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L’importanza del trapianto di rene e il futuro della medicina rigenerativa: i punti chiave del 20° Meeting Annuale di Nephrocare

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

salute dei reni

27 novembre 2016, Napoli: Nephrocare, azienda leader in Italia per la cura diretta dei pazienti in dialisi, ha tenuto il suo 20° Meeting Annuale.

Un appuntamento importantissimo, incentrato sul trapianto di rene in Italia; la giornata, organizzata presso la Città della Scienza di Napoli, è stata ricca di incontri e di interventi, durante i quali è stata affrontata la delicata tematica del trapianto, attraverso uno sguardo sul panorama nazionale e sulle prospettive future.

I trapianti di rene in Italia: un divario tra Nord e Sud

Un divario ancora evidente tra Sud e Nord, quando si parla di trapianto di rene. Questo è ciò che è emerso dai dati analizzati durante il meeting. Ad oggi, sebbene infatti il numero generale di trapianti di rene sia considerevolmente aumentato nel Mezzogiorno, c’è ancora molta strada da fare, per eguagliare i risultati del Nord Italia.

Il numero totale dei trapianti in Italia ha subito un significativo aumento negli ultimi dieci anni, passando da 5 per milione (anni ’90) a 21 per milione (oggi).

Il presidente della Società Italiana di Nefrologia, il dr. Gesualdo Loreto, ha affermato che la disparità di situazione è attribuibile a numerose motivazioni, tra cui la principale è la non ancora massima sensibilizzazione alla donazione di organi; spesso, infatti, vi è l’opposizione dei familiari all’asportazione degli organi (si pensi, ad esempio, che i dati di opposizione in Lombardia si attestano al 17%, mentre in Calabria arrivano al 60%).

Fortunatamente, vi è grande collaborazione tra i settori del pubblico e del privato – come ha fatto notare Fabrizio Cerino, General Manager di NephroCare –, collaborazione che aiuta a diminuire la disparità tra i due poli della penisola. Esiste una rete di 42 strutture private di Nefrologia ed Emodialisi, che si snoda tra 8 regioni (Lombardia, Marche, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) e che coinvolge più di duemila pazienti in dialisi; l’80% di questi è in lista d’attesa per un trapianto di rene.

È molto importante lavorare per diminuire le differenze tra Nord e Sud: il trapianto renale aiuta a migliorare la qualità della vita del paziente in dialisi, assieme alle cure mirate.

L’Annual Meeting di Nephrocare: le tematiche principali

L’evento del 27 novembre a Città della Scienza si è aperto al mattino con un’introduzione e una tavola rotonda di discussione, proprio su come migliorare lo sviluppo e il follow up del trapianto al rene.

La seconda parte della mattinata è stata dedicata ad altre due tematiche: un focus sul miglioramento del follow up del trapianto di rene e sulla medicina rigenerativa, possibile prospettiva futura, il cui scopo è rigenerare o “sostituire” i tessuti o gli organi danneggiati, ripristinando la condizione di normalità anatomica e fisiologica dell’organo.

Durante la sessione pomeridiana, si è invece discusso di sanità sostenibile, con un intervento sulle reti cliniche integrate strutturali, seguito da una relazione sulle prospettive aziendali di NephroCare all’interno di un contesto in evoluzione.

Grandi passi avanti, a braccetto con la scienza e l’innovazione in campo medico, compiuti sempre con l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti con insufficienza renale.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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