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Quale rimane la miglior cura per la fascite?

Salve, l'8 gennaio 2018 sono stata investita da uno scooter che con la ruota anteriore mi ha colpito la parte interna del piede sinistro. La radiografia fatta al pronto soccorso non ha evidenziato fratture, ma ho riportato un forte dolore che non mi ha permesso di camminare per giorni, finchè, dopo 3 settimane, ho ricominciato a camminare con stampella poggiando unicamente la parte anteriore del piede. A seguito visita ortopedica e risonanza del retropiede sinistro, è stato riscontrato un edema osseo intraspongioso a livello del corpo del calcagno, iperintensità del fascio tibio astragalico del legamento deltoideo. A seguito prescrizione, ho effettuato biostim per circa 1 mese e mezzo. Alla seconda risonanza a maggio 2018, l'edema risultava riassorbito, ma invariata la quota di versamento endoarticolare, tenosinovite dei tendini dei muscoli peronei. L'ortopedico mi ha prescritto ultrasuoni e rieducazione motoria semplice e in seguito magnetoterapia. Fino a fine agosto, ho continuato a riportare dolore sotto il calcagno al tatto e tensione nella fascia laterale esterna sotto il piede. L'ultima risonanza effettuata a fine novembre riporta le seguenti indicazioni: "minimi segni di sovraccarico in sede sottoastralgica, in particolare all'interfaccia con l'osso navicolare. Irregolarità di segnale a carico dell'apparato legamentoso deltoideo, riferibile ad esiti distrattivi di basso grado. Minima distensione fluida nella guaina tendinea di entrambi i peroni, in minor misura, del tibiale posteriore e del flessore lungo le dita". La fisiatra mi ha fatto effettuare nuovo ciclo di tecar, laser e mobilizzazione tibiotarsica in inversione ed emersione. I fisioterapisti mi hanno anche effettuato terapia manuale al cuboide, con il risultato di rendere il dolore fino ad allora provato, in un fastidio e tensione della fascia laterale. A nuova visita, il fisiatra ha ritenuto avessi fascite plantare ad ambedue i piedi, confermata dal podologo, con prescrizione di plantare e onde d'urto. Ho effettuato 2 sedute di onde d'urto radiali, che non mi hanno dato fastidio, ma dovendo trasferirmi di città, il nuovo centro mi ha somministrato una dolorosissima seduta di onde d'urto focali, sostenendo che queste hanno un effetto molto più efficace. Ho letto della ionoforesi e fonoforesi, che paiono essere comunque efficaci e meno dolorose avendo un tasso di tolleranza molto basso. È possibile farmela effettuare o dev'essere prescritta da un dottore con la medicina adatta da utilizzare? Quale rimane la miglior cura per la fascite?

Risposta

Di solito, serve prescrizione per trattamenti fisioterapici. Purtroppo, plantari e onde d'urto focali sono la soluzione migliore.
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Risposta a cura di
Dr.ssa Federica Caselli Podologo
Dr.ssa Federica Caselli
Podologo
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