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Malattie infiammatorie croniche intestinali: quanto conta lo stato nutrizionale?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Malattia di Crohn: cosa mangiare

Quanto conta lo stato nutrizionale nei soggetti colpiti da malattie infiammatorie croniche intestinali?

La domanda merita una risposta esatta e autorevole, ed è per questa ragione che l’associazione AMICI Onlus, con la collaborazione di IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease), ha deciso di dare avvio a una importante indagine in merito.

La prima indagine di screening sullo stato nutrizionale dei pazienti con MICI ?

Parliamo, dunque, di una indagine di screening, per la prima volta promossa nel nostro Paese, che vedrà coinvolti tutti i centri che si occupano di Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino. L’obiettivo? Far sì che si abbia una “valutazione, quantitativa e qualitativa, delle condizioni e del fabbisogno nutrizionale individuale dei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali“.

Lo scorso anno abbiamo lanciato un’indagine per valutare le abitudini alimentari generali delle persone con Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, l’eventuale presenza di intolleranze e le modalità con le quali ciascuno di loro cerca di gestire la malattia attraverso l’alimentazione stessa. Dalle risposte di più di mille pazienti intervistati si evidenzia, per la maggior parte dei casi, un’alimentazione caratterizzata soprattutto da carboidrati, a discapito di proteine e fibre”, ha affermato Enrica Previtali, presidente di AMICI Onlus.

Cosa è emerso, dunque, da uno studio iniziale? Ahimè, che molti pazienti hanno un regime dietetico scorretto, che potrebbe peggiorare la condizione.

La prima indagine ha posto le basi per l’avvio di questo progetto, attraverso il quale l’associazione punta a realizzare una serie di linee guida che porteranno a una corretta gestione nutrizionale”.

INDAGINE AMICI

Hai la malattia di Crohn? Attenzione a ciò che mangi!

Chi soffre di malattia di Crohn, in particolare, deve prestare la massima attenzione al proprio stato nutrizionale.

Come sottolineato da AMICI Onlus, la malnutrizione è una minaccia dietro l’angolo per i pazienti con MICI. Basta, infatti, ridurre i nutrienti necessari e subire l’influenza negativa della interazione farmaco-nutriente.

Fondamentale, dunque, è prestare attenzione a ciò che si mangia, con indicazioni specifiche da parte degli specialisti.

È per questa ragione, che all’indagine possono decidere di aderire proprio i medici, che dovranno semplicemente compilare un breve questionario in cui vengono richiesti i dati del compilatore e i dati relativi al centro di appartenenza. Il centro verrà poi contattato dalla responsabile dell’indagine, la dott.ssa Daniela De Nitto, che invierà tutto in materiale per il proseguo del progetto.

Il tema della nutrizione nei pazienti con MICI è molto sentito sia dalla comunità medica che dei pazienti, pertanto siamo convinti che molti centri collaboreranno”, ha affermato ancora la Previtali, concludendo che “è la prima grossa indagine, aperta a tutti i centri che viene proposta alla comunità dei pazienti e non è escluso che possa essere replicata come metodologia di lavoro, come buona pratica, o anche in altre realtà al di là delle malattie infiammatorie croniche intestinali”.

Perché dunque non partecipare? Cliccate ? QUI e contribuite alla salute dei vostri pazienti!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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