psa? Una biopsia può dare danni permanenti? E' un esame indispensabile solo per la diagnosi del cancro? Oppure può dare anche una diagnosi su un'eventuale prostatite dando così la possibilità di avere la cura appropriata?Grazie infinite cordiali saluti.
Gentile signore, il valore del psa dipende da molte variabili, ma, data l'età e il valore attuale, la biopsia prostatica è certamente necessaria al fine di escludere la presenza di una neoplasia prostatica. Come ogni esame strumentale, può avere delle complicanze, ma credo che sia necessario farlo. Distinti saluti.