Secondo l’ultimo dato del 2016 dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, più di tre milioni di persone soffrono di diabete. Uno dei disturbi correlati a questa patologia cronica, contraddistinta dall’elevata presenza di glucosio nel sangue, è l’insufficienza pancreatica esocrina, che sopraggiunge a seguito di una riduzione della quantità di enzimi digestivi.
Ciò provoca problemi nell’assorbimento delle sostanze nutritive, con conseguenze sul peso e sull’adeguato funzionamento dell’organismo.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Qual è il legame tra pancreatite e diabete? Vediamo di più.
Cos’è l’insufficienza pancreatica?
L’insufficienza pancreatica esocrina (EPI) è una patologia del pancreas, che si verifica quando questo organo non è più in grado di produrre un numero adeguato di enzimi digestivi (deputati alla scomposizione del cibo), per consentire il processo digestivo nell’intestino.
Il pancreas, infatti, è una ghiandola formata da due tessuti, endocrino ed esocrino, ognuno dei quali svolge un’importantissima funzione di secrezione. Esso è, inoltre, collegato con l’intestino tenue, poiché la testa del pancreas lo connette al duodeno.
Nello specifico, le cellule endocrine intervengono nella secrezione degli ormoni insulina e glucagone, indispensabili nella regolazione del livello di zuccheri nel sangue; la parte esocrina, invece, tramite gli acini pancreatici, è coinvolta nella digestione del cibo e produce i succhi pancreatici (in cui sono presenti gli enzimi della digestione).
Perché si arriva all’insufficienza pancreatica?
Le cause dell’insufficienza pancreatica
Le cause dell’insufficienza pancreatica esocrina non sono le stesse negli adulti e nei bambini. La presenza di questa patologia negli adulti deriva soprattutto dalla pancreatite cronica, un’infiammazione perdurante del pancreas, che provoca danni strutturali a questa ghiandola e di cui l’insufficienza pancreatica esocrina ne è una conseguenza, appunto.
Nei bambini, invece, questa malattia si sviluppa soprattutto in seguito a fibrosi cistica (una patologia genetica che danneggia le ghiandole esocrine), anche se un’altra causa è da riscontrarsi nella rara sindrome genetica di Shwachman-Diamond (SDS) che, oltre all'insufficienza pancreatica, può provocare anche altre disfunzioni all’organismo, tra cui il diabete mellito.
Quali sono i sintomi di questa patologia? Scopriamoli insieme.
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Come si manifesta l’insufficienza pancreatica esocrina
Tra i sintomi che possono indicare la presenza di insufficienza pancreatica esocrina troviamo:
- Flatulenza
- Perdita di peso
- Astenia
- Diarrea
- Dolore addominale
- Abbondante grasso nelle feci (steatorrea)
Quali sono i fattori di rischio? Cosa fare in caso di diabete?
Perché il diabete è un fattore di rischio dell’insufficienza pancreatica esocrina?
Oltre alle cause menzionate in precedenza, esistono anche altri fattori che possono comportare l’insorgenza della insufficienza pancreatica esocrina, tra questi:
- Tumore al pancreas
- Conseguenze di interventi chirurgici
- Celiachia
- Fattori genetici
- Diabete mellito
Come segnalato anche in un recente studio del 2022, riportato sul National Center for Biotechnology Information, l’insufficienza esocrina pancreatica è diffusa nei pazienti di diabete mellito (di tipo 1, 2 e 3).
In generale, a seconda della tipologia di diabete, l’esposizione a questa patologia del pancreas è legata alla scarsa produzione di insulina.
Dunque, una correlazione tra il diabete e l’insufficienza pancreatica esiste, seppure le cause scatenanti siano legate in primis alla pancreatite e alla fibrosi.
Qual è il trattamento?
Una accurata diagnosi è indispensabile per trattare l’insufficienza pancreatica esocrina. L’esame più diffuso è l’elastasi fecale -1, per valutare la quantità dell’enzima del pancreas elastasi nelle feci.
Altri test ed esami più specifici saranno prescritti dal medico, soprattutto in caso di pancreatite cronica.
Per quanto riguarda il trattamento, per supplire alla ridotta quantità di enzimi che l’insufficienza pancreatica comporta, si potrebbe prevedere la somministrazione di una terapia sostituiva di enzimi pancreatici da assumere oralmente, così come gli integratori di vitamine.
Una dieta equilibrata, in particolare se si soffre di diabete, e uno stile di vita sano (con l’esclusione dell’alcool) sono consigliati.
In ogni caso, il parere del nutrizionista e di un medico specializzato (endocrinologo, diabetologo) sono opportuni per intervenire in modo oculato.