Il mal di schiena è, insieme al mal di testa, uno dei disturbi più diffusi tra la popolazione generale; alcuni dati riportati sul portale dell’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, indicano che nel nostro Paese ne soffrono 6 persone su 10 ogni settimana e tale disturbo è spesso causa di forzata assenza dal lavoro.
Il mal di schiena, indicato tecnicamente come lombalgia, può essere acuto o cronico.
Alla base, come vedremo, ci sono problematiche di vario tipo e il trattamento può variare a seconda della causa che lo determina e a seconda che il problema sia acuto o cronico.
Nella fase acuta, per esempio, il medico può consigliare il ricorso a pastiglie per il mal di schiena a base di principi attivi antinfiammatori e analgesici come i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) quali il diclofenac, il piroxicam, l’ibuprofene, il ketoprofene ecc. Quando il problema è cronico sono importanti anche l’attenzione alla postura e allo stile di vita.
Quali sono le principali cause del mal di schiena?
È molto lungo l’elenco delle cause alla base del mal di schiena. In vari casi esso è riconducibile a una degenerazione della colonna vertebrale che, a sua volta, è determinata da patologie di tipo diverso come per esempio la spondiloartrosi (una forma di artrosi), l’ernia dei dischi intervertebrali, l’osteoporosi ecc. Alla base possono esserci anche serie malattie come spondilite anchilosante e tumori ossei.
Molto frequentemente il disturbo è conseguente a contratture muscolari, prolungate posture errate (come può succedere sul posto di lavoro), insufficienza muscolare, sovrappeso, lavori pesanti, attività sportive che sollecitano la schiena, infortuni sportivi o sul posto di lavoro ecc.
Il dolore avvertito da chi soffre di mal di schiena può essere particolarmente intenso e invalidante, ma una notevole intensità non è detto sia associata alla gravità del caso. In altri termini, una causa “banale” può essere fonte di notevole dolorabilità (è per esempio il caso delle contratture muscolari), mentre un problema più serio può dare una sintomatologia più sfumata.
Cosa fare in caso di mal di schiena?
Quando si avverte mal di schiena è importante consultarsi con il proprio medico curante spiegando con accuratezza i sintomi avvertiti e le circostanze in cui il problema è insorto. È fondamentale descrivere il tipo di dolore (acuto, ovattato, diffuso o localizzato in un punto preciso ecc.) e l’eventuale presenza di altre manifestazioni come formicolii, fitte improvvise, febbre ecc.
Più si è precisi, più semplice sarà la diagnosi. A seconda dei casi, il medico potrà prescrivere una terapia farmacologica a base di antinfiammatori/antidolorifici oppure esami di approfondimento.
Quando il mal di schiena è riconducibile a una causa certa, come per esempio un determinato sforzo fisico intenso e prolungato, si può chiedere consiglio anche al farmacista che potrà eventualmente suggerire un farmaco da banco.
La prevenzione
La prevenzione ha un ruolo cruciale, soprattutto per evitare le problematiche di tipo cronico.
Una notevole importanza è attribuita a una regolare attività fisica che, tra l’altro, ha anche benefici sull’apparato cardiovascolare e su quello respiratorio.
Risulta utile anche evitare il sovrappeso; peraltro il peso in eccesso è deleterio non solo per la schiena, ma anche per le anche e le ginocchia.
Fondamentale è l’attenzione alla postura; questo punto riguarda in particolar modo che lavora per molte ore nella stessa posizione, come per esempio gli impiegati che stanno seduti molto tempo davanti a un personal computer.
Occorre inoltre fare attenzione a determinati sforzi come per esempio quando ci si trova a compiere un’attività, anche occasionale, che comporta il sollevamento di oggetti pesanti. Occorre infine gradualità nell’approcciarsi a quelle attività di palestra che comportano sollecitazioni sulla colonna vertebrale.