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Anamnesi

Medicina generale
Anamnesi

Da chi viene elaborata l’anamnesi?

In genere, l'anamnesi spetta totalmente a un medico, il quale potrebbe avvalersi dell’ausilio di assistenti per acquisire informazioni più dettagliate sullo stato di salute fisico e psichico del soggetto.

Il medico raccoglie le informazioni necessarie direttamente dalla voce del paziente.

In alcuni casi è necessario ricorrere ad altre fonti per l’acquisizione delle informazioni sul paziente oggetto di analisi, in questo caso si parla di etero anamnesi.

Casi di etero anamnesi si verificano qualora il paziente è:

  • un neonato o bambino che non sa parlare;
  • un anziano con difficoltà di comunicazione;
  • un soggetto affetto da particolari disturbi mentali;
  • un soggetto in stato di incoscienza o in coma.

Come viene elaborata l’anamnesi?

Il paziente, o il familiare che ne fa le veci, viene sottoposto a un questionario, che verte su una serie di domande relative alla sfera personale e familiare.

Il questionario si suddivide sostanzialmente in 3 parti:

  • Generalità del paziente: raccolta di informazioni anagrafiche (ad esempio: nome, sesso, età, nazionalità, stato civile, residenza, professione) utili a profilare il paziente e a definire i successivi quesiti.
  • Anamnesi familiare: raccolta di informazioni sulla famiglia del paziente. Le informazioni che derivano da questo tipo di analisi risultano importanti per individuare patologie a forte carattere ereditario, tra cui ipotiroidismo, malattie renali, anomalie dell’appartato genitale, malattie cardiache, malattie renali, allergie, cefalee ecc.
  • Anamnesi personale: che a sua volta si distingue in:
    • Anamnesi fisiologica: si tratta di una serie di domande che vertono a compilare un quadro clinico completo dalla nascita al momento attuale, indagando sull’accrescimento somatico (ad esempio: tipo di parto, peso corporeo dopo il parto, tipo e durata dell’allattamento, dentizione, ciclo mestruale), sull’ambiente di lavoro, sulle abitudini di vita (ad esempio: consumo di alcool o droghe, abitudine di fumare), sulle abitudini alimentari e sulle funzioni fisiologiche del paziente (ad esempio: carattere del sonno, frequenza di minzione, regolarità dell’alvo).
    •  Anamnesi patologica remota: è un’indagine su malattie e disturbi di cui è stato affetto il soggetto in tempo passata. Il medico indaga anche su eventuali interventi chirurgici subiti dal paziente, su ricoveri ospedalieri, su visite mediche specialistiche su analisi di laboratorio già effettuate.
    • Anamnesi patologica prossima: si tratta di domande relative a un disturbo attuale a carico del paziente o in fase di manifestazione.

Quali patologie possono essere rilevate dall’anamnesi?

Ecco alcuni esempi di malattie diagnosticabili anche grazie all’anamnesi condotta dal proprio medico:

  • Cistite: la storia personale di ciascuna paziente la dice lunga sulle probabilità di infezioni batteriche a carico della vagina. Per le donne che manifestano rilevanti disfunzioni a livello fisiologico è consigliato sottoporsi a una colposcopia, ovvero un esame approfondito della vagina mediante strumento ottico per evidenziare la presenza di eventuale tumore a carico del collo dell’utero o di semplici infezioni.
  • Ciste: livelli di creatina alta possono presagire la presenza o la formazione in atto di cisti a livello renale o intestinale. Sottoporsi a una colonscopia è buona prassi, per verificarne la presenza.
  • Anoressia: una storia clinica che denuncia una rilevante perdita di perso e disturbi alimentari del paziente possono essere il presagio di malattie legate all’appetito.
  • Cancro: il manifestarsi di fattori fisiologici e fisici, ad esempio un persistente stato di stanchezza (noto nei pazienti oncologici come astenia), la presenza di macchie sulla pelle (angioma), l’incontrollato accrescimento di tessuti (neoplasia) possono essere il campanello di allarme per la presenza o la manifestazione in corso di tumore. In questi casi, unitamente al medico specialista è bene valutare l’eventualità di sottoporsi a un intervento specifico e a successivi cicli di chemioterapia o radioterapia.
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Dr. Massimo Zuccaccia
Dr. Massimo Zuccaccia
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