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Pazienti.it e Livi uniti per accelerare il processo di digitalizzazione della sanità: le visite mediche digitali come futuro del rapporto medico-paziente

Redazione

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2022

Pazienti.it, portale italiano di salute seguito ogni mese da più di 2 milioni di utenti, e Livi, leader europeo nella telemedicina, danno avvio a una collaborazione che permetterà agli specialisti di seguire con la massima attenzione i pazienti, anche da remoto, grazie al servizio del videoconsulto

Quest’ultimo sarà orientato a soddisfare tutte le esigenze, ovvero: seguire i propri pazienti, anche online, incontrarne di nuovi e, nel contempo, mantenere sempre alta l'attenzione sulla salute di chi richiede un servizio qualificato e a distanza, soprattutto considerata l'emergenza sanitaria.

In questi mesi, infatti, la pandemia ha portato le persone affette da patologie croniche ad avere non poche difficoltà a essere seguite adeguatamente dai propri specialisti, non potendosi recare in studio o in ospedale, salvo urgenze. 

Secondo un recente rapporto del Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici - CnAMC - più di 2 pazienti su 5 hanno vissuto la cancellazione di visite e interventi. 1 paziente su 3 non ha potuto restare in contatto con i propri specialisti. Risultato? Secondo i dati, 3 cittadini su 5 hanno avvertito disorientamento, senso di solitudine e incertezza sul proprio stato di salute. 

Da questo nuovo scenario nasce la partnership tra Pazienti.it e Livi che ci sarà raccontata da Lorenzo Canu, Country Manager Italia di Livi Connect e Claudia Uccelli, CEO di Pazienti.it.

Livi approda in Italia: qual è stato l’input che ha portato Livi ad approcciarsi al panorama sanitario italiano?

Lorenzo Canu Livi permette ai pazienti di consultare in pochi minuti un medico qualificato, utilizzando il proprio smartphone o tablet. Attraverso innovazione e tecnologia, forniamo un'assistenza sanitaria accessibile a tutti e di alta qualità.

Livi Connect è una piattaforma gratuita di teleconsulto sviluppata da Livi, per dare una risposta immediata al COVID-19, contribuendo ad alleviare la pressione sui sistemi sanitari nazionali europei che si trovano ad affrontare una sfida senza precedenti.

Avevamo già la tecnologia e le competenze per aiutare a risolvere il problema degli operatori sanitari che non potevano visitare i loro pazienti di persona. Pertanto abbiamo deciso di metterle a disposizione di tutti gratuitamente. In questo modo abbiamo contribuito ad aumentare in maniera immediata la capacità dei sistemi sanitari europei, garantendo ai pazienti la possibilità di continuare ad usufruire della consulenza medica anche da casa.

Fornire ai pazienti l'accesso all'assistenza sanitaria garantendo al contempo la sicurezza della nostra popolazione è la priorità di Livi. Durante la pandemia molti pazienti hanno avuto la necessità di consultare il proprio medico, psichiatra o specialista, indipendentemente dal fatto che fossero o meno affetti da coronavirus. In tale contesto  c'erano molti pazienti con problemi di salute mentale a lungo termine per i quali la possibilità di accedere alle consultazioni psichiatriche è stato particolarmente importante.

Oggi abbiamo una moltitudine di operatori sanitari che utilizzano Livi Connect per visitare i loro pazienti: pediatri, medici di base, dermatologi, fisioterapisti, dentisti, infermieri, farmacisti e la lista continua.

Pazienti.it in che modo vede realtà come Livi giungere e aprirsi al mercato Italiano? 

Claudia Uccelli Certamente, la presenza di un prodotto come Livi Connect in Italia - ricordiamo che Livi è leader europeo nella telemedicina - è una evidente spia della maturazione del nostro mercato nell’ambito della Digital Health. 

Il nostro Paese ha dimostrato una positiva predisposizione a una trasformazione digitale in ambito sanitario; va detto, però, che il grado di partenza dell’Italia è differente rispetto a quello degli altri paesi d’Europa, perché più legato a volte a schemi e sistemi di vecchia data. 

Questo periodo storico, seppur complesso e drammatico, può e deve risultare come un’occasione di cambiamento. Livi, inserendosi in tale contesto tramite la piattaforma Livi Connect, può dare risposte efficienti, trovando una collocazione in un tessuto in divenire, portando l’esperienza europea in Italia, come esempio per nuovi modelli di business. 

