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Fibromialgia: una giornata per conoscerla e curarla

Redazione

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2022

Donna che Soffre di Fibromialgia si Tocca il Collo Dolorante

Oggi, 12 maggio, è la Giornata Mondiale della fibromialgia, una patologia purtroppo ancora ignorata dai più. Per conoscerla a fondo ci siamo quindi rivolti al professor Piercarlo Sarzi Puttini, ordinario di Reumatologia all'Università Statale di Milano e presidente dell'Associazione Italiana della Sindrome Fibromialgica (AISF).

Fibromialgia: cos’è

Fibromialgia significa, alla lettera, dolore ai muscoli, legamenti e tendini. Nel linguaggio medico si parla di sindrome fibromialgica, per indicare una condizione di affaticamento e dolore muscolare diffuso che colpisce attualmente circa 3 milioni di italiani. Alcune avvisaglie della malattia includono per esempio: disturbi del sonno, della memoria e dell’umore, ma anche affaticamento e colon irritabile

Ma il più frequente sintomo di fibromialgia è sicuramente l’ipersensibilità al dolore. I pazienti riportano, infatti, un dolore diffuso a tutto il corpo e non presente in una zona specifica. La soglia del dolore è quindi molto ridotta e, come conseguenza, il dolore viene percepito in maniera amplificata

I sintomi si presentano spesso dopo un trauma fisico, un intervento chirurgico, un’infezione o un grande stress psicologico. In altri casi, però, essi si accumulano nel tempo senza una apparente causa principale.

La diagnosi di fibromialgia è quindi difficile: la condizione, infatti, viene spesso vista come un sintomo di qualche altra patologia, soprattutto se di natura infiammatoria. Ma nella fibromialgia il dolore è la malattia.

Fibromialgia: cause

La fibromialgia è dovuta a cause differenti, tanto che si parla di modello bio-psico-sociale, che unisce cioè gli aspetti fisiologici a quelli psicologici, tenendo poi in considerazione anche il contesto sociale in cui il paziente si trova inserito. C'è quindi una predisposizione genetica di partenza, ma poi giocano un ruolo importantissimo anche molti fattori di stress, specie se di natura psicologica. 

 Alcuni studi evidenziano infatti tra le varie cause problemi di natura psicologica che hanno inizio in famiglia. Ci racconta il professor Sarzi-Puttini: «Ci sono modelli familiari che ricorrono nei pazienti affetti da fibromialgia, ad esempio una famiglia molto formale e orientata al senso del dovere, oppure una famiglia incapace di trasmettere emozione e amore. Oppure ancora una famiglia in cui si verificano abusi fisici e sessuali. Questi modelli rendono una persona adolescente a sviluppare una bassa autostima e una bassa consapevolezza di sé, e questo spesso poi determina una sindrome da iperattività e meccanismi di ansia: i pazienti diventano "super donne" e "super uomini" fino a che non riescono più a mantenere il ritmo di esistenza degli anni precedenti. Tali meccanismi ci spiegano che siamo, in fondo, il frutto delle nostre esperienze, e in questo la fibromialgia non è da meno».

La sindrome fibromialgica è dunque estremamente complessa, perché alla base può comportare una serie di situazioni cliniche, o fattori psicologici rilevanti, come per esempio la presenza di traumi pregressi, ansia e depressione che modulano e rimodulano la capacità di percepire il dolore.

Fibromialgia: cure

Infine, per quanto riguarda il trattamento della fibromialgia, è necessario adottare un approccio multidisciplinare. Non esiste, infatti, una terapia farmacologica in grado di ridurla a sintomatologia compatta. La terapia per la fibromialgia poggia sui seguenti quattro pilastri, molto diversificati tra loro:

  1. Il primo prevede l'educazione del paziente, affinché conosca a fondo la sindrome fibromialgia e ne capisca l'origine, come per esempio traumi o condizioni di disturbi dell'umore, per poi riuscire a contenerne i fattori stressanti.
  2. Il secondo fa riferimento alla terapia farmacologica, che include non tanto antinfiammatori e oppioidi quanto antidepressivi e anticonvulsivanti per la loro azione benefica sui neurotrasmettitori.
  3. Il terzo pilastro ha a che fare con l'attività sportiva e il fitness: più il paziente è in forma fisica, infatti, più la soglia del dolore si alza.
  4. Il quarto e ultimo pilastro è invece la psicoterapia, perché molti pazienti di fibromialgia hanno anche un disturbo post-traumatico da stress, per cui è consigliata la terapia EMDR, oppure soffrono di ansia e depressione. Per questi motivi, ma anche per i probabili traumi pregressi della persona, è utile affidarsi a un terapeuta di indirizzo cognitivo-comportamentale.

Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sulla fibromialgia.  

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