Salve,
un organo trapiantato viene rigettato dal corpo del ricevente se riconosciuto come estraneo.
Per evitare il rigetto, è necessario che tua madre segua una terapia immunosoppressiva successiva all'intervento, cioè una terapia che serve a ridurre le reazioni immunitarie normali del corpo.
La terapia ha lo scopo di ottenere che il corpo non riconosca il cuore trapiantato come un organismo estraneo innescando così una reazione immunitaria e aggredendolo.
Il rischio di rigetto è più alto nei primi giorni successivi al trapianto e i sintomi sono febbre, malessere, tachicardia, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Saluti