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I disturbi mentali legati alla dipendenza dal lavoro

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 01 Giugno, 2016

Il Workaholism e i disturbi psichiatrici

I ricercatori dell’Università di Bergen, in Norvegia, hanno esaminato circa 16000 persone, per studiare la relazione tra la dipendenza dal lavoro, nota anche come workaholism, e i disturbi psichiatrici.

Dallo studio, con a capo Cecilie Schou Andreassen, psicologa clinica presso il Dipartimento di Scienza Psicosociale dell’Università di Bergen, è emerso che i maniaci del lavoro hanno, spesso, disturbi quali ansia, depressione, ADHD (sindrome dell’iperattività) e OCD (Disturbo ossessivo-compulsivo).

In particolare, infatti, tra i pazienti analizzati, è stato riscontrato:

  • ADHD nel 32,7% dei maniaci del lavoro e nel 12.7% dei non maniaci;
  • OCD nel 25,6% dei maniaci del lavoro e nel 8,7% dei non maniaci;
  • Ansia nel 33,8% dei maniaci del lavoro e nel 11,9% dei non maniaci;
  • Depressione nel 8,9% dei maniaci del lavoro e nel 2,6% dei non maniaci.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PLOS One ed è stato realizzato insieme ai ricercatori della Nottingham Trent University e della Yale University.

Come spiega la dottoressa Schou Andreassen, essere maniaci del lavoro, dunque, può essere un segnale di problemi psicologici o emotivi. I risultati mettono in evidenza l’importanza di analizzare le deviazioni neurobiologiche, legate al comportamento maniaco del lavoro. In attesa di ulteriori ricerche, occorre analizzare se il workaholism dipenda o meno da tali disturbi psichiatrici ed, eventualmente, procedere a curarli.

I ricercatori hanno individuato 7 criteri per diagnosticare il workaholism. Basta calcolare, ad esempio, la frequenza degli eventi verificatisi nell’ultimo anno con un punteggio da 1 (mai) a 5 (sempre):

  1. Pensate spesso a come ridurre il tempo libero per trovare più tempo per il lavoro?
  2. Trascorrete al lavoro più tempo di quello stabilito?
  3. Se lavorate di meno avete senso di colpa, ansia, depressione o senso di impotenza?
  4. Ignorate i consigli, dati dagli altri, sul lavorare di meno?
  5. Vi sentite stressati se non riuscite a lavorare?
  6. Date priorità al lavoro rispetto a un hobby nel tempo libero?
  7. Lavorate talmente tanto che la salute ne risente?

Se avete ottenuto un punteggio di 4 o 5 in almeno 4 criteri, vuol dire che siete affetti da workaholism.

Come smettere di essere dipendenti dal lavoro

Essere maniaci del lavoro può causare danni alla salute, oltre che complicazioni nella vita sociale e nelle relazioni amorose. Ecco, quindi, una serie di consigli da seguire, per evitare che il lavoro diventi una malattia.

1) Modificate la vostra lista di priorità

Per evitare che il lavoro diventi la cosa più importante della vita, occorre paragonarlo alle vere priorità, quali:

  • La famiglia: il lavoro è così importante da rischiare un divorzio o rovinare il rapporto con i figli?
  • La salute: siete disposti a contrarre malattie dovute al troppo stress o a morire prima del pensionamento, soltanto per non ridurre le ore di lavoro?
  • Piacere e pace interiore: anche se siete convinti che il vostro lavoro vi piaccia tanto, concentrarsi su un solo tipo di godimento rischia di farci perdere la pace interiore e il piacere ricavabili da uno stile di vita equilibrato.
  • Denaro: a cosa serve guadagnare tanto se non avete il tempo di godervelo?

2) Valutate l’impatto del vostro lavoro sugli altri

Chiedetevi quanta importanza abbia, per gli altri, il lavoro che state svolgendo e quanta gente attende che voi finiate in tempo. Se la risposta è “nessuno”, pensateci 2-3 volte prima di continuare a farlo.

3) Accettate meno incarichi

Quando è possibile, terminate un lavoro prima di accettarne un altro, per evitare che siate sommersi da cose da fare, alle quali avreste potuto dire di no.

4) Limitate il tempo che passate al lavoro

Fate in modo di avere un giorno di riposo assoluto, durante il quale non dovete assolutamente lavorare, né pensare alle cose da fare. È utile anche impostare un orario fisso di lavoro, al di fuori del quale non dovete assolutamente lavorare.

5) Siate flessibili sulle scadenze

La serietà nel lavoro è indispensabile, ovviamente, e, quindi, è giusto rispettare le scadenze, ma non anticipatele. Se una cosa può tranquillamente essere svolta in seguito, non fatela prima!

6) In alcuni casi, limitate la qualità del lavoro

Non sempre fare un lavoro eccellente è necessario a raggiungere lo scopo, perciò evitate di perdere tempo a perfezionare inutilmente un lavoro.

7) Siate efficienti nel lavoro che fate

Se si tratta di un lavoro che richiede poco tempo, cercate di essere altamente produttivi nei tempi imposti, senza superare le ore di lavoro, facendo cose che avreste potuto fare in meno tempo.

8) Ponetevi delle domande

Chiedetevi: “Se dovessi morire ora, sarei contento del modo in cui ho vissuto, o avrei voluto divertirmi di più e lavorare di meno?”. La risposta che vi date, è la chiave di tutto.

Come abbiamo visto, la dipendenza dal lavoro può portare a numerosi problemi che si ripercuotono sulle relazioni personali, ma anche sulla salute. Se vi accorgete di essere affetti da workaholism, quindi, cercate di fare il possibile per combatterlo.

Seguire i piccoli consigli letti sopra, vi aiuteranno a capire che è importante “lavorare per vivere”, ma non “vivere per lavorare”.

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Scritto da Alessia Di Nardo | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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