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Sushi in allattamento: si può mangiare?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Febbraio, 2024

Del sushi

È vero che esistono dei rischi per il bambino legati al consumo di sushi in allattamento, oppure il pesce crudo può essere mangiato senza particolari problemi?

Ecco tutto quello che c'è da sapere sul legame tra allattamento al seno e sushi.

Si può mangiare sushi durante l'allattamento?

Dopo la conclusione della gravidanza e la nascita del bambino, inizia un altro periodo delicato per la donna, ovvero quello dell'allattamento al seno.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l'allattamento esclusivo (unicamente latte) al seno fino ai sei mesi di vita del bambino continuando almeno fino all’anno del bambino o fin quando mamma o bambino lo desiderano, in virtù dei benefici che il latte materno apporta alla salute del neonato.

Una delle indicazioni fondamentali per le donne che allattano al seno è quella legata al tipo di alimentazione da seguire: è fortemente raccomandabile, infatti, consumare una quantità sufficiente di calorie, correttamente ripartite fra tutti i macronutrienti; inoltre, occorre consumare regolarmente alimenti freschi ricchi di fibre e di vitamine, oltre che un abbondante quantitativo di proteine e carboidrati.

Ricordiamo che non ci sono alimenti vietati da introdurre nella dieta della mamma che allatta.


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A differenza della gravidanza, tuttavia, quando alcuni alimenti erano vietati alla donna a causa del pericolo di contrarre un'infezione batterica, durante l'allattamento al seno nessun cibo è vietato, ad eccezione dell'alcol e, in misura minore, delle bevande eccitanti, come ad esempio il caffè.

Sebbene spesso circolino delle informazioni errate o incomplete, è opportuno ricordare che la donna che allatta al seno può consumare qualunque tipo di alimento, fra cui, quindi anche il pesce crudo contenuto nel sushi.

Come riportato dalle più recenti linee guida del SIGO, ovvero la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, non esistono alimenti vietati per le donne che nutrono loro figlio con latte materno, pertanto il sushi in allattamento si può mangiare.

Esistono, tuttavia, alcune accortezze da seguire se si decide di consumare pesce crudo, a partire dal fatto che è consigliabile utilizzare solo materie prime di alta qualità, prestare molta attenzione all'igiene e, se si mangia il sushi al ristorante, preferire locali che servono pesce proveniente da fonti sicure (questa è un indicazione da tenere a mente a prescindere dall’allattamento).

Durante la gravidanza il rischio legato al consumo di alimenti crudi riguardava principalmente il fatto che essi avrebbero potuto essere contaminati da batteri e questi ultimi, se contratti dalla madre, avrebbero potuto attraversare la barriera placentare e contaminare il feto, provocando gravi danni al suo sviluppo.

Durante l'allattamento, invece, anche se la madre dovesse essere vittima di agenti patogeni o microrganismi, questi non sarebbero in grado di raggiungere il neonato attraverso il latte materno e si limiterebbero a causare nella madre sintomi di natura gastrointestinale (come ad esempio dolori addominali, nausea, vomito, diarrea) o febbre.

Sushi in allattamento: a cosa prestare attenzione

Se è vero che il consumo di sushi e pesce crudo in allattamento è consentito, è altrettanto vero che esso impone alcune attenzioni particolari.

La prima fra queste è l'igiene, che deve essere sempre accurata in ogni fase della preparazione, poi, è opportuno accertarsi circa la qualità della materia prima, al fine di non incorrere in spiacevole conseguenze.

Infine, è utile ricordare che sebbene sia stato ormai ampiamente dimostrato che non sussista alcuna relazione tra il cibo consumato da una madre che allatta al seno e il rischio che suo figlio sviluppi in seguito un'allergia alimentare, è altrettanto sicuro il fatto che alcuni cibi hanno la capacità di modificare il sapore del latte materno.

Ciò significa che se la donna mangia determinati alimenti, poi il suo latte assumerà un certo tipo di sapore, che potrebbe essere mal tollerato dal neonato.

Sono sapori che il neonato inizia a sperimentare perché sono sapori che andrà successivamente a sperimentare durante i pasti con la famiglia. 

I pesci raccomandati in allattamento

Secondo le ultime linee guida, non esistono alimenti vietati durante la fase di allattamento al seno (ad eccezione di alcol e bevande contenenti caffeina, che andrebbero evitate il più possibile), tuttavia per quanto riguarda alcune categorie di alimenti, come ad esempio il pesce, esistono delle raccomandazioni utili da tenere presente.

Il pesce è un alimento che offre interessanti vantaggi, a cominciare dal fatto che contiene buone quantità di omega 3, di proteine magre e di vitamina D.

Le specie da preferire sono quelle meno ricche di grassi saturi, come ad esempio la trota, la sogliola, il nasello, il merluzzo, il branzino e le sardine.

Occorre invece prestare più attenzione ai pesce di grossa taglia, ovvero ai cosiddetti "grandi predatori del madre", i quali si distinguono per l'abbondante presenza di mercurio al loro interno, e quelli in scatola, che potrebbero contenere una quantità eccessiva di sodio.

Secondo la Food&Drug Administration americana, si dovrebbe limitare l'assunzione di pesci come:

  • il tonno;
  • il pesce spada;
  • lo sgombro;
  • il pesce specchio dell'Atlantico;
  • il pesce tegola;
  • il pesce in scatola.

Del sushi

Questi pesci, anche se sono cotti, possono contenere alti livelli di mercurio, una sostanza che ha la capacità di passare nel latte materno e, di conseguenza, di essere ingerita dal neonato.

L'accumulo progressivo di questa tossina, unita all'immaturità del sistema di metabolizzazione e di smaltimento del bambino dovuta alla sua giovane età, può portare allo sviluppo di problematiche a livello neurologico.

Ovviamente l’introduzione di questi alimenti in maniera razionale e controllata non crea problematiche, differentemente se questi alimenti vengono introdotti nella dieta materna in maniera esagerata e non controllata potrebbe portare a delle difficoltà. 

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Anna Nascimben | Editor
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