icon/back Indietro Esplora per argomento

Cisti Sebacea

Dermatologia
Cisti Sebacea

Cos'è una cisti sebacea

È nota come cisti sebacea ma, in realtà, si tratta di una cisti infundibolare: non nasce infatti dalla ghiandola sebacea ma dal condotto del sebo o infundibolo.

Per capire come riconoscere una cisti sebacea, è bene ricordare che questa si presenta come una lesione cutanea con l’aspetto di una protuberanza o di un nodulo nella cute. Generalmente, al tatto appare più dura rispetto alla pelle circostante. Una cisti sebacea può svilupparsi in qualsiasi regione del corpo, sebbene le parti del corpo più interessate siano:

  • Volto
  • Collo
  • Schiena
  • Inguine
La cisti si genera, di solito, dopo l’occlusione del dotto sebaceo a causa della formazione di un comedone, noti ai più come punti neri.

Solitamente non provocano nessun sintomo e non costituiscono un pericolo per il paziente. Tuttavia, possono crescere fino a dimensioni considerevoli, fino a costituire un disagio. Inoltre, potrebbero degenerare, infiammandosi o infettandosi: in tal caso, è auspicabile l'intervento di un medico.

Le cisti sebacee appaiono con più frequenza nei giovani adulti o nelle persone di mezza età e, in particolare, in quelle persone che in passato hanno sofferto di acne. Solitamente non sono ereditarie, per cui non vengono trasmesse geneticamente dai genitori ai figli.

Invece altri tipi di cisti, come quelle che colpiscono i follicoli piliferi dei capelli, dette cisti trichilemmali (o, in modo più colloquiale, cisti del capo o cisti del cuoio capelluto) sono spesso ereditarie e colpiscono più frequentemente le donne.

Cisti sebacea infiammata: una probabile complicazione

La cisti sebacea infiammata è una delle complicazioni più frequenti a cui si va incontro.

Questo avviene solitamente quando la cisti si infetta, cioè viene colonizzata da batteri che riescono a oltrepassare la barriera epiteliale tramite una ferita superficiale o altro.

Quando i batteri proliferano nella cisti, si scatena una reazione immunitaria locale per difendere l’organismo. Nella zona interessata si troveranno quindi cellule e batteri morti, conosciuti comunemente con il nome di pus, una formazione cremosa di colore tendente al giallo-verde e di odore pungente.

Cisti sebacea all'inguine: cos'è e cosa fare

Molto frequente è la formazione di cisti in zone particolarmente delicate del nostro corpo come nel caso della cisti sebacea inguinale. L’origine di questo tipo di condizione è da ricercare nel malfunzionamento delle ghiandole sebacee a livello, appunto, dell’inguine.

La conseguenza di una cisti all'inguine è la progressione di questa in cisti infiammata, che si caratterizza per la presenza di zone di arrossamento oppure per la secrezione di materiale di varia natura. Si potrebbe verificare anche un aumento della temperatura della superficie interessata da questo fenomeno.

Generalmente, le cisti sebacee all'inguine tendono a svilupparsi e risolversi in tempi relativamente brevi, talvolta senza particolari interventi. In altri casi, invece, sono consigliati prodotti farmacologici a base di steroidi come l’idro-cortisone oppure l’utilizzo di antibiotici, nei casi più difficili da trattare.

Esistono anche trattamenti cosmetici per curare una cisti all'inguine e favorirne il riassorbimento. È sempre indispensabile, tuttavia, un preventivo consulto medico se la situazione dovesse creare particolare disagio o dolore.

Si ricorda, infine, che in sede di epilazione di mantenere la direzione del pelo, per non favorire l’infezione del follicolo pilifero

Come fare riassorbire una cisti sebacea

Le cisti sebacee sono considerate lesioni benigne, dunque non sempre è necessario l’intervento di un medico, specialmente se sono di piccole dimensioni e non infastidiscono il paziente, vengono lasciate riassorbire autonomamente.

Invece, nel caso in cui determinasse dolore, o per motivi cosmetici o estetici si desideri toglierla, è possibile rimuovere la cisti sebacea, drenandola o rimuovendola chirurgicamente.

Per rimuoverla, di solito, si procede applicando dell’anestetico in loco, in maniera da eliminare la sensazione di dolore. Successivamente, il medico esegue un piccolo taglio (incisione chirurgica) che permette la fuoriuscita del materiale sebaceo.

Dopo la rimozione, la ferita verrà chiusa con dei punti e medicata adeguatamente nei giorni successivi. Spesso, per precauzione, viene anche prescritta una terapia antibiotica.

Lo stato di infezione si manifesta quando la cisti diventa dolente e al suo interno si ha formazione del pus. Il medico, in questo caso, saprà guidare il paziente verso la terapia più adeguata.

Una scelta terapeutica è l’infiltrazione endocistica. L’iniezione viene effettuata con siringa e ago sottile all'interno della cisti, iniettando un antibiotico diluito a metà con cortisone: in questo modo si può ottenere il riassorbimento della cisti senza la necessità di operare il paziente.
Condividi
Prof. Marcello Monti Medico Chirurgo
Prof. Marcello Monti
dermatologo

Contenuti correlati

Giradito
icon/card/dermatologia
Il giradito è un’infezione batterica che colpisce il dito di una mano, principalmente il pollice o l’alluce del piede.
Tricodinia
icon/card/dermatologia
La tricodinia è un fastidio che riguarda il cuoio capelluto e che si manifesta con prurito e dolore.
Cheratosi seborroica
icon/card/dermatologia
Le cheratosi seborroiche sono lesioni pigmentate benigne, la cui causa è sconosciuta.
icon/chat