Livi è un fornitore leader di assistenza sanitaria online in Europa: in quali paesi è già attivo e da quanto tempo?

Lorenzo Canu La società è stata fondata nel 2015 e siamo attualmente operativi in 5 paesi. In Svezia, Norvegia e Germania operiamo con il nome di Kry, mentre nel resto d’Europa siamo presenti con il marchio Livi.

Livi Connect è attualmente disponibile in oltre 30 paesi e in 11 lingue: inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, svedese, norvegese, danese, olandese, ceco e polacco.

Pazienti.it in Italia: in che modo, nel tempo, si è affermato come punto di riferimento per la salute online?

Claudia Uccelli Pazienti.it nasce 10 anni fa, ponendosi come “first mover”, come precursore della digital transformation nel panorama sanitario. Inizialmente, il portale è nato come “contenitore” di recensioni dei pazienti alle strutture sanitarie italiane, nel nome della trasparenza e per aiutare gli utenti a orientarsi nelle loro scelte di salute. Anno dopo anno, il portale ha subito una incessante crescita, una trasformazione sia in termini di traffico (oggi contiamo più di 2 milioni di visitatori ogni mese) sia di servizi. 

Ciò che è rimasto immutato è il desiderio di dare un aiuto, di garantire un supporto autorevole a chi ci segue. Ed è così che si è lavorato tanto per costruire un forte network di specialisti, ne contiamo più di 10 mila, che entrano in contatto con i pazienti anche attraverso il videoconsulto e rappresentano l’elemento chiave anche della sezione editoriale, con migliaia di contenuti informativi e divulgativi firmati dai professionisti di salute. 

In poche parole, Pazienti.it è un digital health hub, una guida per i pazienti. 

Sanità in Europa e sanità in Italia: avete già riscontrato delle profonde differenze?

Lorenzo Canu In generale i sistemi sanitari nazionali sono diversi gli uni dagli altri, e l'Italia non fa eccezione. Tuttavia sono rimasto positivamente impressionato dal modo in cui l'Italia ha reagito durante l’emergenza cambiando l’approccio alla telemedicina. L'atteggiamento dei pazienti e dei medici, sia specialisti che di primo soccorso, è cambiato in positivo. Hanno visto i grandi benefici in prima persona e ritengo che la sanità digitale sia solo destinata a crescere in Italia.

Il nuovo Coronavirus e la pandemia hanno rappresentato un acceleratore per la rivoluzione digitale? 

Lorenzo Canu Assolutamente sì, la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione di molti settori, sanità inclusa. Per esempio durante l’estate, quando la crisi si stava stabilizzando, ci si aspettava un minor utilizzo della piattaforma dovuto al ritorno alla normalità. Tuttavia il numero di visite mediche attraverso Livi Connect è cresciuto costantemente, aumentando del 28% da giugno a luglio e di oltre il 66% da luglio ad agosto.

Claudia Uccelli Come spesso accade in situazioni “estreme”, la pandemia, nella sua complessità, ha sollevato dei bisogni immediati che hanno richiesto delle soluzioni quanto mai veloci, efficaci e autorevoli. In questo contesto, le soluzioni come il videoconsulto hanno rappresentato la risposta. 

Si potrebbe dire che sia stato fatto un balzo in avanti di almeno cinque anni, senza esagerare, arrivando dove, in altri casi molto più lentamente, si sarebbe (forse) giunti.  

Il videoconsulto, nella sua estrema usabilità e al contempo rivoluzionarietà, ha davvero migliorato, nel day by day, la vita di tantissimi pazienti che, pur restando a casa (come da ordinanza ministeriale), hanno potuto incontrare virtualmente uno specialista, avere un confronto, una seconda opinione, prendersi cura della propria salute.

Pensiamo ai pazienti cronici e all’attenzione sempre massima che devono avere all’aderenza alle terapie. Bene, proprio pensando a loro possiamo capire come la vicinanza di un medico sia indispensabile, sempre.

Livi e Pazienti.it, in partnership col videoconsulto attraverso Livi Connect: quali si sono le ragioni che hanno condotto entrambi al desiderio di una collaborazione?

