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Quale tipo di percorso deve seguire un ragazzo di 18 anni che non accetta la sua omosessualità?

Buongiorno, 3 anni fa, a 16 anni, ebbi i primi segnali che mi piacevano i ragazzi. Questa cosa mi mandó in ansia e iniziai a cercare conferme per mandare via questo dubbio. A settembre 2016, inizió il declino, iniziai ad informarmi su terapie riparative e andai fuori di testa. Iniziai a praticare rituali/preghiere per tentare di scacciare la mia attrazione verso i ragazzi. Mi misi alla prova guardando foto di ragazzi e sentire se provassi attrazione. Furono mesi terribili, bui e cupi che veramente mi fecero toccare il fondo e crearono in me una strana sensazione alla testa. A febbraio del 2017, mi accettai, è rimasto il ricordo terribile di quei mesi e ho una sensazione alla testa stranissima da 3 anni. Sento continuamente come se ci fosse qualcosa nella mia testa che girovaga, come se avessi una sorta di peso. Mi sta causando pensieri suicidi, tristezza e non mi fa più concentrare, non ce la faccio più e nessuno riesce a capirmi. Sono seguito da uno psicoterapeuta da 3 mesi e lui dice che è come se avessi gli occhi rivolti dentro alla mia testa e che ho solo subito tanta ansia e stress che ha provocato questo effetto e che ce l’avró per tutta la vita, perché secondo lui porto l’attenzione sulla testa e quindi sento questo. Non sto vedendo risultati e sono veramente stanco di svegliarmi ogni giorno con questa agonia. Ho solo 18 anni e ho paura di fare tutto a causa di questa cosa. Cos’ho nella mia testa? Perché?

Risposta

Buongiorno,
al di là dell'ansia che stai affrontando in psicoterapia, il tuo orientamento sessuale non è una malattia e non hai bisogno di essere riparato.
Se sei religioso, la preghiera ti può aiutare a trovare serenità come essere umano. Non hai nulla di sbagliato. Probabilmente, hai bisogno di trovare una giusta strategia per vivere nel contesto famigliare e sociale in cui sei inserito senza doverti nascondere o peggio, reprimere in alcun modo.
Quando reprimiamo le nostre emozioni e decidiamo di comportarci in un modo che sia conforme alle aspettative degli altri, ma che non ci appartiene, rischiamo non solo la salute mentale, ma anche quella fisica.
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Risposta a cura di
Dr.ssa Silvia Bertolotti Psicologo
Dr.ssa Silvia Bertolotti
psicologosessuologo
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