Trombocitosi: cos'è
La
trombocitosi è una malattia che si presenta con un
aumento della produzione delle piastrine: il suffisso -osi indica infatti una sovrabbondanza di un qualche elemento, in questo caso i trombociti meglio noti come
piastrine.
Le piastrine alte si verificano quando i loro
valori superano i 400.000 per millimetro cubico di sangue.
È conosciuta anche come trombocitosi reattiva o trombocitemia secondaria, quando viene causata da una condizione come un’infezione.
Quando è invece causata da una malattia di midollo osseo oppure delle ossa si parla di trombocitemia essenziale. Tra le patologie che causa c’è la
mielofibrosi.
Trombocitosi o piastrinosi
Come si diceva, la
trombocitosi si verifica quando il corpo produce un eccessivo numero di piastrine (
piastrine alte): il suffisso -osi è infatti relativo a una sovrabbondanza di un qualche elemento, in questo caso i trombociti meglio noti come
piastrine.
Le piastrine costituiscono i più piccoli elementi contenuti nel sangue e si presentano sotto forma di piccoli dischi convessi, dalle dimensioni variabili.
Anche la
piastrinosi indica una sorvrapproduzione di piastrine: infatti il suffisso -osi indica sempre sovrabbondanza di qualcosa, dunque il termine significa che le piastrine sono presenti in quantità superiori alla norma.
In termini medici, non esiste dunque una
differenza tra trombocitosi e piastrinosi.
Sintomi di trombocitosi
I
sintomi di trombocitosi reattiva sono solitamente assenti.
In generale i
sintomi di piastrine alte prevedono:
Cause di piastrine alte
Se le
analisi del sangue hanno rilevato un alto numero di piastrine è necessario andare a ricercarne il perché, determinando se si tratta di
trombocitemia essenziale o trombocitosi reattiva.
Le
cause di trombocitosi sono:
Ci sono dei farmaci che possono essere alla causa di trombocitosi reattiva.
Tra i principali farmaci che causano le piastrine alte si annoverano:
Cura per le piastrine alte
Per
curare la trombocitosi è necessario andare ad agire sulla patologia che l’ha causata. Se la condizione non è particolarmente grave, ma lieve, il medico può suggerire un assiduo controllo del
conteggio delle piastrine.
La
splenectomia può provocare la trombocitosi per tutta la vita, ma difficilmente questa avrà bisogno di cure.
Se la trombocitosi è secondaria, la
cura è rivolta alla causa che l'ha determinata; se la trombocitemia è primaria, si può intervenire con terapie che agiscono a livello del midollo e ne inibiscono la proliferazione.
Se le
piastrine alte superano il milione per millimetro cubo di sangue, si sottopone il paziente a una
terapia antiaggregante piastrinica. Si assume, dunque, la
cardioaspirina o l'
eparina, così da non mettere a rischio la vita del paziente.
Trombocitosi in gravidanza
Un
numero anormalmente alto di piastrine in gravidanza è molto meno comune di un numero basso di livelli piastrinici. I livelli piastrinici reattivi o secondari significano che un altro processo patologico, come un'infiammazione o un cancro, sta causando un aumento delle piastrine.
Livelli elevati di piastrine causati da trombocitosi primitiva possono essere pericolosi in gravidanza e causare gravi complicazioni materne e fetali, come ad esempio:
- Perdita della gravidanza – Si verifica frequentemente nelle donne con trombocitosi essenziale. Le donne affette da questa malattia hanno un tasso di aborto del 43%, 36% nei primi 3 mesi di gravidanza. I farmaci somministrati in gravidanza per prevenire l'aborto includono l'Aspirina a basso dosaggio e farmaci che riducono la produzione di piastrine, i quali però possono risultare tossici per gli embrioni.
- Ritardo della crescita intrauterina – Complica circa il 4% delle gravidanze nelle donne con trombocitosi essenziale. I bambini appaiono magri e pallidi. Possono avere bassi livelli di ossigeno e glicemia alla nascita e possono avere difficoltà a mantenere costante la loro temperatura.
- Parto pretermine – O prima di 37 settimane di gravidanza, si verifica nell'8% dei casi di trombocitosi in gravidanza. Le possibili cause di parto pretermine comprendono la preeclampsia, una complicanza della gravidanza caratterizzata da ipertensione materna, proteine nelle urine e ritenzione di liquidi, che colpisce il 4% delle donne con trombocitosi. Anche il distacco della placenta, in cui la placenta si separa prematuramente dalla parete uterina, è una possibile complicanza della trombocitosi.
