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Acne? Forse è colpa della vitamina B12

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 03 Luglio, 2015

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Secondo un recente studio, pubblicato su Science Translational Medicine, elevate concentrazioni di vitamina B12 possono influenzare l’attività di particolari batteri in soggetti predisposti, aumentando la probabilità che possano svilupparsi patologie come l’acne.

Tuttavia, i risultati della ricerca non sono sufficienti a stabilire se una ridotta assunzione di vitamina B12 aiuti a combattere questo fastidioso inestetismo cutaneo. Secondo l’autore dello studio, Huiying Li, Docente di farmacologia presso l’University of California di Los Angeles, la ricerca aiuta a capire meglio il ruolo svolto dalla vitamina e anche il meccanismo genetico mediante il quale si sviluppa la patologia.

Lo studio

Nel corso dello studio, sono stati valutati i fattori che rendono le persone più vulnerabili all’acne. Il Dottor Li e i suoi colleghi hanno scoperto che la vitamina B12 può peggiorare la malattia, modificando l’attività del batterio Propionibacterium acnes, correlato all’insorgenza del disturbo.

Dopo aver compreso il ruolo chiave svolto dalla vitamina B12 o cobalamina, i ricercatori hanno poi analizzato 10 volontari che hanno assunto integratori alimentari contenenti vitamina B12. Secondo Li, il consumo supplementare di vitamine ha influenzato l’attività dei batteri che agiscono sulla cute, benché solo una delle 10 persone che ha preso parte allo studio ha poi avuto l’acne.

Secondo Li, il P. acnes può contribuire all’infiammazione, una componente fondamentale dell’acne. Inoltre, la cobalamina, stimolando il batterio a secernere sostanze infiammatorie chiamate porfirine, sosterrebbe la comparsa dei brufoli.

Tuttavia, lo studio non fornisce risposte a molti quesiti.

In particolare, secondo la Dott.ssa Whitney Bowe, Docente di Dermatologia presso la Icahn School of Medicine del Mount Sinai Medical Center di New York City, non è ancora noto con esattezza il meccanismo mediante il quale i batteri contribuiscano a sviluppare l’acne.

Ad esempio, secondo Bowe, si è pensato a lungo che il batterio P. acnes svolgesse un ruolo fondamentale nella eziologia della patologia cutanea, ma ci sono molte persone che non hanno brufoli benché il P. acnes “viva” sulla loro pelle.

Secondo Bowe, le evidenze dell’indagine non sono sufficienti per invitare i pazienti affetti da acne a smettere di mangiare cibi o assumere integratori contenenti vitamina B12. Infatti, questo studio suggerisce che alti livelli di vitamina B12 nel sangue possano contribuire a peggiorare l’acne in alcuni individui, ma sono necessari ulteriori analisi per confermare la teoria.

E, inoltre, è importante ricordare come una carenza di vitamina B12 possa avere gravi conseguenze sulla nostra salute, soprattutto a livello neurologico.

 

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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