Why Are Sundays So Depressing? non è solo una canzone dei The Strokes, ma anche un sentimento condiviso da molte persone che non riescono a viversi bene questa giornata del weekend.
Scopriamo perché in questo approfondimento.
Comprendere l'ansia della domenica
L'ansia è una parte intrinseca dell'esperienza umana, un'emozione che spesso ci accompagna quando anticipiamo eventi futuri.
Non è raro, ad esempio, che si manifesti in previsione di una nuova settimana lavorativa, e un'espressione che ha guadagnato popolarità per descrivere questa specifica forma d'ansia è Sunday scaries.
Judson Brewer, professore alla School of Public Health della Brown University e autore del libro Unwinding Anxiety, sottolinea come "non tutti hanno la sensazione di essere in ansia la domenica, ma le persone ansiose si identificano con questa sensazione".
Infatti, l'ansia della domenica non è un'esperienza universale, ma piuttosto una manifestazione specifica che si lega a una predisposizione individuale all'ansia.
Brewer aggiunge che "il termine Sunday scaries entra a far parte del lessico di una persona e i video sui social media ne amplificano il messaggio e ne rafforzano la percezione".
Questa eco digitale, quindi, non solo valida l'esperienza di chi la prova, ma la rende anche un argomento di discussione e riconoscimento più ampio, normalizzando una sensazione che molti potrebbero aver provato isolatamente in passato.
L’origine dell'ansia domenicale
L'ansia che molti provano la domenica, spesso chiamata "ansia domenicale", affonda le sue radici in due fattori principali, come spiegato da Jack Nitschke, psicologo e neuroscienziato dell'Università del Wisconsin a Madison.
Il primo è l'anticipazione dei programmi per la settimana successiva: infatti, la mente inizia a proiettarsi in avanti, a delineare impegni e responsabilità, e questa previsione può generare inquietudine; il secondo motivo è l'incertezza intrinseca del futuro.
Nitschke sottolinea che "è esattamente la stessa cosa che alimenta l'ansia mattutina. È l'anticipazione di ciò che ci aspetta durante la giornata." Ciò significa che la mente, nel tentativo di prepararsi, si scontra con l'ignoto, alimentando un senso di apprensione.
L'ansia è un'emozione universale, un "un'emozione antica" come la definisce Aarons-Mele ed è particolarmente legata al nostro lavoro.
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L'attuale clima di incertezza economica, caratterizzato da licenziamenti imminenti o altre preoccupazioni finanziarie, amplifica ulteriormente questa sensazione.
Quando le basi della nostra sicurezza lavorativa vacillano, è del tutto naturale sentirsi sopraffatti dall'ansia per il futuro.
Quando preoccuparsi e come riprendere il controllo
È "del tutto appropriato" provare ansia in situazioni specifiche e impegnative, come la domenica prima del primo giorno di un nuovo lavoro o la sera prima di una presentazione importante; sono circostanze in cui ci stiamo "mettendo alla prova", e l'ansia può essere una risposta normale e persino motivante.
Se, però, questa sensazione diventa una costante, manifestandosi ogni domenica o prima di ogni colloquio con un responsabile, allora potrebbe essere il segnale che qualcosa di più profondo merita attenzione.
In questi casi, come suggerisce Aarons-Mele, è una sensazione "che vale la pena approfondire, magari con l'aiuto di uno psicoterapeuta." Infatti, riconoscere il confine tra una normale reazione emotiva e un'ansia pervasiva è il primo passo per cercare il supporto necessario.
Brewer ci ricorda che la domenica non è intrinsecamente "né buona né cattiva", e abbiamo un potere significativo su come scegliamo di percepirla.
Non possiamo impedire che la domenica si trasformi in lunedì, ma "ciò su cui abbiamo controllo è il modo in cui ci relazioniamo a questo, o come lo vediamo."
Ecco due spunti forniti dagli specialisti citati per cercare di rendere questa giornata meno oppressiva per la mente:
- documentare attivamente i momenti positivi, che sia ogni feedback positivo ricevuto al lavoro o i momenti piacevoli trascorsi in chiacchiere con i colleghi, per verificare se l'ansia domenicale abbia un fondamento reale;
- sedersi e fare il punto della settimana, anche, eventualmente, coinvolgendo il proprio partner o i figli, se lo si desidera. Si tratta di un esercizio di revisione e pianificazione che consente di analizzare le responsabilità giorno per giorno, sia a casa che al lavoro.