Trombocitosi nei bambini
La
trombocitosi nei bambini è una conseguenza di infezioni o malattie croniche, anche intestinali, come il
morbo di Crohn.
Sarà lo specialista a valutare la causa, che può essere anche legata a un uso di farmaci cortisonici.
Trombocitosi: cosa mangiare
L'aggregazione piastrinica è uno dei fattori che porta a malattie cardiovascolari e aumenta il rischio di infarto e ictus.
Esistono alcuni alimenti che diminuiscono l'aumento delle piastrine e che possono prevenire le malattie cardiovascolari in alcuni casi, aiutando a ridurre la necessità di assunzione di farmaci.
Ecco
cosa mangiare per le piastrine alte:
- Melograni – Composti antiossidanti nel succo di melograno, noti come polifenoli, hanno la capacità di ridurre il rischio di incidenti cardiovascolari, in parte grazie al loro effetto antipiastrinico. Gli effetti benefici sono stati raggiunti sia per merito del succo sia dell'estratto che è possibile ottenere attraverso l'assunzione di cibo.
- Pesce – La composizione degli acidi grassi nelle membrane cellulari delle piastrine contribuisce alla funzione piastrinica in termini di aggregazione e fattori di rischio cardiovascolare. Gli acidi grassi omega-3 contribuiscono alla flessibilità delle membrane cellulari, rendendole più scivolose e, nel caso delle piastrine, meno appiccicose e con meno probabilità di aggregarsi nel sangue. Le diete con un più elevato apporto di pesce presentano livelli significativamente più alti di acidi grassi Omega-3.
- Vino rosso – Il vino rosso inibisce una molecola proteica nota come fattore di crescita derivata dalle piastrine, la quale contribuisce alla formazione della placca arteriosa, stimolando la rapida crescita delle cellule nei rivestimenti delle arterie. Tutti i vini rossi testati hanno completamente abolito la sovrapproduzione di cellule nelle pareti delle arterie, così come nelle cellule del muscolo cardiaco.
Rimedi naturali per la trombocitosi
Se il sangue contiene concentrazioni elevate di piastrine, si potrebbe essere a rischio di coaguli di sangue interni, che possono causare
ictus o
infarto.
Alcuni rimedi naturali per le piastrine alte nel flusso sanguigno o impedire loro di formare coaguli:
- Ginkgo biloba – Un'erba originaria della Cina, è commercializzato come potenziatore della memoria. Tuttavia, ha anche una lunga storia di utilizzo come coadiuvante della circolazione. Le foglie dell'albero del ginkgo contengono terpenoidi, che possono ridurre la viscosità delle piastrine nel sangue. Ciò può diminuire il rischio di coaguli di sangue interni e può consentire al corpo di rimuovere in modo più efficiente le piastrine in eccesso. È bene rivolgersi al proprio medico se si prevede di utilizzare il ginkgo, in quanto questa erba può ridurre l'efficacia dei farmaci anticonvulsivanti.
- Aglio – L'alchina, un composto chimico che si trova negli spicchi d'aglio appena tritati o schiacciati, può ridurre la capacità del corpo di produrre piastrine. Questo può aiutare a ridurre il numero totale di piastrine nel sangue.
- Ginseng – Noto come integratore a base di erbe che stimola l'energia. Tuttavia, questa erba può anche aiutare a prevenire i coaguli di sangue interni e ridurre il rischio di infarto e ictus. Come il ginkgo biloba, il ginseng può aiutare a ridurre la tendenza delle piastrine del sangue ad aggregarsi o aderire alle pareti cellulari. Verificare con il proprio medico se si prevede di utilizzare il ginseng, in quanto, in rari casi, può contribuire all'insonnia o a problemi di stomaco.
Evitare l'uso di erbe per il trattamento della conta piastrinica elevata, se si prendono farmaci
anticoagulanti.
L'uso di
erbe che riducono le piastrine in combinazione con questo tipo di medicine può causare un eccessivo assottigliamento (depauperamento) del sangue, che può contribuire al sanguinamento incontrollato delle ferite.