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Orchidea: ecco come coltivarla in casa

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Aprile, 2024

Orchidea dai colori pescati in primo piano

Non tutti hanno il pollice verde ma molti amano le orchidee, splendide piante molto adattabili dai fiori eleganti e colorati, una bellissima aggiunta a qualsiasi ambiente. 

Ma come si coltivano le orchidee? Quali procedure osservare per farle crescere bene e vederne i meravigliosi fiori crescere e rallegrare il giardino o la casa?

Ne parliamo in questo articolo, dove vediamo alcuni consigli su come coltivare le orchidee in vaso: quanta luce vuole, come si annaffia, come si concima, come si svasa e come si pota.

Scegliere il tipo di orchidea

La coltivazione delle orchidee rappresenta fonte di soddisfazione per gli amanti del "verde" e di questo meraviglioso fiore, simbolo di bellezza e amore, dal significato che cambia in base al colore.

Sapere come si coltiva l'orchidea in casa è utile non solo per preservarle bella e colorata nel tempo, ma anche per evitare errori che potrebbero ostacolarne la crescita.

Il primo passo è scegliere il tipo di orchidea più adatta per il proprio ambiente, quella che piace di più, la più resistente o la più semplice da curare. 

Ne esistono tantissimo generi e specie: il gruppo comprende 700 generi con circa 35.000 specie. In Italia si contano circa 85 specie che crescono spontanee.

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La Phalaenopsis – nota anche come "orchidea farfalla" per la sua somiglianza alle ali spiegate delle farfalle –  il genere di orchidee epifite con oltre settanta specie, è tra i più comuni e diffusi, nonché tra i semplici da curare, resistenti e duraturi.

Altri generi di orchidee sono:

  • Dendrobium;
  • Paphiopedilum;
  • Brassia;
  • Cymbidium;
  • Vanda;
  • Dracula.

Il vasetto per le orchidee

Un'altra cosa da sapere riguarda il vasetto essenziale per questo genere di pianta tropicale epifite con un apparato radicale molto delicato. 

Le piante epifite sono quelle che traggono nutrimento dalle loro radici aeree, a differenza delle piante parassiti.

Proprio per un controllo della salute dell'apparato radicale, e per le caratteristiche date dalla sua natura, il vasetto deve essere trasparente, non ostacolare il passaggio della luce e forato sul fondo.

L'orchidea ama e ha bisogno di luce diffusa, ma a bisogna fare attenzione alla temperatura e a dove posizionare l'orchidea.

Dove posizionare le orchidee

Una volta individuata la pianta, è importante sistemarla nel posto giusto. 

L'orchidea è una pianta tropicale che ha bisogno di luce e di vivere con una temperatura minima di 15-18 C° e 30-32 C°. 

La temperatura ideale si aggira tra 20-24 C°: sotto i 15 C° e sopra i 32 C° deperisce.

Durante i mesi estivi può anche stare all'esterno, ma nei mesi più freddi dovrà rimanere in casa, magari posizionata su un davanzale, vicino alla finestra, dove arriva luce prevedendo una tenda sottile e chiara che possa filtrarla ma respingere i caldi raggi solari dei mesi primaverili.

Le orchidee hanno bisogno di luce, ma preferiscono luce indiretta perché altrimenti possono bruciarsi se esposte eccessivamente ai raggi luminosi del sole cocente. 

Dunque, è bene assicurarsi di posizionare la pianta in un luogo protetto.

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In estate, infatti, se si sceglie di tenerla all'aperto, per evitare che il sole troppo forte possa danneggiarla è bene tenerla in punti più ombreggiati, ad esempio proteggerla sotto le fronde di un albero o sotto un portico. Riportarla in casa, se le temperature superano i 32 C°

Per ovviare all'eventuale problema della poca luce che arriva alla pianta, per i motivi più disparati, si può risolvere con l'illuminazione artificiale

Basta posizionare un paio di lampadine LED sulla pianta e tenerle accese per almeno 12 ore al giorno

Quanto e come innaffiare le orchidee

Le orchidee hanno bisogno di acqua, ma quando capire che è il momento di dargliene?

Per quanto riguarda l'irrigazione, non si deve esagerare perché queste piante possono marcire se esposte a un'eccessiva umidità del terreno, il quale va sempre tastato con un dito prima di irrigare. 

Ci si può accorgere che la pianta ha bisogno di acqua osservandone le radici che da verdi assumono un colore tendente al grigio.

In linea di massima, durante l'estate si può innaffiare una volta a settimana; durante l'inverno, anche ogni due settimane

Ma è bene dare sempre acqua a temperatura ambiente, mai diretta dal rubinetto. L'acqua troppo fredda, infatti, creerebbe un eccessivo sbalzo termico. 

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La modalità dovrebbe essere quella di immergere il vasetto all'interno di una boulle o bacinella, lasciandola a bagno per circa 30-40 secondi.

Anche le foglie devono essere nebulizzate con acqua, almeno ogni 2-3 giorni, per assicurare le condizioni di umidità che servono alla pianta per crescere bene.

Ma attenzione all'eccessiva umidità: insieme al drenaggio, rappresenta un altro fattore che può danneggiare l'orchidea. 

