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Dolori della crescita: cosa sono e come si manifestano

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 16 Febbraio, 2024

bambino dal dottore

Cosa si intende per dolori della crescita? Come si manifestano e come si fa a riconoscerli? Quando è il caso di preoccuparsi? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.

Che cosa sono i dolori della crescita?

Con la definizione di "dolori della crescita" o growing pain, si fa riferimento a un disturbo innocuo che riguarda circa il 10%-20% dei bambini. Più presente in quelli di sesso maschile, tale problematica si manifesta con dolore e indolenzimento a livello dell'apparato muscolare e articolare e compare solamente durante le ore notturne.

I dolori articolari e muscolari nei bambini compaiono in genere tra i tre e i dodici anni, per poi scomparire gradualmente una volta che il ragazzo entra nella pubertà. 

Essi si caratterizzano per indolenzimenti e dolori più o meno forti, i quali sono più evidente negli arti inferiori. Sebbene in genere gli episodi siano limitati nel tempo e non così frequenti, il fastidio può talvolta essere così intenso da risvegliare il bambino durante il sonno notturno.

In genere chi ne soffre lamenta la comparsa di un dolore improvviso e acuto che può durare da qualche decina di minuti a qualche ora, ma che non lascia mai strascichi particolarmente invalidanti al mattino. 

Talvolta l'indolenzimento può però essere molto doloroso, pertanto se compare è comunque consigliabile indagarne la cause e mettere in atto delle soluzioni per alleviarlo.

I principali sintomi dei dolori della crescita si contraddistinguono quindi per la presenza di:

È importante tenere presente che essi riguardano sempre entrambi i lati e che si presentano senza altri sintomi, quali ad esempio febbre, rigidità articolare o gonfiore. Il dolore alle gambe nei bambini è probabilmente la manifestazione più comune e diffusa, non a caso esso coinvolge le tibie, i polpacci, le ginocchia e addirittura i piedi. 

Molto più rari sono, invece, i dolori al petto dovuti alla crescita e quelli alle braccia, che in genere compaiono in concomitanza di altri problemi posturali.

Cause dei dolori articolari nei bambini

I dolori muscolari nei bambini dovuti alla crescita non hanno una vera e propria causa, tuttavia sembra che vi sia una certa correlazione famigliare e che essi siano più presenti in quei soggetti che praticano un'intensa attività fisica. Altri fattori predisponenti possono poi includere:

  • soglia del dolore bassa;
  • piedi piatti;
  • ginocchia valghe;
  • problemi posturali;
  • stress, sia fisico che emotivo;
  • sforzi muscolari compiuti "a freddo";
  • attività fisica intensa e sport che sollecitano molto gli arti inferiori, come ad esempio la corsa o l'arrampicata sportiva.

Dolori di crescita e crampi nei bambini, seppur innocui, non vanno però sottovalutati, visto che arrecano un certo fastidio a chi ne soffre. Se compaiono è consigliabile chiedere consiglio al pediatra, il quale effettuerà una diagnosi sulla base dei sintomi presenti e del risultato di eventuali accertamenti diagnostici.

Come riconoscere i dolori della crescita

Per essere sicuri che i dolori alle gambe nei bambini siano causati effettivamente dalla crescita e non da una patologia o un trauma, è necessario escludere dapprima la presenza di alcune manifestazioni, quali ad esempio:

  • gonfiore e rigidità articolare;
  • dolori presenti solo su una parte del corpo;
  • febbre;
  • arrossamenti;
  • nausea;
  • mal di testa;
  • difficoltà a compiere alcuni movimenti;
  • debolezza muscolare;
  • eccessiva mobilità delle articolazioni.

Inoltre, è opportuno tenere presente le caratteristiche principali con le quali essi si manifestano:

  • si presentano solamente di notte e mai durante il giorno;
  • il dolore non è costante e sempre uguale, inoltre raramente dura più di trenta minuti;
  • il dolore si manifesta in modo intermittente, con episodi che si presentano in modo abbastanza casuale;
  • non si accompagnano mai ad altri sintomi;
  • riguardano sempre entrambi i lati del corpo;
  • non pregiudicano la camminata né l'attività fisica.

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Quando contattare il medico

I dolori della crescita sono una manifestazione benigna che non è correlata ad alcuna patologia e che si risolve spontaneamente col passare del tempo. Qualora tuttavia fossero presenti anche altri sintomi, oltre al dolore notturno ed episodico, è consigliabile contattare il pediatra per indagare ulteriormente la situazione.

In particolare, i sintomi da tenere presente sono:

  • crampi alle gambe nei bambini che colpiscono sempre e solo un arto;
  • presenza di arrossamento, gonfiore o rigidità articolare;
  • episodi di dolore troppo ravvicinati e frequenti;
  • zoppicamento;
  • difficoltà a camminare;
  • perdita di peso;
  • difficoltà a portare avanti le proprie attività quotidiane normalmente;
  • debolezza;
  • presenza di altre manifestazioni fisiche come nausea, vomito, cefalea;
  • dolore alla schiena;
  • dolore presente al mattino;
  • dolore migrante, ovvero che interessa articolazioni diverse.

Cosa fare in caso di dolori della crescita

Il mal di gambe nei bambini dovuto alla crescita non richiede un trattamento specifico e in genere si risolve spontaneamente senza l'utilizzo di farmaci. Qualora esso dovesse essere molto intenso, tuttavia, è possibile somministrare al bambino una dose di Paracetamolo, il quale ha la funzione di far passare il fastidio e consentire il riposo notturno.

Altri rimedi utili e semplici da mettere in pratica includono:

  • praticare un massaggio rilassante nella zona dove il bimbo sente il dolore. Soprattutto se in presenza di dolori notturni alle gambe nei bambini, è indicato massaggiare gli arti inferiori, così da favorire il rilassamento fisico e mentale;
  • far fare al bambino un bagno caldo o applicare sull'area dolorante un impacco caldo utilizzando la classica borsa dell'acqua calda;
  • durante il corso della giornata prevedere degli esercizi di stretching dolce o di ginnastica posturale;
  • nel caso servisse un antidolorifico, non somministrare Acido Acetilsalicilico (ovvero l'Aspirina), ma preferire il Paracetamolo;
  • offrire rassicurazione e supporto psicologico, facendo capire al bambino che non vi è motivo di essere preoccupati;
  • prevedere attività rilassanti per alleviare lo stress emotivo che può ricadere sul bimbo;
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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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