Lorenzo Canu Crediamo che la tutela della salute non sia un privilegio, ma un diritto umano. Vogliamo che più persone del settore si rendano conto dei benefici delle video consulenze a distanza come modalità di assistenza. Sviluppando un servizio gratuito, semplice e affidabile, che permetta agli operatori sanitari di rimanere in contatto con i loro pazienti, stiamo favorendo l'uso della tecnologia digitale in ambito sanitario, rendendola più accessibile a tutti.

Pazienti.it condivide i nostri obiettivi, per cui è stato chiaro fin dall’inizio che questa partnership possa contribuire a stimolare la rivoluzione digitale sanitaria in Italia grazie alla combinazione della nostra esperienza internazionale nel campo della sanità digitale e la loro conoscenza ed esperienza in Italia.

Claudia Uccelli Crediamo da sempre nel potere del “fare rete” e siamo davvero allineati allo spirito innovatore di Livi in Europa. Ritengo che i nostri servizi siano complementari: Pazienti.it, infatti, dà la possibilità a chiunque abbia la necessità immediata di uno specialista di trovare tantissimi esperti con facilità, permettendo il confronto e l’incontro virtuale. 

Livi Connect, invece, consente al medico di monitorare e seguire sempre a distanza e nel tempo i propri pazienti, migliorando la vita degli stessi non “costretti” a recarsi in studio fisicamente, laddove possibile. 

Ci è sembrato davvero doveroso, soprattutto considerando il periodo storico che stiamo tutti vivendo, unire le forze per dare un valido supporto al nostro Paese e garantire un servizio completo durante l’emergenza sanitaria.

Quali sono le aspettative per questa collaborazione? 

Lorenzo Canu Livi Connect è una piattaforma che permette agli operatori sanitari di visitare i propri pazienti da remoto attraverso una soluzione semplice, sicura e gratuita di videoconsulto. Pazienti.it aiuta gli specialisti a visitare più pazienti attraverso la televisita. Insieme forniamo una soluzione completa per i medici che vorrebbero avere sia la possibilità di continuare a visitare i propri pazienti da remoto, e sia aiutare un maggior numero di pazienti.   

Claudia Uccelli Un’unica, grande aspettativa condivisa per cui abbiamo e stiamo ora lavorando insieme: posizionare Pazienti.it e Livi, attraverso Livi Connect, come players di riferimento in Italia per i servizi digitali offerti a pazienti e a professionisti di salute.  

La sanità digitale del futuro: pensando al domani, cosa si può prevedere?

Lorenzo Canu Credo che in futuro la strategia dell'assistenza sanitaria nazionale sarà basata sulla prevenzione: saremo sempre più focalizzati nel prevenire che le persone si ammalino piuttosto che trovarci nella situazione di doverle curare. 

La nostra esperienza lavorativa in tutta Europa ha dimostrato che l'assistenza sanitaria digitale è il modo più intelligente per gestire la salute della popolazione, consentendoci di rimanere in contatto con i pazienti, di offrire una guida aggiornata, consigli e assistenza medica, e di aiutare ad alleviare la pressione sui sistemi sanitari sovraccarichi.

Claudia Uccelli Mi piacciono le previsioni, perché si traducono per me e per tutto il team di Pazienti.it in sfide. 

In primis, partirei dal monitoraggio dei pazienti: credo che ci stiamo orientando verso la direzione chiara di una cura costante, da remoto, attraverso algoritmi e strumenti precisi, che favoriscano interventi terapeutici “su misura”, concepiti a seconda delle esigenze dei pazienti (soprattutto di quelli con patologie croniche). 

Da qui, con la mente salto all’intelligenza artificiale in ambito medico e penso alla rivoluzione nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura che l’IA può innescare, andando a snellire tempi, processi e, non da meno, costi.

Ultima previsione è quella che vede realtà come Pazienti.it aperte a importanti collaborazioni con le istituzioni sanitarie nazionali e regionali, per promuovere assieme lo sviluppo di sistemi integrati, di progetti a supporto delle ASL, degli Ospedali e, ovviamente, di medici e pazienti.

Questo potrebbe favorire una ulteriore accelerazione della trasformazione digitale in sanità, portando il know-how di realtà digitali private, come Pazienti.it e Livi, a servizio del pubblico. 


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