Un'eccessiva umidità e problemi di drenaggio possono causare l'ingiallimento delle foglie o anche far marcire le radici della pianta. 

Come concimare le orchidee

Le orchidee hanno bisogno anche di nutrimento per crescere sane e dare i bei fiori che ci si aspetta di veder spuntare.

Durante la fioritura, non c'è bisogno di dare fertilizzante, mentre in altri periodi (quando non ci sono fiori) si può nutrire l'orchidea con del concime specifico bilanciato (potassio, fosforo, azoto), proprio contestualmente all'irrigazione. 


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Quando la si immerge nel contenitore d'acqua, si può aggiungere del fertilizzante pari a un cucchiaino da caffè, almeno una volta al mese.  

Come e quando rinvasare le orchidee

Quando la pianta cresce e le sue radici non entrano più nel vaso, è ora i cambiarlo e con esso anche il terriccio.

Il rinvaso andrebbe fatto dopo circa un anno dall'acquisto della pianta, e poi con una cadenza biennale, ogni due anni, preferibilmente tra maggio e giugno.

I vasetti devono essere trasparenti, forati sul fondo e più grandi di qualche centimetro, non oltre. 

È bene non eccedere con la dimensione dei vasetti per non avere poi disparità tra l'apparato radicale, che cresce oltre misura trovandosi in un vaso più grande, e la fioritura.

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Prima di svasare, il giorno prima dell'operazione la pianta va irrigata per ammorbidirne le radici ed evitare che possano spezzarsi durante la procedura. 

Ecco come procedere:

  1. togliere le mollette in plastica che tengono i tutori degli steli floreali;
  2. sfilare gli steli;
  3. con forbici disinfettate con alcool, tagliare le radici che fuoriescono dai fori del fondo del vasetto, facendo attenzione a non strappare l'apparato radicale;
  4. muovere con delicatezza il vasetto ruotandolo per lasciar uscire la piantina;
  5. osservare le radici che abbiano un colore verde vivido, per capire se sono sane;
  6. togliere il terriccio dall'apparato radicale, facendo attenzione a non danneggiare le radici (si può usare uno spruzzino con acqua che lascia cadere il terriccio);
  7. eliminare le radici visibilmente rovinate, secche o marce;
  8. mettere della vermiculite espansa oppure corteccia di abete o pino, sul fondo del vaso, per almeno un paio di centimetri (per evitare che le radici vengano a contatto con l'acqua ristagnata. Subito dopo va messo il terriccio);
  9. mettere il nuovo terriccio nell'apparato radicale, spingendolo con le dita tra le radici della pianta;
  10. posizionare la pianta nel vasetto, inserendo altro terriccio fino all'orlo, ruotandolo con delicatezza per farlo aderire e renderlo quanto più compatto possibile;
  11. spruzzare dell'acqua sul terriccio premendo con le dita;
  12. riposizionare gli steli o tutori che tengono l'apparato floreale, infilandoli nel terriccio in punti dove penetrano più facilmente.

Potatura dell'orchidea: come farla

La potatura delle orchidee, ovvero il taglio delle parti secche o danneggiate con forbici disinfettate e affilate, è un'operazione importante per favorire la crescita di nuovi boccioli e la fioritura della pianta. 

Il momento migliore per potare le orchidee è subito dopo la fioritura, quando i fiori sono appassiti e caduti.

Come potare un'orchidea:

  • usare forbici affilate e sterilizzate;
  • individuare il gambo floreale appassito;
  • tagliare il gambo floreale a circa un centimetro sopra il nodo dello stelo, e rimuovere i fiori appassiti.

Cura dell'orchidea: i controlli periodici da fare

Per garantire la salute della pianta, è importante:

  • controllare se i boccioli cadono (segno che la pianta ha bisogno di più calore, luce e umidità, e di essere nebulizzata con più frequenza);
  • verificare che non vi siano foglie e fiori ingialliti (la causa può essere uno sbalzo di temperatura troppo bassa);
  • assicurarsi che la pianta non si afflosci (sintomo di una irrigazione scorretta: poca o troppa acqua che ristagna!);
  • controllare che non vi siano ristagni di acqua;
  • tastare il terreno saltuariamente per capirne lo stato di umidità;
  • eliminare con regolarità le foglie appassite o morte;
  • rimuovere la polvere dalle foglie con un piccolo pennello; 
  • pulire le foglie in salute con un panno umido, facendo attenzione a non strapparle;
  • controllare la presenza di insetti (ragnetto rosso e cocciniglia);
  • controllare il terreno e il vaso per assicurarsi che siano in buone condizioni e se necessario, rimuovere l'orchidea dal vaso, tagliare le radici marce e sostituire il terriccio.

Inoltre, per allontanare il ragnetto rosso è raccomandato nebulizzare la pianta con uno spruzzino, mentre la cocciniglia si può eliminare con un cotton fioc. 

È importante, infine, sottolineare che quando la pianta subisce un ristagno d'acqua, bisogna andare a svasarla, eliminando le radici marce, cambiando il substrato e rinvasando. 

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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